Vistosa, sorprendente ma tradizionalista. Ecco Playstation 5. La prova
Il 19 novembre arriva in Italia la nuova macchina da gioco di Sony insieme alla versione all digital. Ecco la nostra prova
di Luca Tremolada
5' di lettura
Dice fortissimamente videogiochi, parla dritto alla sua community di giocatori ma forse anche per questo rischia di essere l'ultima vera console della sua generazione. Playstation 5 che uscirà il 19 novembre raccoglie l'eredità ingombrante di Ps4 che ha venduto ben 120 milioni di unità. Dopo sette anni in cui è successo di tutto nel mercato dei videogiochi sceglie di giocare la sua partita nel campo che le è più congeniale, quella del gaming di alto livello. E dunque eccola la nuova Ps5, ci abbiamo giocato per una decina di giorni e vi diciamo cosa abbiamo capito di Sony e delle sue strategie.
Il videogioco nel controller
Il primo assaggio di nuova generazione è tutta nel controller. DualSense è una rivelazione. Il pad suona, ascolta e sembra posseduto. E' a tutto gli effetti un pezzo dell'esperienza di gioco. Gli ingegneri di Playstation sono riusciti a federare una serie di tecnologie sensoriali che avevamo già visto per esempio su Xbox One con gli Impulse Trigger o su Nintendo Switch con il Rumble Hd. La vibrazione all'interno del controller diventa un pezzo del gameplay. Difficile prevedere se gli sviluppatori paralizzati dall'incertezza della crisi economica saranno disposti a investire per progettare giochi in gradi di sfruttare tutto il potenziale di questa innovazione. Di certo è qualcosa che prima non c'era e che rende per la prima volta Playstation una console anche per i più piccoli.
Come appare
Vistosa e futurista, di certo il design è divisivo. Le foto le avete viste, fuori dalla scatola è ancora più grande di quello che vi aspettate. Qualcuno l'ha paragonata al nuovo terminal di un aeroporto cinese, chi a un dispositivo di realtà virtuale dell'era di Tron, chi ancora a un oggetto di arredo del videogioco di fantascienza Detroit Become Human. Questo per suggerire che non sarà un oggetto che passa inosservato nel vostro salotto di casa. Sembra nato per spiccare su tutto. Per un gamer è la console a comandare ed è giusto così. Per i non gamer sarà un incubo integrarlo nello stile della casa senza dare dell'occhio. All'opposto abbiamo una interfaccia grafica, minimal, precisa ed efficace. Quando l'accendi a darti il benvenuto prima il logo della tradizione poi una leggera pioggerellina dorata, le note lunghe da Playstation e un accesso alla libreria dei giochi e ai contenuti. La sensazione è piacevole, si va dritto al cuore dell'esperienza di una console che è il gioco. Sul controller DualSense della PS5 ora viene visualizzato qualcosa chiamato Control Center, che ha lo scopo di far emergere immediatamente le opzioni più comuni e importanti. Da quel bottone si gestiscono dalle cuffie agli amici, tutto quello che serve per giocare e interagire con la propria community di giocatori. Tutto fatto molto bene, si vede che è stato pensato per giocatori.
L'unboxing, il buco e la vite
Anche l'unboxing di Ps5 è una esperienza divisiva. Non è come scartare un iPhone, dove tutto dalla scatola all’imballaggio sembra studiato a tavolino. Il punto di caduta però ce l'hai quando ti ritrovi con una vite in mano per fissare la basetta alla console. Nel mondo dell'elettronica di consumo capita piuttosto di rado di dovere montare dei prodotti con delle viti. Ecco diciamo che nel caso di Playstation la prima sensazione è che designer, ingegneri e sviluppatori non si siano parlati moltissimo.
Come è fatta dentro.
Playstation 5 è quattro volte più potente di Ps4. Non si scalda e non emette un gemito neppure rigiocando a The Last of Us 2, l'unico titolo che ha trasformato la mia Ps4 Pro in un motore diesel da comodino. Il segreto però è l'architettura, la memoria SSd che permette tempi di caricamento più veloci e la tecnologia Ray tracing che è il Sacro Graal degli sviluppatori di videogame. Gli effetti sono spettacolari. Ne parleremo più diffusamente nella recensione del titolo di Spider-Man Miles Morales ma qui ci limitiamo ad anticipare che osservare attraversare a Natale New York sotto la neve è una esperienza davvero notevole. Quanto al disco rigido, la tecnologia NVMe, la stessa di Xbox Series X, dimezza i tempi di caricamento. E anche giochi pesantini diventano esperienze finalmente più snelle e meno time-consuming. Manca l'uscita audio ottica. Qundi se hai un auricolare che supporta Usb, fai una rapida ricerca su Google per assicurarti che sia ufficialmente supportato.
Cosa sa fare da Next-gen.
Parliamo di grafica. Se non avete un televisore 4K o Ultra Hd non aspettatevi salti in avanti o effetti wow. La nuova generazione di console nasce per supportare giochi con un flusso video a 2160p. Fino a oggi il trade off era tra fotogrammi al secondo e risoluzione. Per capirci la gestione di un flusso video di 4K bloccava il frame rate a 30. Tradotto significa che dovevi scegliere se privilegiare il dettaglio o la velocità . Ora a parte i giochi progettati per la nuova generazione da Ps5 per sfruttare appieno le potenzialità delle nuova console per i vecchi puoi aspettarti risoluzioni più elevate, frame rete a 60 Fps, ambienti più dettagliati e una migliore qualità dell'immagine. Detto altrimenti, più frame al secondo vuole dire che più spesso il pad e il gioco comunicano, il che significa controlli più reattivi. Da non tralasciare la funzione Switcher: la Ps5 permette di sospendere un solo gioco: la feature consente - grazie ai benefici dell'SSD - di riprendere immediatamente la partita senza dover riavviare completamente l'applicazione.
A cosa si gioca su Ps5?
Sono tre i titoli di punta al lancio: Spider-Man: Miles Morales, Demon's Souls (un remake di un gioco cult per Ps3 del 2009) e Sackboy A Big Adventure. Ci metto dentro anche Astro's Playroom che però ve lo ritrovate gratuitamente su Ps5. E poi tutti i titoli terze parti di come Assassin's Creed Valhalla o Yakuza Like a Dragon che saranno lanciati da novembre in poi. Sono pochi certo, ma all'inizio è sempre così, pochi giochi e grandi promesse che Playstation gli va dato atto ha sempre mantenuto. Detto questo volteggiare tra i grattacieli di New York è una esperienza clamorosa. God of War del 2018 e Ghost of Tsushima del 2020 li potrete giocare con frame rate sbloccati. Vi accorgerete del cambio di passo giocando. Non è una questione estetica ma di reattività dei comandi. Cambia davvero. Ma per avere qualcosa di veramente “diverso” e sorprendente occorrerà aspettare almeno fino alla primavera del 2021 e al debutto di Ratchet & Clank: Rift Apart.
Conviene passare a Ps5?
Se sei un gamer nato e cresciuto nel mondo Playstation non puoi avere dubbi. Ps5 sembra studiata a tavolino per venire in contro alla propria community. Sony conosce i suoi utenti e ha progettato una macchina per loro. Semmai il dubbio è sul modello. Se hai una vasta collezione di Dvd per PlayStation 4, se desideri guardare dischi Blu-ray 4K o se sei un cacciatore di affari alla ricerca di giochi nuovi e usati scontati su disco, scegli la PlayStation standard (499 euro). Se invece sei un nuovo utente, diciamo, o non sei quel tipo di giocatore nostaglico che rigioca i giochi del passato allora il consiglio spassionato è quello di andare sulla Playstation all digital, quella senza il disco ottico (399 euro). Per due ragioni: la prima è che le due console (a differenza di quanto avviene su piattaforma Xbox) sono identiche sotto il profilo delle specifiche tecniche. Poi perché giustamente costa centro euro in meno e in prospettiva il mercato del videogiochi subirà una trasformazione digitale che probabilmente renderà superfluo il supporto fisico. E poi perché PlayStation 5 Digital Edition ha una idea di futuro che solo i bambini sanno darti, quando li vedi tutti concentrati giocare a qualcosa che non riesci ancora bene a capire. Ecco la All Digital è così.
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