Voucher, con «PrestO» perimetro più ampio. Non per edilizia e appalti
Allargate le maglie: possibile fare ricorso allo strumento di pagamento da parte delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive
di Ornella Lacqua e Alessandro Rota Porta
I punti chiave
6' di lettura
Sono titolare di un ristorante con 9 dipendenti e avrei esigenza di un supporto occasionale quando ho maggiore afflusso, ad esempio per un matrimonio. Vorrei sapere se posso ricorrere al sistema dei voucher, con quali limiti e con quali soggetti. Inoltre, potete indicarmi le modalità di attivazione?
La risposta è positiva, quindi è possibile avvalersi delle prestazioni occasionali attivabili attraverso i cosiddetti voucher, denominati anche PrestO. Peraltro, proprio in virtù delle modifiche operate recentemente al sistema dei buoni lavoro da parte della legge di Bilancio 2023 (scattate dallo scorso gennaio) sono state allargate le maglie per l'utilizzo da parte del settore delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive: in primo luogo, le imprese rientranti in questo ambito prima erano vincolate ad attivare i buoni solo nei confronti di particolari categorie di prestatori, ossia pensionati di vecchiaia o di invalidità, giovani studenti under 25 regolarmente iscritti ad un ciclo di studi, disoccupati, percettori di sussidi. Con l'intervento della legge di Bilancio cade questa restrizione.
Inoltre, la seconda modifica consiste nell'aver ampliato la soglia occupazionale di accesso al lavoro occasionale: se fino al 31 dicembre scorso potevano rientrare nel perimetro di utilizzo solo gli utilizzatori che avevano alle proprie dipendenze fino a 5 dipendenti a tempo indeterminato, ora, dal 1° gennaio 2023, la platea si allarga agli utilizzatori che occupano fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Questa soglia prima era differenziata per il comparto turistico-alberghiero (fino a 8 dipendenti) mentre adesso riguarda indistintamente tutti gli utilizzatori.Nella pratica, non sussiste più alcuna distinzione settoriale nei confronti degli utilizzatori, pur restando in vigore tutti gli altri divieti di utilizzo dei voucher. Infatti, continua ad esserne precluso il ricorso da parte delle imprese dell'edilizia e dei settori affini, di quelle che esercitano attività di escavazione o del comparto lapidei, delle miniere, cave e torbiere, da parte delle imprese del settore agricolo; così come rimane vietato anche l'utilizzo di queste prestazioni occasionali nell'ambito degli appalti di opere o servizi (lettere c) e d) del comma 14, dell'articolo 54-bis).In realtà la legge di Bilancio 2023 include a pieno titolo tra gli utilizzatori anche le attività lavorative di natura occasionale effettuate da parte delle discoteche, delle sale da ballo, night-club e simili (codice Ateco 93.29.1). Altri limiti ancora riguardano i settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento: per questi utilizzatori – dopo l'intervento del Dl 48/2023 (decreto Lavoro) – la soglia economica di utilizzo è elevata a 15.000 euro e vi possono far ricorso le imprese che hanno alle proprie dipendenze fino a venticinque lavoratori subordinati a tempo indeterminato.
Per quanto concerne i limiti economici, sempre restando nel campo del PrestO, il massimale di compensi che ciascun soggetto utilizzatore può erogare attraverso le prestazioni in questione, con riferimento alla totalità dei prestatori, è pari a 10mila euro (erano 5mila fino al 2022).Venendo alle procedure di attivazione delle prestazioni vi sono diverse alternative: sul sito internet dell'Inps si possono effettuare con le proprie credenziali (Spid o Cns) oppure tramite i servizi di Contact Center Inps, o, ancora, attraverso gli intermediari o gli enti di patronato. L'utilizzatore deve poi creare la provvista finanziaria per pagare le attività rese con i buoni (tramite il modello F24 o attraverso il sistema PagoPa). Solo dopo che le somme vengono contabilizzate e rese disponibili dal sistema l'utilizzatore può procedere con la comunicazione all'Inps della prestazione occasionale, almeno 60 minuti prima dell'inizio della medesima.
Prestazione da comunicare almeno 60 minuti prima del via
Quali sono i passaggi necessari per attivare i voucher? È possibile eventualmente annullare una prestazione?
Accedendo all'apposita piattaforma telematica, si forniscono le informazioni identificative per gestire rapporto di lavoro e adempimenti contributivi. Il prestatore esaurisce gli adempimenti con la registrazione ma l'utilizzatore deve creare la provvista finanziaria per pagare le prestazioni: il deposito può essere alimentato con versamento delle somme mediante modello F24 Elide o attraverso la procedura informatica PagoPa. Con specifico riferimento al contratto di prestazione occasionale, almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione occasionale (con la piattaforma telematica o il contact center) vanno comunicati dati anagrafici e identificativi del prestatore; il luogo di svolgimento e oggetto della prestazione; la data di inizio e il monte orario complessivo presunto con riferimento a un arco temporale non superiore a 10 giorni; il compenso pattuito nei limiti previsti dalla legge.Nel caso in cui l'utilizzatore intenda revocare una comunicazione precedentemente inserita, può accedere alla procedura ed effettuare la revoca esclusivamente entro 3 giorni dalla data in cui la prestazione stessa si sarebbe dovuta svolgere. Se la revoca non viene comunicata nei termini previsti dalla legge, l'Inps tratterrà la somma corrispondente al compenso pattuito tra le parti, indipendentemente dal fatto che la prestazione sia avvenuta o meno, procedendo al pagamento al prestatore e al versamento in favore dello stesso della contribuzione previdenziale e Inail.
Compenso minimo di 9 euro per ogni ora di lavoro
Qual è il compenso che va erogato ai prestatori? Come avviene il pagamento del PrestO e quali sono le altre tutele che spettano agli interessati?
Salvo accordi più favorevoli, il compenso per ogni ora di prestazione non può essere inferiore a 9 euro e quello giornaliero a 4 ore continuative (36 euro), anche se la durata effettiva della prestazione giornaliera è inferiore a 4 ore. L'utilizzatore può dichiarare tramite l'apposita procedura telematica anche il numero di giornate che si presume saranno rese nell'arco temporale indicato.Va ricordato come i compensi percepiti dal prestatore – che normalmente vengono accreditati sul conto corrente oppure pagati con bonifico domiciliato presso sportello postale o presso le tabaccherie – siano esenti da imposizione fiscale, non incidano sullo stato di disoccupato e siano computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.Occorre però prestare attenzione da parte dei pensionati: infatti, se rendono prestazioni occasionali sia nell'ambito del PrestO che del Libretto famiglia può scattare l'incumulabilità del trattamento pensionistico con i redditi da lavoro, con l'effetto di sospendere la pensione (ad esempio, pensione quota 100) o ridurne l'importo in pagamento (come nel caso dei trattamenti previdenziali di invalidità).Per quanto riguarda le tutele previste in favore dei prestatori, questi hanno diritto all'assicurazione per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla gestione separata Inps, nonché all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, e sono soggetti alle regole sul riposo giornaliero, sulle pause e sui riposi settimanali stabilite dal Dlgs 66/2003, oltre che alle norme vigenti a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Ticket anche da privati con il Libretto Famiglia
È possibile attivare le prestazioni di lavoro occasionale anche in ambito familiare, ad esempio per attività di pulizia in casa?
Certamente, come avviene per le imprese (attraverso il PrestO) le prestazioni di lavoro occasionale sono strumenti che possono essere utilizzati dai soggetti che vogliano intraprendere attività lavorative in modo sporadico e saltuario, quindi è rivolto alle persone fisiche non nell'esercizio di attività professionale o d'impresa: in questo caso gli utilizzatori possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso il Libretto Famiglia, un libretto nominativo prefinanziato, composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, per compensare attività lavorative di durata non superiore a un'ora. Inoltre, devono essere rispettati specifici limiti economici di utilizzo. Con la conversione in legge del Dl 48/2023 (legge 85/2023) è stata prevista la possibilità per le famiglie di acquistare il Libretto Famiglia oltre che sul sito Inps o presso gli uffici postali, anche presso le tabaccherie; con la stessa modalità potranno incassare il compenso i prestatori.
In agricoltura si può applicare il contratto occasionale
Sono titolare di un'azienda agricola e vorrei stipulare un contratto di lavoro per poche giornate all'anno. Esiste una formula più snella rispetto al normale rapporto di lavoro subordinato a termine agricolo?
La risposta è positiva: dal 2023 e fino a tutto il 2024, la legge 197/2022 ha dato vita a un particolare contratto di durata non superiore a 12 mesi, ma nel limite di 45 giornate annue per lavoratore. Questo rapporto di lavoro è attivabile soltanto nei confronti di pensionati, disoccupati, titolari di reddito di cittadinanza e ammortizzatori sociali, studenti under 25, detenuti e internati. Peraltro, gli stessi soggetti – esclusi i pensionati – non devono essere stati occupati in agricoltura nel triennio che precede l'instaurazione del rapporto. La gestione è pressoché la medesima di un normale rapporto di lavoro subordinato agricolo a tempo determinato (Otd), con possibilità di elaborare un'unica busta paga, alla fine del periodo, fermo restando che i compensi dovuti possono essere erogati anche anticipatamente. La norma prevede l'esenzione fiscale dei compensi percepiti (comunque non inferiori a quelli previsti dai Ccnl del settore) e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato.
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