Violenze ai bimbi in classe, condannate due maestre
Due docenti, di 57 e e 46 anni, sono state condannate a due mesi di reclusione con l’accusa di abuso di mezzi di correzione e disciplina
di Redazione Scuola
2' di lettura
Vessazione e violenze andate avanti per mesi. Vittime i giovanissimi alunni di una scuola materna di Ferentino, centro in provincia di Frosinone, che due maestre hanno preso di mira facendo diventare un inferno la loro vita. Per questa vicenda le due donne, rispettivamente di 57 e e 46 anni, sono state condannate dal tribunale di Frosinone a due mesi di reclusione per la pesante accusa di abuso di mezzi di correzione e disciplina. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2014 e il 2015: in totale sono una ventina i bimbi, che all’epoca dei fatti avevano tra i due e i quattro anni, che hanno dovuto subire gli abusi, sia fisici che psicologici, delle due docenti.
I maltrattamenti in aula
Dalle carte dell’inchiesta emerge un quadro agghiacciante di cosa avveniva nelle aule. Nei capi di imputazioni contestati dalla Procura vengono elencate, infatti, le condotte inappropriate delle due maestre. «In più occasioni» gli alunni sono stati «strattonati e spinti bruscamente sul torace per indurli a sedersi». In particolare una delle due imputate ha trascinato per la classe alcuni alunni afferrandoli per un braccio o per un polso. Ai bambini venivano sottratti «zaini, merende e giochi utilizzando modi bruschi» e spesso veniva vietato ai giovanissimi studenti di recarsi al bagno «bloccando la porta della classe con una sedia con conseguenti episodi di enuresi».
Le minacce
Ai bambini non veniva risparmiato nulla, anche vere e proprie minacce verbali: stando al capo di imputazione, in alcuni casi, le maestre si sono rivolte ai ragazzini urlando «ti ammazzo» e spesso venivano definiti come «maiali e stupidi». Nella “galleria” delle vessazioni non mancano neanche comportamenti anomali. Una delle due maestre è accusata, infatti, di avere baciato alcuni «bimbi maschi sulla bocca, stringendoli anche in abbracci».
Il tam tam tra le famiglie
I genitori, rappresentati in giudizio dall’avvocato Giampiero Vellucci, hanno cominciato ad insospettirsi per alcuni comportamenti dei propri figli. Da qui è partito un vero e proprio tam tam dal quale emerso che erano moltissimi i ragazzini in difficoltà per quanto avveniva all’interno delle mura scolastiche. Nel capo di imputazione il pm scrive che i comportamenti delle maestre hanno portato all’insorgenza nei piccoli, i cui genitori sono rappresentati in giudizio dall’avvocato Giampiero Vellucci, di «disturbi traumatici e post traumatici quali la fobia scolare, disturbi del controllo degli impulsi e chiusura relazionare».
Un arresto a Brescia
A Brescia un’assistente scolastica è stata arrestata per maltrattamenti ad un’alunna disabile. L’arresto, eseguito dai carabinieri, è scattato in flagranza di reato dopo che le indagini erano iniziate dalla denuncia dei genitori che hanno riferito di avere trovato sul corpo della ragazza segni di violenza fisica. Sono state pertanto attivate immediatamente le indagini, anche mediante l’installazione all’interno dell’aula di telecamere ambientali occultate, che hanno consentito di riscontrare quanto denunciato. Le indagini erano scattate dopo che i genitori hanno raccontato ai carabinieri non solo di aver trovato i segni fisici sulla bambina ma di aver notato anche un cambio evidente nell’umore e nell’atteggiamento della piccola.
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