ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùFisco locale

Voto in Lombardia e Lazio, ecco come sono cambiate le tasse regionali

Sia la Lombardia che il Lazio sono intervenuti negli ultimi 5 anni sul sistema fiscale, cercando di mitigare prima l’effetto della pandemia e poi quello del caro vita.

di Andrea Marini

Fontana: interessante l'ipotesi Confcommercio di taglio Irap

4' di lettura

Le elezioni regionali in Lombardia e Lazio si avvicinano. La campagna elettorale, come di consueto, si incentra anche sulle tasse regionali. In particolare sull’addizionale Irpef, che riguarda le famiglie, e l’Irap, che interessa invece le imprese e serve in massima parte a finanziare il sistema sanitario. Sia la Lombardia che il Lazio sono intervenuti negli ultimi cinque anni sul sistema fiscale, cercando di mitigare prima l’effetto della pandemia e poi quello del caro vita.

Lazio, l’intervento per le famiglie

Il consiglio regionale del Lazio ha approvato a marzo 2022 l’incremento del fondo speciale di parte corrente con cui è stato aumentato a 296 milioni il “Fondo taglia tasse”, per la riduzione strutturale della pressione fiscale, rimodulando la spesa corrente per mitigare gli aumenti dei costi dell’energia e tutelare così i redditi più bassi. Per questo è stata inserita l’esenzione dall’addizionale Irpef per i redditi sotto i 35 mila euro e introdotto un “Bonus energia” di 300 euro per la fascia di redditi tra i 35 mila e i 40 mila euro.

Loading...

Lazio, l’intervento per le imprese

Per quanto riguarda le imprese, invece,è stata congelata l’applicazione, per molti settori dell’economia, della maggiorazione dell’Irap. È stata poi previsto, dal 1 gennaio 2023, uno sconto del 5% sulla tassa automobilistica regionale. Già nel 2020, a seguito del Covid, era stato previsto un abbassamento dell’Irap dello 0,92% per le imprese che operano sul territorio regionale e hanno una forte propensione all’export. Questo anche grazie al fatto che il Lazio nel 2020, dopo 12 anni, è uscito dal commissariamento della sanità. A fine 2018 erano già stati previsti tagli all’Irap per 12 mila imprese,conferma delle riduzioni dell’Irpef per oltre 2,7 milioni di cittadini.

Lombardia, gli interventi sull’Irap

Nel febbraio 2020 è stata estesa la politica zero Irap in 1326 Comuni lombardi fino a 15 mila abitanti per i nuovi negozi. A non dover pagare l’imposta, le imprese costituite tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2020, che svolgono attività commerciali di vicinato e artigianali. Nei comuni più piccoli (fino a 3 mila abitanti) il beneficio fiscale opera su tutto il territorio comunale. In Lombardia, inoltre, le medie e piccole sale cinematografiche non pagano l’aliquota Irap regionale per tre anni. L’agevolazione fiscale per le micro, piccole e medie imprese che esercitano attività di proiezione cinematografica è stata introdotta nella legge stabilità 2020-2022 approvata a dicembre della Regione.

Le aliquote Irap

Nel Lazio i soggetti che pagano l’Irap sono quasi 330mila, al secondo posto in Italia dopo la Lombardia (oltre 608mila contribuenti). Ma il Lazio è la Regione con gli incassi maggiori (8,2 miliardi, in base all’ultimo anno d’imposta disponibile, il 2019), mentre la Lombardia si ferma a 5,2 miliardi. Questo dipende anche dalla distribuzione delle aliquote. In Lombardia è stata mantenuta l’aliquota ordinaria minima (3,90%) mentre nel Lazio l’aliquota ordinaria ha la maggiorazione che porta il valore al 4,80% (solo la Campania, con il 4,97% ha un valore più alto, mentre il Lazio ha lo stesso valore di Abruzzo, Calabria, Molise e Puglia) .

Riduzioni, esenzioni e maggiorazione

Anche se sia nel Lazio che in Lombardia, come visto, negli ultimi 5 anni sono state introdotte aliquote ridotte (o esenzioni) negli ultimi anni. Nel Lazio per esempio sono stati previsti sconti per le imprese femminili le coop sociali, per le imprese costituite da disoccupati over 50. In Lombardia è stata prevista una aliquota più pesante (4,82%) per gli esercenti che istallano apparecchi da gioco, mentre è stata prevista l’esenzione per la promozione della rigenerazione urbana e territoriale.

L’addizionale Irpef

Sul fronte dell'addizionale regionale Irpef in base agli ultimi dati della dichiarazioni dei redditi 2021, relative ai redditi 2020, comunicate dal ministero dell’Economia, il valore medio è pari a 420 euro e il dato più alto si registra nel Lazio (630 euro), mentre in Lombardia siamo a 420. Nel anno di imposta 2018 la classifica era più o meno la stessa, con il Lazio in testa (620) e la Lombardia in linea con la media nazionale (420).

Gli interventi nel Lazio

La regione Lazio ha disposto, per tutti i redditi che superano i 15mila euro, una maggiorazione unica pari all'1,60 per cento rispetto all’1,73 per chi è sotto i 15mila euro. Una fotografia semplificata rispetto a quella del 2018 quando lo scaglione 15mila-28mila euro pagava il 2,73%, quello 28mila-55mila il 2,93%, quello 55mila-75mila il 3,23% e quello oltre il 75mila il 3,33%.. Inoltre, per mitigare gli effetti dell'aumento dei costi dell'energia sostenuti dalle fasce di popolazione meno abbienti, ha previsto, nel 2022, una detrazione dall'addizionale pari a 300 euro, in favore di coloro che percepiscono redditi che non superano i 40mila euro e che non beneficiano dell'esenzione dalla maggiorazione (redditi fino a 15mila euro, a cui si applica solo l'aliquota base).

Gli interventi in Lombardia

La Regione Lombardia ha rivisto le aliquote Irpef, ma solo per i redditi sopra i 75 mila euro, che fino a quest'anno venivano tassati con l'1,74% e dal prossimo anno, invece, vengono premiati con l’accorpamento allo scaglione precedente, con riduzione dell'aliquota all’1,73%. Gli altri, restano invariati. Dunque, a decorrere dal 2022, gli scaglioni di reddito e le relative aliquote dell'addizionale regionale saranno: per i redditi fino a 15 mila euro, l’aliquota è dell'1,23%; per i redditi tra 15mila e 28mila euro, l’aliquota è dell’1,58%; per i redditi tra i 28mila e i 50mila euro, l’aliquota è dell’1,72%; per i redditi oltre i 50mila euro, l’aliquota è dell’1,73%.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti