ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPoesia

Vivian Lamarque ha vinto il Premio Strega Poesia

La prima edizione del riconoscimento ha suggellato la “carriera” in versi della scrittrice

di Matteo Bianchi

Vivian Lamarque riceve il Premio Strega Poesia 2023 (Getty Images)

3' di lettura

“La poesia è una ferita individuale che diventa musica collettiva”, è l’immagine appassionata con cui Maria Grazia Calandrone ha connotato la premiazione dello Strega Poesia al Tempio di Venere, definendo la situazione poetica in Italia una “radiosa resistenza”. Della cinquina finalista annunciata lo scorso maggio al Salone del Libro, ha vinto la prima edizione del premio giallo paglierino la favorita sin dall’inizio, Vivian Lamarque, autrice di “L’amore da vecchia” (Mondadori), con 33 voti su 98 espressi. In graduatoria hanno seguito: Umberto Fiori, “Autoritratto automatico” (Garzanti), con 24 voti; Silvia Bre, “Le campane” (Einaudi), con 17 voti; Stefano Simoncelli, “Sotto falso nome” (Pequod) con 14 voti; infine Christian Sinicco, “Ballate di Lagosta” (Donzelli), con 10 voti.

Amici della Poesia

A scegliere la raccolta vincitrice sono stati gli Amici della Poesia, un centinaio di donne e uomini di cultura che si occupano di poesia a vario titolo, mentre il comitato scientifico, composto da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Valerio Magrelli, Melania G. Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi, Enrico Testa e Gian Mario Villalta, aveva scelto i finalisti tra centotrentacinque candidati molto dibattuti.

Loading...

“L’amore da vecchia”

L’attitudine garbata di Lamarque all’incanto e la sua vivificante mitologia personale hanno conquistato i ragazzi: con 54 voti su 167 espressi, “L’amore da vecchia” ha vinto anche il Premio Strega Giovani Poesia, votato dagli studenti delle scuole superiori distribuite in Italia e all’estero. “Che anche lei / la cicatrice / persino lei / la cicatrice / possa / un giorno / diventare / quasi / felice?”, il terzo componimento letto al microfono da Lamarque sembrava rispondere alle considerazioni in apertura di Calandrone.

La vincitrice, che di recente si è aggiudicata pure la novantaquattresima edizione del Premio Viareggio-Rèpaci, ha ricevuto un’opera realizzata appositamente da Emilio Isgrò, intitolata “L’infinito Premio Strega”, le cui cancellature raffigurano la poesia sia in quanto forma di espressione attuale quasi del tutto cancellata dal dibattito pubblico sia, in positivo, l’arte della parola che lavora sottraendo alla lingua le incrostazioni e gli automatismi dei luoghi comuni. Dalle spesse cancellature di Isgrò si legge senza scampo ermeneutico soltanto ciò che resta: un monito di fronte all’eccessiva produzione autoriale e, di conseguenza, editoriale.

Un gesto poltiico

L’artista concettuale è intervenuto su “L’infinito”, stendendo una siepe di oro zecchino di fianco alle rime di Leopardi, ma non per abbagliare i poeti, piuttosto per proteggere idealmente la loro immaginazione con una sostanza più nobile dell’inchiostro, quella dote immaginifica che consente a chi legge di accedere agli “interminati spazi” oggi angustiati dal rumore incessante dei flussi di comunicazione. Se il Nobel a Fosse ha riconosciuto una penna dimessa capace di “dare voce all’indicibile”, l’entourage dello Strega rammenta di zittire il superfluo, o quanto meno di arginare l’avanzata del vacuo commerciale. “Sempre così, solo così vanno gli amori, / prima solo gioie e poi solo dolori, / sempre così, solo così vanno gli amori / prima risorgi e poi di colpo muori”: sulla spettacolarizzazione della parola che l’appiattisce con l’illusione di diffonderla, sulle polemiche editoriali sbocciate di rimando a un mercato asfittico e sulle schiere di pseudo pierre in giacchetta sgargiante accorsi per occupare il parterre blasonato, si spera rimanga impresso l’estremo gesto di libertà che rappresentano i versi, formale e sostanziale, così gli ultimi inediti di Patrizia Cavalli, cantati da Chiara Civello.

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti