Volkswagen verso la quotazione della divisione dedicata alle batterie
Il gruppo tedesco sta pianificando delle partnership per ridurre i costi miliardari e sta cercando anche degli investitori che sposino il progetto
di Alberto Annicchiarico
Le ultime da Radiocor
Borsa: Europa fiacca non sfrutta il "toro" di Wall Street, -0,3% Milano
*** Italgas: accordo con Veolia per acquisizione quote in 3 societa' settore idrico
Borsa Tokyo: Nikkei segue Wall Street dopo dati Usa, +2% in chiusura
2' di lettura
Lo aveva lasciato balenare un mese fa il ceo Herbert Diess, a margine delle comunicazioni sui conti del primo trimestre. Lo ha ribadito il chief technology officer del primo produttore automobilistico europeo, Thomas Schmall: il gruppo Volkswagen sta valutando un’Ipo per la sua nuova divisione batterie. Quindi, non i singoli impianti, 6 per una capacità 240 GWh entro il 2030, di cui si è parlato a marzo durante il Power Day, ma l’intero business. «Non escludiamo nulla per il momento», ha dichiarato Schmall al quotidiano economico tedesco Handelsblatt. Il gruppo tedesco sta pianificando delle partnership per ridurre i costi miliardari e sta cercando anche degli investitori che sposino il progetto, di cui Schmall è responsabile per tutti i marchi, in quanto membro del consiglio di amministrazione della divisione Technology di Volkswagen Ag e Ceo di Volkswagen Group Components.
Le prime due fabbriche di batterie saranno operative in Svezia a Skelleftea (attiva dal 2023 con una capacità produttiva che sarà portata gradualmente a 40 GWh) e in Germania a Salzgitter (attiva dal 2025, sempre con una capacità di 40 GWh). La fabbrica svedese è operata da Northvolt, la società specializzata nel settore di cui Volkswagen è azionista con circa il 20 per cento del capitale, una quota destinata a salire. Northvolt nell'ambito dell'accordo con Vw cederà invece la sua quota nella joint-venture per l'impianto di Salzgitter, che dunque sarà gestito solo da Volkswagen.
Secondo Schmall, il piano del gruppo è sufficiente per dotare di batterie più di cinque milioni di auto. Per la Cina e gli stabilimenti nel continente americano, negli Stati Uniti e in Messico, probabilmente andrebbero aggiunte ulteriori fabbriche. Ma Vw potrebbe anche registrare una domanda maggiore per l’Europa, ad esempio per la divisione veicoli commerciali Traton, quotata nel giugno 2019, che necessita principalmente di batterie piuttosto che di celle a combustibile, anche per i camion a lungo raggio.
Volkswagen si sta inoltre preparando a entrare nel business delle preziose materie prime necessarie per la produzione. «Dovremo anche andare in questa direzione: stiamo guardando all’intera catena del processo, dalla miniera al riciclo», ha sottolineato Schmall. Il gruppo sta attualmente preparando il riciclo su larga scala in un impianto pilota a Salzgitter e nutre grandi speranze nello sviluppo di batterie allo stato solido con il suo partner statunitense QuantumScape. «Ci aspettiamo di vedere i primi impianti pilota per la produzione in serie nel 2025 o nel 2026», ha concluso Schmall.
loading...