STATI UNITI

Warren getta la spugna, il duello democratico è Biden-Sanders

Il senatore del Massachusetts chiude la sua campagna. E per ora non appoggia ufficialmente nessuno dei rivali

di Marco Valsania

(Chromorange Photostock / AGF)

2' di lettura

NEW YORK - Anche Elizabeth Warren, l'ultima donna rimasta in gara, si ritira dalla corsa alla nomination democratica per la Casa Bianca. Una decisione che lascia il campo del tutto libero a una corsa a due - tra il moderato e nuovo favorito Joe Biden e il progressista Bernie Sanders. Il vincente sfidera' alle urne il Presidente repubblicano Donald Trump il prossimo novembre.

Il 70enne senatore del Massachusetts è considerato l'altro influente esponente dell'ala piu' liberal e di sinistra del partito. Ma i suoi rapporti con Sanders non sono stati tra i piu' facili e rimane da vedere se lei o i suoi sostenitori appoggeranno davvero il rivale. Sia Biden che Sanders hanno indicato di aver parlato con Warren. lei non ha pero' al momento rotto gli indugi.

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«Il nostro lavoro continua - ha twittato Warren dopo l'addio - La lotta prosegue e i grandi sogni non muoiono mai. Dal profondo del mio cuore, vi ringrazio», ha aggiunto rivolta ai suoi militanti e elettori. «Non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo - ha continuato - Ma quello che abbiamo fatto assieme ha fatto una duratura differenza», un riferimento alle sue dense proposte politiche con le quali tutti hanno dovuto fare i conti.

Warren è emersa con risultati molto deludenti dal Super Martedì, l'appuntamento con primarie democratiche in 14 stati che l'hanno vista perdere anche in Massachusetts, lo stato di cui è senatore. Alla ribalta era salita con una serie inedita di progetti di riforma molto dettagliati, dalla sanità per tutti al college pubblico gratuito, finanziati attraverso maggiori tasse sui ceti più abbienti a cominciare da una imposta patrimoniale. Warren era nota anche per il suo lavoro a favore di strette di regolamentazione sulle grandi banche, compresa la creazione di una nuova agenzia per la protezione finanziaria dei consumatori nell'abito della riforma Dodd-Frank post-crisi del 2008.

La sua popolarità era inizialmente cresciuta per poi però calare sotto l'avanzata dei candidati più noti e popolari, Biden tra i moderati e Sanders a sinistra. Era stata criticata per i costi eccessivi dei suoi piani dai piu' conservatori e per tentativi di compromesso, con progetti di espansione graduale della sanità universale nell'arco di tre anni, dalle correnti piu' radicali. Il Super martedi' delle primarie aveva già prodotto un consolidamento tra i candidati moderati alla nomination democratica, con l'uscita di scena alla vigilia del voto di Pete Buttigieg e Amy Klobuchar e Nomination per la Casa Biancasubito dopo di Michael Bloomberg, tutti espressisi a favore di Biden.

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