Vodafone dimostra le potenzialità della chirurgia da remoto su 5G
di Enrico Netti
1' di lettura
C’è la telechirurgia tra le nuove frontiere aperte dal 5G. In Italia il primo intervento da remoto è stato realizzato da Vodafone in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Grazie al 5G il chirurgo è intervenuto sul paziente, utilizzando pinze manipolatrici e laser controllati a distanza di chilometri.
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I bassissimi tempi di latenza offerti dal 5G, nell’ordine di pochi millisecondi, assicurano al medico condizioni di lavoro analoghe a quelle in cui si trova in sala operatoria.
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«Abbiamo mostrato alcune delle potenzialità del 5G nel settore sanità e benessere, che è uno dei grandi temi su cui il 5G avrà impatti molto profondi - spiega Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia -. Basta pensare anche al tema del controllo remoto di pazienti con malattie croniche.
Sicuramente questo ha potenziali di sviluppo che libereranno un’enormità di risorse, impiegate oggi in questo tipo di attività, che possono essere dislocate e impiegate in nuovi servizi ancora più estesi ai cittadini». A Milano la multinazionale due anni fa ha iniziato una sperimentazione G5 che ora conta una quarantina di progetti a cui collaborano partner pubblici e privati oltre ad università come il Politecnico di Milano.
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