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Wall Street da record, vola Twitter. A Piazza Affari (-0,27%) effetto cedole

di E. Micheli e E.Miele

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4' di lettura

Il petrolio ai massimi dai sei mesi, a causa delle tensioni Usa-Iran, ha spinto al rialzo le Borse europee, che chiudono in positivo la prima seduta dopo le festività pasquali. Questo mentre a Wall Street grazie alle trimestrali, Twitter in testa, gli indici toccano di nuovo i loro massimi storici: l'S&P 500 guadagna oltre lo 0,8% e sale anche il Nasdaq, che si impenna dell'1,2% a quota 8.111 punti (nuovo record storico dopo quello stabilito ad agosto scorso). Nel panorama delle Borse fa eccezione Piazza Affari, in rosso dello 0,27%, zavorrata però dall’effetto dividendi che pesa per lo 0,53% sul FTSE MIB (la cedola riguarda diverse big come Fiat Chrysler Automobiles, Unicredit e Campari). Sul podio del listino milanese si sono piazzati i titoli energetici, più legati all’andamento del greggio, con in testa Tenaris (+3,4%), Saipem (+2,9%) ed Eni (+2,4%). Dall’altra parte del Ftse la peggiore è stata invece la Juventus (-5,5%) con l’eliminazione dalla Champions che, agli occhi degli investitori, continua a pesare più della vittoria dell’ottavo scudetto consecutivo. Le vendite hanno poi toccato Fiat Chrysler Automobiles (-4,4%) che, oltre alla cedola, venerdì scorso ha deciso di richiamare 320mila Dodge Dart per alcuni problemi su un cavo del cambio (che verrà sostituito). In fibrillazione lo spread a quota 264 punti a causa delle tensioni politiche nel governo Conte in vista del consiglio dei ministri. La fiammata ha fiaccato soprattutto il comparto bancario. In Europa la piazza migliore alla fine è stata quella di Londra (+0,8%), seguita da Zurigo (+0,6%), mentre hanno chiuso poco sopra la parità Parigi (+0,2%) e Francoforte (0,1%). A far compagnia a Milano tra le Borse in negativo c’è solo Madrid, che ha ceduto lo 0,57%. Ma il «super petrolio» ha dato fiato a tutte le Borse del Vecchio Continente, come dimostra l’indice Eurostoxx energetico in rialzo del 2,2% (bene anche il settore farmaceutico e il food).

Vendite su St in attesa dei conti, le tensioni politiche pesano su banche
Tra i titoli peggiori del Ftse Mib anche Stmicroelectron (-3,4%) nel giorno in cui il suo consiglio di amministrazione è chiamato a esaminare i conti del primo trimestre, che saranno poi diffusi domani mattina. Vendite anche su Telecom Italia (-2,8%) e i principali bancari, da Unicredit (-3,2%), tra i titoli però che hanno distribuito la cedola, fino a Banco Bpm (-1,8%) e Banca Pop Er (-1,1%). Nonostante la cedola, invece, tra i titoli migliori ha resisto Campari (+1,9%). Fuori dal listino principale, in evidenza anche Ovs (+6,4%) sulla scia dei conti del 2018-2019 approvati la scorsa settimana.

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Retromarcia dell'euro sul dollaro, petrolio da record
Sul fronte dei cambi, l'euro è in netto calo sul dollaro a 1,12, mentre passa di mano a 0,865 nei confronti della sterlina e 125,4 yen. Il biglietto verde si rafforza anche nei confronti della valuta inglese a 1,29 (segui qui l'andamento delle principali valute). A scaldare gli scambi sul petrolio ci ha invece pensato l’amministrazione Usa che ha deciso di non rinnovare da inizi maggio le esenzioni per l'import di petrolio iraniano (Italia e Cina sono tra i Paesi che avevano ottenuto le esenzioni). Il Wti con contratto di consegna a giugno verso la fine delle contrattazioni è scambiato a 66,4 dollari (+1,2%), mentre il Brent vale 74,5 dollari, al top da inizi novembre ( qui l'andamento di Wti e Brent).

Andamento Piazza Affari FTSE Mib
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Juventus paga pegno (-5,5%) nonostante lo scudetto
Juventus Fc chiude ko a -5,5% dopo una sospensione in volatilità nonostante la squadra si sia aggiudicata in anticipo lo scudetto per il Campionato di Serie A. Le azioni hanno risentito ancora della delusione per l'uscita dalla Champions League, dopo la sconfitta inferta dall'Ajax. Dopo l'uscita dalla Coppa europea il titolo ha accumulato una perdita complessiva di valore attorno al 25%. Del resto, a conti fatti, l’eliminazione ai quarti di finale dalla Champions League costa alla squadra un potenziale tesoretto da circa 40 milioni tra i premi legati ai risultati sportivi attorno a 34,5 milioni e un prevedibile incasso record per la semifinale casalinga da almeno 5,5 milioni. Invece si è fermato a poco meno di 95 milioni l’incasso per la competizione europea. Quanto al campionato di Serie A, la Juve ha dimostrato una netta superiorità, con ben 28 successi incassati su un totale di 33 incontri.

Spread BTp/Bund
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BTp: spread chiude in netto rialzo a 264 p.b., rendimento decennale al 2,68%
Chiusura in netto rialzo per lo spread BTp/Bund. Al termine di una seduta complessivamente debole per il reddito fisso europeo i titoli di Stato italiani hanno comunque sovraperformato in negativo la performance dei pari scadenza dell'Eurozona. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005365165) e il titolo tedesco di pari durata ha terminato ben sopra la soglia dei 260 punti base, a 264 punti base, dai 258 punti della vigilia. In sensibile aumento invece il rendimento del BTp decennale benchmark che, al termine degli scambi, è indicato al 2,68% dal 2,62% del riferimento precedente.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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