ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùdomanda petrolifera

Viva la benzina, abbasso il diesel. Così gli italiani cambiano i consumi

Si interrompe dopo decenni la crescita continua del gasolio. Nel 2019 la richiesta petrolifera (60,4 milioni di tonnellate) è scesa dello 0,9%

di Jacopo Giliberto

3' di lettura

Viva la benzina, abbasso il diesel. Ora si può misurare anche in litri di carburanti bruciati la campagna d’immagine contro le auto a gasolio, accusate di ogni nefandezza ambientale e sanitaria. Nel 2019 che si è concluso due settimane fa gli italiani hanno consumato meno gasolio e hanno bruciato più benzina.
I dati vengono dal ministero dello Sviluppo economico e sono stati elaborati dall’ Unione Petrolifera.
Si interrompe così dopo decenni quel percorso di crescita continua del diesel e quella curva di calo continuo della benzina; il sorpasso del gasolio sulla benzina era avvenuto 16 anni fa, nel 2004.

Diluiti sull’anno intero i numeri sono ancora piccoli — la benzina è

Loading...

cresciuta di 4mila tonnellate, il gasolio è calato di oltre 20mila tonnellate — ma il fenomeno di fuga dal diesel messo sotto accusa si sta facendo vedere soprattutto negli ultimi mesi, quando l’allarme smog tipico di ogni inverno indica come untore il motore a gasolio.
A titolo di confronto, nel solo mese di dicembre la benzina ha mostrato una crescita dell’1% (sono state bruciate 6mila tonnellate in più) rispetto al dicembre 2018, e al contrario in dicembre il gasolio per motori ha perso lo -0,6% (cioè 11mila tonnellate in meno, mentre il gasolio venduto sulla rete dei distributori stradali scende addirittura del 3,5%).

I consumi petroliferi del 2019
Nel 2019 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a 60,4 milioni di tonnellate, con un rallentamento dello 0,9% rispetto al 2018 (552mila tonnellate in meno) rispetto al 2018.
I consumi di carburanti per motori (benzina e gasolio) sono risultati pari a 31,1 milioni di tonnellate, con una discesa dell’1% (308mila tonnellate in meno.

In particolare, rispetto al 2018:
la benzina totale ha mostrato un lievissimo incremento dello 0,1%;
la benzina venduta sulla rete stradale ha mostrato un incremento dello 0,2%;
il gasolio autotrazione ha evidenziato una diminuzione dell'1,3%
il gasolio venduto sulla rete un decremento dello 0,8%.

Nell’intero anno 2019 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato una crescita dello 0,3%.
Quelle diesel hanno rappresentato appena il 39,8% del totale (era il 51,2% nel 2018), mentre quelle a benzina sono balzate al 44,5% (era appena il 35,5% nel dicembre 2018).

E le automobili definite “ecologiche”? Nel 2019 il peso delle auto a Gpl è stato del 7,1%, delle ibride del 6%, a metano del 2% e delle elettriche dello 0,6%.

Tra i prodotti con un segno positivo sono da segnalare i lubrificanti (+6,2%), il cherosene per i jet (+5% ma +31% il cherosene per gli aerei da guerra) e il bitume (+4%).

I consumi di dicembre
I consumi petroliferi italiani nel mese scorso sono ammontati a poco più di 5 milioni di tonnellate, con un rallentamento dello 0,5% (-23mila tonnellate) rispetto a dicembre 2018.
La benzina totale ha mostrato una crescita dell’1% (+6mila tonnellate)
Il gasolio autotrazione evidenzia un decremento dello 0,6% (-11mila tonnellate) rispetto a dicembre 2018, mentre il gasolio venduto sulla rete scende del 3,5%.
Nel mese di dicembre le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un incremento del 12,5%. In particolare, quelle a benzina sono arrivate al 49% (era il 41,8% a dicembre 2018), mentre quelle diesel hanno rappresentato il 34,3% del totale (era il 46% a dicembre 2018).
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,7%, delle ibride del 6,9%, a metano del 2,5% e delle elettriche dello 0,6%.

Ripartono le asfaltature
Complessivamente l’anno scorso sono state consumate 552mila tonnellate in meno di prodotti petroliferi, principalmente per effetto del minore fabbisogno della carica petrolchimica (-12,4%).
Le raffinerie italiane, tradizionalmente fortissime esportatrici, hanno ridotto le vendite all’estero (-6%) e hanno rallentato dell’1,7% le lavorazioni.

I bitumi, nello stesso periodo, sostenuti dalla ripresa della manutenzione stradale, hanno confermato il trend di crescita (+183mila tonnellate, +12,8%): i volumi, pari a oltre 1,6 milioni di tonnellate, sono comunque inferiori del 46% rispetto al picco del 2004, restando quindi ancora limitati anche rispetto al bisogno manutentivo delle strade.
Sono in aumento il cherosene carboturbo avio, che ha mostrato un progresso del 4,3% (+202mila tonnellate), i lubrificanti del 2,8% (+11 mila tonnellate) e il Gpl dell’1,5% (+50 mila tonnellate).

Osservano gli esperti dell’Unione petrolifera che «nei 12 mesi le immatricolazioni auto diesel si sono attestate attorno ad una quota del 40%, contro oltre il 51% del 2018, a causa della penalizzazione, con blocchi del traffico, di questo tipo di alimentazione, disorientando gli automobilisti nelle loro scelte nonostante le nuove motorizzazioni euro 6 abbiano raggiunto emissioni prossime allo zero».

Altri articoli
Benzina e diesel addio: così il Nord Europa viaggerà solo in auto elettrica
Auto elettrica, come viaggeremo in Italia nel 2030

Riproduzione riservata ©
  • Jacopo Gilibertogiornalista

    Lingue parlate: italiano, inglese

    Argomenti: ambiente, energia, fonti rinnovabili, ecologia, energia eolica, storia, chimica, trasporti, inquinamento, cambiamenti climatici, imballaggi, riciclo, scienza, medicina, risparmio energetico, industria farmaceutica, alimentazione, sostenibilità, petrolio, venezia, gas

    Premi: premio enea energia e ambiente 1998, premio federchimica 1991 sezione quotidiani, premio assovetro 1993 sezione quotidiani, premio bolsena ambiente 1994, premio federchimica 1995 sezione quotidiani,

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti