Vola nel 2018 l’ecosistema delle scaleup italiane
di Gianni Rusconi
2' di lettura
In occasione della quarta edizione di ScaleIT, l'evento-piattaforma nato per favorire l'incontro fra i venture capital e le migliori aziende innovative dell'Europa Sud orientale, sono stati presentati i dati che fotografano l'andamento boom della raccolta di finanziamenti e il grande contributo offerto dagli investitori internazionali. Al 15 ottobre di quest'anno, come ha confermato Lorenzo Franchini, fondatore di ScaleIT, alle imprese tech di Italia, Spagna, Grecia, Bulgaria e area balcanica, è andato complessivamente oltre un miliardo di euro; il contribuito della Penisola è di 420 milioni di euro, e di questi ben 283 milioni provengono da fondi e operatori esteri.
Numeri che certificano un salto in avanti poderoso rispetto al 2017, quando la raccolta totale si chiuse intorno ai 110 milioni di euro, e che si specchiano nei botti registrati da Moneyfarm, con il round da 46 milioni del maggio scorso, e dall'insurtech Prima Assicurazioni, che ha chiuso nei giorni scorsi un finanziamento da circa 100 milioni di euro a firma di Goldman Sachs e Blackstone.
Tanti gli elementi che hanno supportato questa spirale di crescita, dal fatto che l'Europa sia vista come un reale mercato unico digitale al livello ormai maturo dell'infrastruttura (tecnologica e finanziaria) necessaria per lo sviluppo delle scaleup fino al favorevole contesto in cui l'ecosistema delle nuove imprese può massimizzare opportunità di “new business” su scala globale.
I fondi di VC convenuti all'evento tenutosi presso la sede del Sole24ore per valutare le 15 aziende innovative (11 quelle italiane) hanno confermato a loro volta le potenzialità del fenomeno rimarcando come sia sempre più centrale il fattore “internalizzazione” e come la predisposizione a spostare gli headquarter all'estero (in Paesi facilmente accessibili in termini burocratici e normativi per i fondi di investimento), creando holding e società ad hoc, sia una “qualità” sicuramente apprezzata.
Il caso di Cloud4Wi, fondata nel 2013 come spinoff di una Spa italiana, WiTech, è un esempio di questo nuovo paradigma: finanziata all'inizio della propria avventura da un VC italiano come United Ventures, è emigrata a San Francisco per insediare nella Bay Area il suo quartier generale e trovare ulteriori sbocchi per la sua crescita internazionale. Giusto un anno fa ha convinto un fondo americano, Opus Capital, a staccare un assegno da 11,5 milioni di dollari (a cui ha contribuito United Ventures) per un finanziamento Series B.
loading...