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Wise crolla a Londra, il ceo indagato sulle tasse e i conti non convincono

Il titolo della fintech britannica, specializzata nel trasferimento di denaro, è arrivato a perdere quasi il 15%

di Giuliana Licini

(Bloomberg)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Wise cade alla Borsa di Londra, sotto il peso dell’inchiesta a carico del suo ceo e co-fondatore sul pagamento delle tasse e mentre i conti dell’esercizio non convincono gli operatori. Il titolo della fintech britannica, specializzata nel trasferimento di denaro, è arrivato a perdere quasi il 15%.

Nella serata di lunedì 27 giugno Wise ha reso noto che l’Fca, l’ente di sorveglianza dei mercati finanziari britannici, sta indagando su Kristo Kaarman, dopo che l’ad e co-fondatore di Wise è stato incluso nel settembre 2021 dall’Agenzia delle Entrate britannica nella lista pubblica di quanti non hanno pagato le imposte. Kaarman ha evaso tasse per oltre 720mila sterline nell’anno 2017-2018 e per questo è stato multato per 366mila sterline. Wise ha comunicato che la Financial Conduct Authority ha «avviato un’indagine riguardante gli obblighi e i parametri» a cui il ceo è soggetto. Sul fronte dei conti, Wise ha annunciato un aumento dell’utile netto di circa il 6% a 32,9 milioni di sterline per l’esercizio chiuso a marzo, con ricavi in crescita del 33% a 560 milioni. Il numero dei clienti attivi è aumentato del 29% in un anno arrivando a 4,6 milioni nel quarto trimestre e la società di aspetta un aumento dei ricavi del 30-35% quest’anno.

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D’altro canto, i margini operativi sono diminuiti al 21,7% dal 25,8% a causa «dei nuovi investimenti, delle equipe, dei prodotti e del marketing», ha spiegato la società. Wise ha fatto il suo ingresso alla Borsa di Londra nel luglio 2021, con una capitalizzazione di 9 miliardi di sterline, per poi salire fino al record di 12 miliardi, salvo prendere in seguito la via di un precipitoso ribasso e scendere sotto i 4 miliardi. Il valore delle società di pagamento risente del calo dei titoli del tech a livello mondiale e «anche se i nuovi clienti sono in rialzo di quasi il 30%, i risultati non hanno rassicurato gli investitori», commentano gli analisti di Hargreaves Lansdown, rilevando che l’indagine sul ceo «getta un’ombra su questa prima serie di risultati quale società quotata».

Il 41enne Kaarmanc e l’altro co-fondatore, Taavet Hinrikus hanno costituito Wise nel 2011 a fronte delle difficoltà e degli alti costi per il trasferimento di soldi dalla nativa Estonia al Regno Unito e si sono fatti largo sul mercato tagliando i costi rispetto alle banche o altri intermediari. L’inchiesta dell’Fca mette a rischio il ruolo di Kaarman, perché l’ente di sorveglianza ha il potere di decidere che il ceo non è una persona adeguata a ricoprire una posizione di senior manager in una società di investimento. Kaarman ha una quota del 19% di Wise, mentre Hinrikus ha il 9%.

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