WhatsApp, via ai pagamenti in India
Lancio di una funzione di pagamento in-app che consente ai circa 400milioni di utenti indiani di comprare prodotti e servizi su WhatsApp Business e di pagare direttamente in chat, con carta di credito, WhatsApp Pay o il sistema di pagamenti elettronici indiani Upi
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Da quando Facebook Inc. (oggi Meta Platforms Inc.) ha acquistato WhatsApp per una cifra vicina ai 19 miliardi di dollari, gli analisti si sono chiesti spesso quale fosse il modello di business nella mente di Mark Zuckerberg. Negli ultimi mesi qualche risposta sta arrivando, perché l’app di messaggistica istantanea che conta oltre 2 miliardi di utenti globali, ha iniziato a implementare funzioni che ne disegnano un ruolo sempre più vicino al mondo del digital payments.
L’ultima, in ordine di tempo, è di queste ore, con il lancio in India di una funzione di pagamento in-app che consente ai circa 400milioni di utenti indiani di comprare prodotti e servizi su WhatsApp Business (il canale dedicato alle aziende) e di pagare direttamente in chat, con carta di credito, WhatsApp Pay o il sistema di pagamenti elettronici indiani Upi. Una mossa che mette in luce il tentativo di Meta di generare maggiori entrate dal servizio di messaggistica in quello che - insieme al Brasile - è il suo mercato più grande.
Con questa nuova funzione, alle aziende non verranno addebitati costi per i pagamenti in-app, ma Meta trarrà vantaggio da un aumento delle aziende che utilizzano WhatsApp, che pagano per inviare messaggi ai propri clienti.
«Stiamo rendendo più semplice completare un acquisto direttamente nella chat» hanno fatto sapere da WhatsApp, precisando che l’obiettivo «è aiutare le aziende a rendere più conveniente per i clienti pagare direttamente in chat, il che li aiuterà a concludere più vendite».
Il modello, dunque, si avvicina ancora di più a quello di WeChat, l’app con la quale i cittadini cinesi non solo si scambiano messaggi, ma pagano il biglietto del treno, i prodotti comprati online, il ristorante e qualsiasi altro bene o servizio.
Il lancio in India arriva mentre il gruppo di Mark Zuckerberg sta cercando di entrare con prepotenza nel mercato dell’eCommerce, con le sue piattaforme di social media, in modo da differenziare le entrate, troppo legate agli annunci pubblicitari. Senza dimenticare che l’abilitazione dei pagamenti ai commercianti consentirà a WhatsApp di raccogliere più dati. Un particolare che permetterà all’app di Meta di poter lavorare meglio sulla profilazione degli utenti.
L’annuncio di WhatsApp arriva settimane dopo l’approvazione (attesa per mesi) della legge indiana sulla protezione dei dati. Una legislazione che esclude norme sulla condivisione dei dati da parte delle aziende ed è stata accolta come ampiamente favorevole per le imprese rispetto alle bozze precedenti.
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