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Watches and Wonders, a Ginevra la vetrina dell’alta orologeria aperta al pubblico e alla città

Fiere. Da lunedì 27 a venerdì 31 marzo l’ingresso a Watches&Wonders sarà riservato agli operatori, l’1 e 2 aprile potranno visitarla tutti gli appassionati. Record di espositori e di eventi online e in città

di Paco Guarnaccia

Globale. A lato, lo stand Patek Philippe dell'edizione 2022 di Watches&Wonders. Qui sopra, uno dei luoghi in cui si è svolta la trasferta cinese della fiera, che per tre mesi, dal 2 dicembre al 28 febbraio, ha animato l'isola di Hainan e i suoi dintorni

3' di lettura

Gli ultimi dati forniti dalla Fédération de l’Industrie horlogère suisse (Fh) sulle esportazioni di orologi hanno confermato un trend positivo anche per febbraio, mese che ha registrato il +12,2% su febbraio 2022, per un valore di 2,2 miliardi di franchi svizzeri. I dati presentati ogni mese dalla Fh sono l’indicatore più importante per il settore dell’alta orologeria, nel quale la Svizzera è leader mondiale.

Se si considerano i primi due mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la crescita dell’export di orologi swiss made è stata del 10,6%, per un valore di poco più di 4 miliardi di franchi. La crescita del solo mese di febbraio ha riguardato gli orologi in quasi tutte le fasce di prezzo (unica eccezione è quella tra i 200 e i 500 franchi, in negativo di circa il 18% sia per volume sia per valore) e nella grande maggioranza dei mercati. È in questo contesto che il 27 marzo inaugurerà l’edizione 2023 di Watches and Wonders di Ginevra. In calendario fino al 2 aprile presso il Palexpo, l’evento prevede l’ingresso su invito da lunedì 27 a venerdì 31, mentre l’1 e 2 aprile sarà aperto anche al pubblico.

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Watches and Wonders, le più interessanti novità dell'industria del tempo

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A Ginevra si vedranno le novità di alcune delle maison più importanti dell’alta orologeria. Qualche nome? Rolex, Patek Philippe, Cartier, Iwc, Panerai, Chopard, Hublot, Chanel, Vacheron Constantin, Tudor, Tag Heuer, Grand Seiko, Montblanc, Jaeger-LeCoultre, Roger Dubuis, Van Cleef & Arpels, Hermès, Piaget, Ulysse Nardin, Zenith, A. Lange & Söhne, Parmigiani Fleurier, Oris, Frederique Constant e Bell & Ross. Un numero di protagonisti passato dai 38 del 2022 ai 48 del 2023, che rende l’imminente kermesse orologiera la più grande di sempre a Ginevra.

Lo scorso settembre è stata istituita la Watches and Wonders Geneva Foundation, ente no profit che dal 1°febbraio ha come ceo Matthieu Humair, manager che ricopre la stessa carica nella Fondation de la Haute Horlogerie: «La Watches and Wonders Geneva Foundation è nata per promuovere in tutto il mondo l’alta orologeria con fiere in presenza o digitali – spiega Humair –. Quella di Ginevra ha il ruolo più importante e l’obiettivo di essere per una settimana l’unica voce dell’industria per lanciare nuovi modelli e presentare il suo know how».

Nella manifestazione non ci sono solo i big del settore, ma anche realtà più piccole (Cyrus Genève, Czapek & Cie, Ferdinand Berthoud, Speake-Marine e U-Boat, tra le altre): «La sfida organizzativa è essere in grado di includere e rappresentare bene tutti, un obiettivo da raggiungere lavorando a stretto contatto con ogni azienda», sottolinea Humair. Sono diverse le novità annunciate per questa edizione, a cominciare dal coinvolgimento, durante la settimana, del centro della città con appuntamenti e conferenze, e una serata per tutti, quella del 30 marzo, a Rues Basses), che sarà animata da artisti e deejay. «Lavoriamo con Ginevra dall’anno scorso e immaginiamo che il format anche cittadino possa diventare di anno in anno sempre più forte: la città ci crede molto ed è coinvolta al 100%», spiega il manager.

L’esposizione tradizionale si svolgerà negli spazi del Palexpo e per i primi cinque giorni sarà dedicata agli addetti ai lavori, media e ospiti vari. «Visto che nel weekend apriremo al pubblico (i biglietti sono in vendita sul sito watchesandwonders.com, ndr), abbiamo anche pensato a un programma di conferenze ed eventi come la mostra fotografica “What time is it?” di Karine Bauzin».

Sul numero di visitatori attesi, Humair dice di aspettarsi tra le 30 e le 32mila presenze totali, di cui 10mila di pubblico pagante. Senza dimenticare i circa 3.500 giornalisti che seguiranno da tutto il mondo l’evento online, mentre 1.700 saranno quelli fisicamente a Ginevra. Guardando al futuro dell’evento, il ceo spiega: «La fondazione nasce per condividere una visione comune di un progetto che duri nel tempo. Il numero di brand presenti oggi è già molto positivo rispetto al passato. Sono sicuro aumenteranno ancora».

La vocazione globale è confermata dall’edizione cinese di Watches & Wonders, che si è svolta dal 2 dicembre 2022 al 28 febbraio di quest’anno sull’isola di Hainan e nei suoi dintorni: tre mesi di mostre e incontri, un ponte che collega due anni e che è culminato nella celebrazione del Capodanno cinese, avvenuta il 22 gennaio.

«Bisogna adattarsi ai cambiamenti, diventando il più flessibile possibile – conclude Matthieu Humair –. La nostra forza è essere un evento sia fisico sia digitale. L’online servirà a chi non può partecipare in presenza, ma la pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante il contatto umano, e vedere e scoprire dal vivo i segreti dell’orologeria».

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