Voto in Spagna, chi è e che cosa propone il popolare Feijóo
Alberto Núñez Feijóo, leader del Partito popolare, si è candidato a diventare il prossimo premier spagnolo, il primo dalla Spagna rurale. I sondaggi lo danno come favorito
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Originario di un piccolo paese di 300 abitanti, quattro volte presidente della Galizia con la maggioranza assoluta, amico di Julio Iglesias e con qualche difficoltà con l’inglese, come lui stesso ha ammesso, Alberto Núñez Feijóo, leader del Partito popolare, si è candidato a diventare il prossimo premier spagnolo, il primo dalla Spagna rurale. I sondaggi lo danno come il favorito ma, per quanto abbia cercato di posticipare il problema a dopo il voto, dovrà fare i conti con i numeri e decidere se allearsi, anche a livello nazionale, con Vox, il partito di ultradestra guidato da Santiago Abascal, nato da dissidenti del Pp nel 2013.
Feijóo, 61 anni e padre di un figlio di 6, per tutta la campagna elettorale ha ripetuto di voler incassare il massimo sostegno da parte degli elettori in modo da avere mano libera per la formazione del prossimo governo. Intanto, però, a livello locale, dopo le amministrative del 28 maggio, il Pp ha chiuso patti di governo con Vox in territori chiave come la Comunità valenciana, suscitando malumori tra gli elettori più moderati.
Sebbene sia riuscito ad avanzare nei consensi grazie a un agguerrito dibattito televisivo contro il premier socialista Pedro Sanchez, sembra improbabile che il Pp arrivi a una maggioranza assoluta al Congresso dei deputati. L’alternativa a un accordo con Vox sarebbe l’astensione del Partito socialista. Per questo Feijóo ha proposto a Sanchez un patto: che il Pp e il Psoe si accordino affinché al partito che arriva primo alle elezioni venga permesso di governare.
Un’opzione che Sanchez ha escluso, evidenziando che in alcuni territori in cui il Psoe è arrivato primo, senza però maggioranza assoluta, il Pp ha preferito accordarsi con altri partiti, tra cui Vox, per sottrarre l’esecutivo ai socialisti. Sbarrata questa strada, Feijóo dovrà guardare ad Abascal, che non sembra intenzionato a fare alcun regalo ai popolari.
I possibili negoziati tra il Pp e Vox sarebbero seguiti con molta attenzione nella Ue, dove una parte dei popolari punta a un’alleanza con i conservatori (gruppo di Vox e Fratelli d’Italia) dopo il rinnovo dell’Eurocamera nel 2024. Il leader del Pp si è comunque detto fiducioso di poter replicare quella maggioranza assoluta che più volte, contro i pronostici, ha ottenuto in Galizia, regione di cui è originario, come Mariano Rajoy.
Tra le oltre 300 misure contenute nel programma del Pp spicca quella della riduzione dell’Irpef per i redditi inferiori a 40.000 euro all’anno.Un provvedimento che Feijóo ha assicurato di voler attuare, se arriverà alla Moncloa, nei primi 100 giorni di governo. Il popolare ha poi promesso azioni contro la disoccupazione giovanile e di invertire lo smantellamento delle centrali nucleari, affermando che la loro chiusura porterebbe a un aumento dei prezzi dell’energia.
Feijóo ha chiarito anche di voler abrogare diverse misure approvate sotto il governo di Pedro Sanchez, come la legge sulla memoria democratica, che riguarda le vittime del franchismo, approvata con l’appoggio della coalizione di partiti indipendentisti e nazionalisti baschi EH Bildu, la ’legge trans’, e ha avanzato la volontà di modificare la legge sull’eutanasia, per limitarla a chi è in condizioni irreversibili. In un’intervista televisiva il leader ha raccontato che la questione lo tocca da vicino, in quanto ha dovuto lui stesso, insieme alla sorella, autorizzare la sedazione del padre dopo che il medico aveva comunicato loro che non c’era più nulla da fare.
Sul tema aborto, il leader si è detto contrario alla riforma recentemente approvata dalla maggioranza di governo rispetto al punto in cui viene consentito alle minorenni, dai 16 anni in su, senza il consenso dei genitori. Il diritto all’interruzione di gravidanza è uno dei temi che preoccupa di più i progressisti in Spagna, in caso di una vittoria delle destre, visto in particolare il programma di governo di Vox, che ha promesso di “difendere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, mettendo fine alla cultura della morte”, attraverso “l’abrogazione della legge sull’eutanasia e della legge sull’aborto libero”.
Nel corso della campagna elettorale Feijóo ha cercato più volte di presentarsi come un moderato e di separare la sua immagine da quella di Abascal, ma i critici lo hanno accusato di essersi avvicinato sempre di più all’estrema destra. Negli ultimi giorni di campagna elettorale è scoppiata una polemica per le parole dette dal politico galiziano riguardo al voto per corrispondenza.
La sinistra lo ha tacciato di mettere in dubbio la correttezza del voto per posta, una tecnica adottata a suo tempo dall’ex presidente statunitense Donald Trump. Nonostante le accuse di mentire sull’alleanza con Vox, e di diffondere ’fake news’ sull’operato di Sanchez, Feijóo è sembrato sicuro di diventare il prossimo premier, in un momento in cui la Spagna detiene la presidenza di turno dell’Ue. Il leader del Pp ha promesso che farà di tutto affinché questa abbia successo, pur rimproverando a Sanchez di non averlo tenuto informato sui lavori. Feijóo si è detto a favore del raggiungimento di un accordo definitivo sul Patto per la migrazione e l’asilo durante il semestre di presidenza spagnolo e ha affermato di voler avanzare sulla riforma del Patto di stabilità e crescita.
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