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White si rafforza come ponte tra talenti internazionali e mercati internazionali

La manifestazione si terrà dal 24 al 27 febbraio 2023 nel Tortona fashion district con 300 brand. Focus su sostenibilità e inclusività. Emergenti in primo piano

di Marta Casadei

3' di lettura

È da sempre il punto di riferimento per quei buyer che sono a caccia di novità, di brand di ricerca, spesso piccoli o piccolissimi, e di suggestioni creative di respiro internazionale. Il Tortona fashion ( e design) district, infatti, durante la settimana della moda è un crocevia di culture e nazionalità accomunate dalla passione per la moda. E spesso per il made in Italy, visto che molti creativi per varie ragioni - tra cui la qualità, il prestigio, e adesso anche la sostenibilità - scelgono di produrre proprio in Italia o impiegano materiali fatti qui.

White, salone fondato nel 2000 che da qualche stagione ha aggiunto al nome storico la dicitura “Sign of the Times”, a testimoniare proprio la voglia di attualità insita nella manifestazione, torna a Milano dal 24 al 27 febbraio 2023, con le collezioni autunno-inverno 2023/24 di oltre 300 brand da tutto il mondo. Lo fa posticipando di un giorno apertura e chiusura per agevolare i buyer, in città per sfilate, fiere e per la campagna vendite.

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Rimane saldo il legame con la città: «White è per Milano un appuntamento importante, vetrina internazionale per il mondo della moda. La collaborazione tra White e il Comune di Milano dimostra che quando pubblico e privato sanno lavorare insieme si possono raggiungere risultati importanti. Noi siamo e saremo sempre al fianco di iniziative che promuovono, come White, un settore che con più di 11mila imprese e quasi 100mila occupati, rappresenta un valore importante per la nostra città, non solo in termini di occupazione e benessere, ma anche di prestigio» ha detto Alessia Cappello, assessora allo sviluppo economico e politiche del lavoro moda e design comune di Milano.

La formula, forse più contenuta rispetto al passato, quando White ha raggiunto picchi di 500 espositori, è sempre più concentrata sul ruolo di ponte tra i creativi e il mercato. Specialmente in un momento come questo in cui gli stessi buyer hanno ammesso di aver anteposto i big brand ai marchi di ricerca per ragioni commerciali, infatti, è importante mettere in contatto domanda e offerta:«White rappresenta, fin dalle sue origini, un vero e proprio catalizzatore di tendenze che ha il dono di riconoscere i talenti creativi che contribuiscono all'evoluzione del costume e del mercato. Ed è a questo aspetto del format che intendiamo rimanere fedeli. Dalle Secret Room alle nostre aree speciali, puntiamo ancora una volta a far convergere talenti e progetti vincenti, destinati a diventare delle vere e proprie case history di successo nel panorama del fashion system», ha detto il fondatore e presidente di White Massimiliano Bizzi.

Secret Room, il progetto da lui menzionato, è proprio una delle vetrine pensate per mettere in primo piano i talenti internazionali di nuova generazione e stimolare l’interesse dei top buyer di tutto il mondo. Tra i nomi presenti a febbraio ci saranno il nigeriano Olubiyi Thomas, il brand olandese Studio Pansters e Dreaming Eli, lanciata a White lo scorso settembre e portatrice, con le sue creazioni, di un messaggio di body positivity, empowerment femminile e sexual freedom. Tra le novità di questa edizione, che tra i propri focus ha anche i temi della diversità e dell’inclusione, un’area dedicata alla cultura e al meglio della tradizione artigianale delle popolazioni indigene canadesi. Realizzata in collaborazione co l’ambasciata canadese e il programma IFA - Indigenous Fashion Art, l’area ospiterà le creazioni di sei designer selezionati dal team creativo di White con la collaborazione di Sage Paul.

Oltre alla collaborazione con il Maeci e Ice-Ita, White è realizzato in partnership con Confartigianato Imprese: «La moda è un punto di forza del made in Italy proprio grazie all'apporto delle piccole e medie imprese, interpreti di creatività e di competenze antiche, protagoniste dell'estro su misura, della personalizzazione, della cura maniacale per i dettagli - ha detto Moreno Vignolini, presidente di Confartigianato Moda - e White rappresenta un’importante occasione per valorizzare l'Italia dell'eccellenza artigiana sui mercati internazionali».

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