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Volkswagen, il ceo Blume frena sulla low cost elettrica da 20mila euro

Il ceo del gruppo, Oliver Blume, prevede il lancio entro la seconda metà del decennio. Primo ostacolo il costo delle batterie

di Redazione Finanza

Il ceo del gruppo Volkwagen e di Porsche, Oliver Blume, con Wolfgang Porsche, presidente del Consiglio di sorveglianza di Porsche 2023. REUTERS/Annegret Hilse

2' di lettura

Il gruppo Volkswagen non ha ancora preso la decisione di produrre un’auto elettrica low cost da 20mila euro, ma il ceo Oliver Blume - intervenuto alla conferenza Sueddeutsche Zeitung Wirtschaftsgipfel a Berlino - è convinto che il primo costruttore automobilistico europeo possa riuscirci entro la seconda metà del decennio.

Il primo problema da risolvere, secondo Blume, per rendere più economiche le auto elettriche è abbassare il peso delle batterie sul prezzo finale. Di qui i piani dell’azienda per produrre una cella di batteria unificata che, secondo Blume, dimezzerà i costi.

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Volkswagen ha illustrato a marzo i dettagli di un’auto completamente elettrica in sviluppo per 25mila euro, la ID.2all, da lanciare entro il 2025 con un’autonomia di 450 km e una ricarica della batteria dal 10% all’80% in circa 20 minuti.

L’azienda all’epoca aveva detto che stava lavorando su un veicolo da 20mila euro, ma non ha fornito ulteriori informazioni.

«Abbiamo la responsabilità di portare sul mercato i prodotti giusti al prezzo giusto», ha affermato Blume. Si tratta anche di una questione che riguarda le abitudini dei consumatori. «Dopo gli early adopters, abbiamo bisogno che l’auto elettrica conquisti il mercato di massa».

Un freno alla diffusione delle auto a batteria, secondo Blume, deriva anche dalla pressione dell’inflazione, dalla carenza di infrastrutture di ricarica e dalla eliminazione dei sussidi.

Volkswagen è alle prese con un piano di ristrutturazione dei brand volume (Vw, Skoda, Seat, Cupra) che prevede tagli per miliardi ma che trova l’opposizione del consiglio di fabbrica. In più il colosso tedesco risente del calo degli ordini che sta colpendo proprio la gamma elettrica e per questo ha dovuto ridurre la produzione a Zwickau, la principale fabbrica in Germania.

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