Sistema creditizio e ripresa

Visco: banche, salgono i prestiti a rischio. Servono più accantonamenti

Il Governatore di Bankitalia alla giornata del Risparmio: attenzione alle criptovalute, per loro natura hanno un valore instabile e possono anche favorire operazioni illecite

di Carlo Marroni

(UFFICIO IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

I finanziamenti bancari alle imprese con un «significativo aumento del rischio di credito» sono saliti del 40% dalla fine del 2019 e per questo la Banca d’Italia sta sollecitando le banche “a continuare a valutare attentamente le prospettive delle imprese affidate e ad effettuare accantonamenti prudenti e tempestivi». Il governatore Ignazio Visco nel suo intervento alla Giornata del Risparmio rileva che «la qualità dei prestiti bancari non ha finora risentito della crisi, anche grazie alle misure di sostegno e alla ripresa dell’attività economica». Non solo: «Lo scarso ricorso al mercato dei capitali da parte delle imprese ne ostacola il rafforzamento patrimoniale e le espone al rischio di squilibri nella struttura finanziaria»

Più offerta di strumenti finanziari per l'enorme risparmio fermo nei depositi bancari

Visco ha poi parlato dell'aumento dei depositi bancari: tra la fine del 2019 e lo scorso marzo le attività finanziarie delle famiglie sono aumentati di 200 miliardi (la crescita è stata di 135 miliardi, si arriva a oltre 200 se si tiene conto anche della variazione di valore dei corsi dei titoli). Ebbene, per convogliare verso le imprese il risparmio fermo nei depositi bancari, «occorre ampliare l’offerta di strumenti finanziari attraverso l’emissione di più obbligazioni e strumenti liquidi delle nostre aziende». Tra i fondi comuni «solo una piccola parte finanzia le imprese residenti” e “modesti progressi» nell’aumento del valore delle obbligazioni delle aziende italiane “che resta basso nel confronto internazionale».

Loading...

Ue deve emettere debito comune

Per Visco inoltre L’Unione europea dovrebbe dotarsi di una capacità di bilancio emettendo debito comune. E «per garantire in tempi rapidi liquidità e spessore al mercato di questo nuovo strumento si può pensare a una gestione comune di una parte dei debiti dei singoli paesi attraverso un fondo di ammortamento che ritirerebbe gli strumenti nazionali emettendo titoli europei», includendo «almeno il debito contratto da tutti i paesi membri negli ultimi due anni per far fronte agli effetti della pandemia».

I rischi delle criptovalute

Il governatore della Banca d’Italia torna poi ad avvisare sui rischi per i risparmiatori dalle criptovalute «che per loro natura hanno un valore instabile e possono anche favorire operazioni illecite». Visco ammonisce sulla «diffusione non controllata di questi strumenti, la cui capitalizzazione di mercato a livello globale è triplicata nel 2021, raggiungendo 2.500 miliardi di dollari». Per il governatore, altro tema sono le cosiddette stablecoins, che per le loro caratteristiche potrebbero essere utilizzate per i pagamenti.

Pil, ripresa fortemente dipendente da sostegno pubblico

Infine il tema della crescita. Il quadro di ripresa economica, che vede quest’anno una crescita superiore al previsto attorno al 6% e un debito/Pil in riduzione, dice Visco, è «uno scenario che resta fortemente dipendente dal mantenimento di un sostanziale sostegno da parte delle politiche economiche che, rispetto alla fase di emergenza, può essere più mirato e soprattutto volto a stimolare il potenziale di offerta dell’economia».

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti