MERCATI

Wall Street in forte ribasso, crollano Tesla, Amazon e Intel. Borse asiatiche negative

(Afp)

2' di lettura

Wall Street in netto calo con in chiusura il Dow Jones che perde il 1,91%, il Nasdaq il 2,74% e l'indice S&P500 il 2,23%. A pesare ancora una volta i titoli tecnologici, con il titolo di Amazon che cede oltre il 5% dopo i nuovi attacchi ricevuti dall’azienda da parte del presidente americano Trump che si concentrano sulle perdite del sistema postale americano legate - a suo dire - all’attività di Amazon. Crolla anche Tesla, reduce da una settimana drammatica: l’incidente mortale di una Model X con autopilot inserito, il richiamo di 123 mila Model S a causa di un problema ad un componente del servosterzo, la produzione della Model 3 non decolla. Forte calo anche per Intel (-6,07%), dopo che Apple ha deciso di abbandonare nel 2020 il produttore di microprocessori californiano per i suoi Mac.

Non sembra inoltre essere piaciuto agli analisti il pesce d’aprile di Elon Musk, che ieri su twitter aveva comunicato, per scherzo, la bancarotta di Tesla. I titoli tecnologici a livello mondiale hanno bruciato 700 miliardi di dollari dall’esplosione dello scandalo Cambridge Analytica/Facebook. Soltanto Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Alphabet Inc. hanno perso 324 miliardi di dollari di capitalizzazione dal 16 marzo. A questi temi, oggi, si aggiunge il calo delle aziende manifatturiere dopo i dazi cinesi sui prodotti alimentari. Caterpillar cede oltre il 3%, come Deer.

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Apple userà suoi chip sui computer, Intel crolla
Entro il 2020 Apple userà sui suoi computer Mac dei propri microchip, sostituendo quelli usati finora di Intel. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. La notizia ha
fatto crollare le azioni di Intel.

Martedì tocca a Spotify
E domani c’è grande attesa per la quotazione di Spotify. Con il logo Spot (Spotify Technology) la casa svedese guidata da Daniel Ek spera di superare i 23 miliardi di dollari di capitalizzazione attraverso un meccanismo inusuale, quello della quotazione diretta per determinare il prezzo iniziale delle azioni. Una scelta rischiosa ma che punta sui numeri di Spotify,
che conta attualmente 159 milioni di utenti al mese in oltre 60 Paesi e 71 milioni di abbonati premium che possono accedere a tutte le prerogative della app.

Borse asiatiche
Chiuse per festitività le Borse europee, la Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana in calo, con gli investitori che guardano a ogni sviluppo sulle ritorsioni commerciali in corso tra Pechino e Washington, dopo l'ultima risposta della Cina ai dazi decisi dal presidente Usa Donald Trump, mentre rimangono chiuse per la Pasqua i mercati finanziari di Hong Kong, Australia e Nuova Zelanda. L'indice Nikkei segna una variazione negativa della 0,31%, a quota 21.388,58 cedendo 65 punti. Sul fronte dei cambi lo yen è stabile sul dollaro a 106,20, e sull'euro poco sotto un livello di 131.

Chiusura contrastata, invece, per le Borse cinesi: l'indice Composite di Shanghai termina le contrattazioni in calo dello 0,18%, a 3.163,18 punti, mentre quello di Shenzhen sale dello 0,16%, attestandosi a quota 1.856,66.

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