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Volkswagen accelera in Cina: un miliardo in ricerca per restare competitiva

Il nuovo centro 100%TechCo a Hefei combinerà i team di ricerca e sviluppo (R&S) di veicoli e componenti con gli acquisti. L’obiettivo è accorciare i tempi di sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie di circa il 30%

di Alberto Annicchiarico

Modelle nello stand Volkswagen al Salone di Shanghai (AFP)

2' di lettura

Il Gruppo Volkswagen investirà circa un miliardo di euro per creare un nuovo centro di sviluppo, innovazione e approvvigionamento in Cina, ha annunciato ieri il costruttore tedesco in occasione del Salone di Shanghai. Il nuovo centro, denominato 100%TechCo, sorgerà a Hefei, dove l’azienda è presente dal 2017 in jv con la cinese Jac e oggi denominata Vw Anhui, dal nome della omonima provincia cinese.

L’azienda ha dichiarato che il centro combinerà i team di ricerca e sviluppo (R&S) di veicoli e componenti con gli acquisti, sfrutterà le sinergie nel processo di sviluppo e integrerà le tecnologie locali più avanzate nello sviluppo dei prodotti in una fase iniziale. Si prevede che questa strategia servirà ad accorciare i tempi di sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie fino al 30%. «Unendo in modo coerente le capacità di sviluppo e di approvvigionamento e integrando i fornitori locali in una fase iniziale, accelereremo in modo significativo il nostro ritmo di sviluppo. Questo rafforzerà anche l’efficienza della nostra joint venture e aumenterà la nostra redditività», ha dichiarato Ralf Brandstätter, presidente e amministratore delegato di Volkswagen Group China.

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La costituzione di 100%TechCo è un passo importante della strategia «in Cina, per la Cina», secondo Brandstaetter. Volkswagen Anhui è la prima jv del Gruppo Volkswagen in Cina che punta decisamente su R&S (il primo nucleo è attivo dal 2020) e sulla produzione di veicoli Nev (essenzialmente a batteria e ibridi). A Hefei è in fase di ultimazione un sito di produzione basato sulla piattaforma Meb per sole auto elettriche, il terzo di Vw in Cina. La svolta di Vw risponde all’esigenza di guadagnare sui tempi di progettazione e produzione per non perdere ulteriore terreno sul mercato cinese, il più grande del mondo, dove il brand di Wolfsburg ha ceduto la leadership delle vendite nel primo trimestre a BYD. Pesano i gusti della giovane clientela cinese, molto hi-tech, e la migliore evoluzione dei produttori locali in fatto di software e entertainment a bordo. Ma anche la guerra dei prezzi.

«Sebbene Vw abbia ridotto i prezzi del 15-25% per i modelli a batteria ID in seguito ai tagli di Tesla, anche altri, tra cui Nissan, BYD, Bmw, Ford e Toyota, si sono messi in gara e riteniamo improbabile che Vw possa registrare guadagni sostanziali in termini di volumi senza tagli di prezzo molto più consistenti», hanno commentato gli analisti di RBC, Tom Narayan e Laura Deng. RBC ha abbassato il suo obiettivo di prezzo su Volkswagen a 181 euro da 221 euro (alla chiusura di mercoledì le azioni ordinarie valevano 154,05 euro). Stellantis e General Motors sarebbero invece le opzioni migliori tra i produttori di auto di massa, tenendo conto dei venti contrari previsti per i prossimi 12-18 mesi, sempre secondo RBC.

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