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Wimbledon, Sinner fa sognare poi cede al quinto set con Djokovic

L'italiano in vantaggio di due set, ma poi nulla può di fronte alla rimonta del serbo che approda in semifinale

di Eliana Di Caro

Tennis, Jannik Sinner eliminato ai quarti di Wimbledon

3' di lettura

Per un'ora e mezza i tifosi italiani hanno vissuto un sogno: Jannik Sinner era avanti di due set contro Novak Djokovic sul centrale di Wimbledon, la semifinale sembrava alla sua portata. Il tennista italiano ha vinto il primo 7-5, recuperando da 4-1 e neutralizzando una palla break per il 5-1, poi si è imposto con un secco 6-2, giocando un tennis spettacolare. Il sogno si è infranto nell'ora e mezza dopo, quando il serbo, salito in cattedra, ha vinto i successivi tre set per 6-3, 6-2, 6-2 senza dare mai l'impressione di poter tornare seriamente in difficoltà. Una partita dunque a due facce.

Una lotta lunga oltre tre ore e mezza

Chi segue il tennis e conosce Djokovic, sa bene che essere in svantaggio di due set non lo condiziona emotivamente: sono tante le volte in cui ha ribaltato il risultato, mettendo a punto pian piano le geometrie del suo gioco fino a diventare il muro che conosciamo. E' accaduto anche in questa partita, in cui hanno pesato – al di là degli aspetti tecnici – l'esperienza, la capacità di gestire la tensione e i momenti cruciali, per giunta nel centre court del più importante torneo del mondo e davanti a un pubblico incredibile.

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Dopo lo svantaggio iniziale, Sinner è “entrato” nel match, ha risposto benissimo, ha trovato profondità, ha punito l'avversario quando si presentava a rete: sembrava un po' lui il Djokovic della situazione, con l'avversario molto falloso e scarico. Nole non ha mai avuto una palla break dal 4-2 del primo set fino all'inizio del terzo, quando la musica è cambiata.

La rimonta del serbo

Nel terzo set il trentacinquenne serbo (sei volte campione a Wimbledon) sul 2 a1 strappa il servizio a un Sinner in fase calante, per poi chiudere i conti con un comodo 6-3 anche grazie al ritrovato servizio. La battuta dell'italiano, invece, non brilla più, un elemento che peserà moltissimo nei game a seguire, così come qualche palla corta finita in rete (micidiali quelle inflittegli dal serbo, cui nel frattempo riusciva tutto facile) e alcune volée sbagliate. Nel quinto set Sinner, dopo aver subìto il break sull'1 pari, cerca di rimanere aggrappato al match, ma nel momento chiave, quello del 4-2, 30 pari, il serbo tira fuori un passante di rovescio impossibile per chiunque altro, cui segue un dritto al volo spedito rovinosamente oltre la linea di fondo dall'azzurro (un colpo mai sbagliato in tutta la partita: la mente, forse, era ancora sull'eccezionale punto precedente dell'avversario). E' il segno della resa, 5-2… il gioco successivo si consuma in pochi istanti, con delle micidiali prime che accompagnano Djokovic in semifinale.

Resta per Sinner un grande torneo: la sua prima volta ai quarti a Wimbledon, la bella vittoria su Alcaraz e l'ottima prova di oggi con un campione che ha pochi eguali nella storia. Come ha detto lui stesso in conferenza stampa, deve migliorare a rete – dove non si sente a suo agio – e potenziare il servizio che però, ha tenuto a sottolineare, è già altra cosa rispetto a un po' di tempo fa.

Djokovic si scontrerà in semifinale con Cameron Norrie che ha prevalso contro David Goffin, dopo un'altra lunga battaglia, in cinque set: 3-6, 7-5, 2-6, 6-3, 7-5. Domani tocca a Nadal-Fritz e Kyrgios-Garìn.

Il fronte femminile

La tunisina Ons Jabeur ha vinto contro la ceca Marie Bouzkova (3-6, 6-1, 6-1), mentre nel derby tedesco Tatjana Maria ha superato Jule Niemeier (4-6, 6-2, 7-5); domani le sfide Tomljanovic- Rybakina e Halep-Anisimova

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