Volvo Recharge, la madre di tutte le future elettriche svedesi
Il concept è un contenitore di tecnologie destinate ad essere implementate nella gamma a batteria dei prossimi anni. Due modelli tanto per cominciare: l'ammiraglia EX90 e la B-suv EX30
di Corrado Canali
3' di lettura
La Volvo Recharge è la concept manifesto della mobilità elettrica secondo il brand svedese di proprietà Geely. E’, insomma la madre di tutte le future Volvo, molte della quali saranno crossover, ma non solo perché alla Volvo contano anche in futuro di proporre delle berline. La prima è l’ammiraglia a ruote alte EX90 svelata nel 2022, ma anche della compatta EX30 che la precede sul mercato in estate. EX90 debutterà come primo mercato in California lo stato americano che dà garanzie di sostenibilità e di sicurezza, gli stessi asset dalla Concept Recharge.
La guida autonomia di Livello 3 e i nuovi Adas
Uno dei punti cardine del progetto Recharge è quello che ha riguardato la predisposizione per la guida autonoma di Livello 3, non ancora regolamentata su tutti i mercati. Le nuove Volvo potranno aggiornarsi sempre da remoto per attivare le nuove funzioni degli Adas con tutti i sensori necessari, arrivando persino a sviluppare il design esterno in base alla presenza di questi componenti per la loro ideale integrazione: l’esempio più eclatante è il Lidar di serie sulle future Volvo sistemato sul tetto: intercetta degli oggetti nitidamente fino a 250 metri di distanza.
Un radar millimetrico per gestire la vita di bordo
Nell’abitacolo, inoltre, 8 videcamere monitorano sia le condizioni di allerta che di salute del conducente, ma sono anche in grado di prendere decisioni le più estreme senza l’intervento umano. L'innovazione della Concept Recharge non è solo legata al controllo degli spazi circostanti l’auto, ma anche di quelli interni: un radar è in grado di rilevare tutti movimenti nell’ordine del millimetro per azzerare il rischio di lasciare a bordo sia bambini o animali, una tecnologia introdotta dalla Concept Recharge che è già stata recepita dalla nuova ammiraglia EX90.
Google, Android Automotive e 5G il pacchetto hitech
A tutto ciò si aggiunge la scelta di utilizzare Google e il sistema operativo Android Automotive e connettività 5G per un’esperienza coerente con quella che è vissuta sui dispositivi domestici e mobili sia in termini di servizi che di infotainment, soluzioni cruciali per poter rendere intuitiva la ricerca dei punti di ricarica sulla mappa. E a proposito di energia, la Volvo Recharge è predisposta per la carica bidirezionale, cui sarà dedicata in futuro una wallbox specifica che permetterà di restituire parte o l’intera elettricità accumulata dall’auto ai dispositivi di casa.
Recharge e la sostenibilità dei materiali utilizzati
A mutare a bordo della Volvo Recharge sono anche dei livelli di sostenibilità molto alti. Una rivoluzione ispirata dalla concept che ha interessato i materiali ai livelli massimi quanto a compatibilità ambientale, col 15% di acciaio e il 25% d’alluminio da riciclo e tessuti di origine biologica. Infine, poi, un accenno allo stile complessivo della Concept che ha finito per cambiare la percezione dell’auto almeno come oggi la si intende. Tutti i prossimi modelli in arrivo a cominciare dall’ammiraglia EX90 e dalla più compatta EX30 attingeranno dalla Volvo Recharge.
L’ammiraglia EX90 solo a batteria erede della XC90
Il nuovo grande suv del brand svedese EX90 è offerto con due powertrain Twin Motor e Twin Motor Performance con due unità elettriche, una per asse e della trazione integrale. La Twin Motor ha 408 cv di potenza e 770 Nm di coppia e tocca i 100 kmh da fermo in 5,9 secondi per un'autonomia di 600 km. La Performance, invece, ha 517 cv e 910 Nm e può toccare i 100 kmh da fermo in 4,9 secondi con un’autonomia di 590 km. Entrambe sono autolimitati a 180 kmh come tutte le Volvo e hanno batterie da 111 kWh che supportare una potenza di carica in corrente continua pari a 250 kW 30.
La EX30 è l’elettrica Volvo in formato B-suv
Volvo ha confermato che la compatta EX30 sarà svelata il 15 di giugno. Se il family feeling fra le due elettriche sarà più che evidente a cambiare saranno le dimensioni che per la EX30 saranno inferiori a quelle della XC40 che è lunga 4,43 metri. Con l’obiettivo di andare a competere in un settore in grande espansione, quello dei B-suv che potrebbe garantire volumi importanti oltre a consentire di abbassare l’età media della clientela di Volvo, sfruttando anche iniziative e formule come l’abbonamento più gradite alle giovani generazioni. Il prezzo d’acquisto in ogni caso avrà però la sua importanza.
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