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Volano i ricavi, ma il titolo Brunello Cucinelli frena dopo il rally

Tra i broker c'è chi puntava su nuovo rialzo guidance 2023. Gli investitori preferiscono portare a casa i guadagni, dopo la corsa registrata dalle azioni che solamente da inizio anno hanno guadagnato oltre il 33%

di Eleonora Micheli

(Reuters)

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Brunello Cucinelli in retromarcia a Piazza Affari, all’indomani della pubblicazione dei numeri sul fatturato del primo trimestre, che sono balzati del 35% (+33% a tassi di cambio costanti). Gli investitori preferiscono portare a casa i guadagni, dopo la corsa registrata dalle azioni che solamente da inizio anno hanno guadagnato oltre il 33%. Ad ogni modo le vendite del primo trimestre sono state «forti», come definite da più case d’affari. Brunello Cucinelli ha però confermato una crescita del 15% per l’intero 2023, come indicato nelle scorse settimane (era stata rivista dal +12%), deludendo le attese di coloro che avevano scommesso su ulteriori ritocchi al rialzo. Dunque, in assenza di sorprese, «si vende sulla notizia», ha commentato un trader.

Nel dettaglio la casa di moda umbra posizionata nell’abbigliamento di alto di gamma ha vantato una crescita dei ricavi del 35% a 265 milioni di euro. In particolare sono volate le vendite nei negozi, del 64% e del 130% sui livelli pre-pandemia, in significativa accelerazione rispetto al quarto trimestre 2022, quando la variazione era stata del 26% su base annua e del 76% su base pre-covid. Ciò complici anche le nuove aperture (+7 rispetto al primo trimestre 2022, +3 rispetto all’ultimo). Le vendite wholesale hanno invece risentito dello sfasamento delle consegne, concentrate a fine 2022 e così hanno registrato un progresso solo del 5% (+52% nell’ultimo trimestre del ’22). Gli analisti di Equita hanno commentato che «pur ribadendo la guidance di fatturato dell’intero 2023 intorno a +15% e sottolineando la base di confronto più difficile nei prossimi trimestri, il management è apparso molto fiducioso sul momentum delle vendite, grazie alla forza degli ordini della prossima stagione autunno-inverno e agli importanti investimenti previsti in comunicazione ed eventi per i prossimi trimestri».

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La società ha anche annunciato un progetto per la creazione di una nuova fabbrica a Penne, in Abruzzo, dedicata agli abiti maschili, anche se non sono state date indicazioni sugli investimenti previsti per il progetto. Il management ha però precisato che sono già inclusi nel budget del capex di 85 milioni annunciato in precedenza. «Alziamo le stime 2023-25 del 2% sul fatturato (ora +19% rispetto alla guidance +15%) e del 3% sull’utile netto», hanno commentato gli analisti di Equita, tenendo conto del sempre più forte posizionamento del brand e crescente visibilità sulle crescite. Tuttavia gli esperti consigliano cautela (‘Hold’ con target di prezzo a 81 euro, più basso dei corsi di Borsa), dal momento che i titoli della casa umbra oggi hanno un rapporto tra prezzo e utili attesi al 2024 molto elevato, pari a 53 volte.

«Ci aspettiamo che il flusso di notizia continuerà a supportare le azioni, ma crediamo che abbiano già in buona parte anticipato i numeri del primo trimestre. Dopo la recente corsa, i titoli potrebbero prendersi una pausa». Anche gli esperti di Intesa Sanpaolo consigliano cautela (‘Hold’ con target di prezzo a 75,6 euro) ritenendo che alla fine i numeri del primo trimestre, sebbene buoni, non hanno sorpreso, essendo già stati anticipati nelle scorse settimane dall’annuncio della maison di rivedere al rialzo le previsioni per l’intero anno. Anche Intermonte raccomanda prudenza (‘Neutral’ con target a 81,9 euro), pur ritenendo che l’attuale contesto di mercato rimanga favorevole per la società, posizionata nella nicchia del lusso assoluto. Per altro, sempre secondo Intermonte, le vendite della società dovrebbero continuare a crescere, tenendo conto che alla fine la penetrazione in Cina può aumentare. D’altra parte per la sim è bene avere cautela, dal momento che le azioni ormai hanno un premio, per quanto riguarda il rapporto tra prezzi e utile; attorno al 15% anche rispetto a Hermes, considerata la società di lusso per eccellenza.

E’ invece una voce fuori dal coro Jefferies, che reitera la raccomandazine di comprare le azioni di Cucinelli, per le quali prevede un target di prezzo a 101 euro. L’analista Flavio Cereda preannuncia anche una possibile revisione al rialzo della crescita di vendite del 2023, che adesso è abbastanza allineata a quella della casa (+15,3%). Del resto se fosse confermata, «implicherebbe una decelerazione al 10% circa delle vendite nei prossimi 9 mesi», ha spiegato l'esperto, che comunque si prende tempo per eventuali ritocchi fino alla pubblicazione della semestrale, in calendario la prossima estate.

Cereda ha comunque tenuto a evidenziare che Cucinelli non solo non ha concorrenti nella sua fascia di abbigliamento di alto di gamma, ma al momento è anche un brand in linea con il lusso ‘quiet’, ossia quello meno urlato, che va per la maggiore tra le classi abbienti e che è anche al centro dell’attenzione di serie tv, conferenze accademiche e articoli di giornale. La casa, in pratica, da sempre punta sul «concetto di senza logo, di capi di altissimo livello indossati dagli UhnwiI» che oggi va per la maggiore. Tra l'altro, nota sempre l'esperto, i clienti di prodotti di alto di gamma di recente stanno anche limitando l’uso di accessori e di pelle. Pollice su, per l'analista, anche per la scelta della società di investire nel laboratorio di Penne, dove si confezionano abiti maschili, considerando che il formale maschile è un settore previsto in vivace ripresa.

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