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X Factor al via: meno talent e più contest. Per Sky è l’edizione della ripartenza

Nuova giuria con i ritorni di Mika e Manuel Agnelli e il debutto di Emma e Hell Raton, format leggermente ritoccato. Da giovedì 17 settembre su Sky Uno e Now Tv

di Andrea Biondi

Emma, Hell Raton, Manuel Agnelli e Mika: il promo di X-Factor

3' di lettura

«La musica è ferma, almeno quella live. E di musica in Tv non ce n’è mai abbastanza». Manuel Agnelli rientra a X Factor, da giudice, dopo un anno sabbatico. Un ritorno in una delle punte di diamante dei programmi Sky. Che dal 17 settembre riparte con l’obiettivo quantomeno di ripetere il successo degli anni scorsi che ha fatto felice la media company che da fine 2018 è passata dalla galassia Murdoch all’americana Comcast. Lo show di Sky prodotto da Fremantle sarà quest’anno lo show della ripartenza. «Il punto di partenza di questa edizione - spiega Nicola Maccanico, vicepresident programming Sky Italia - era capire perché una edizione come quella dello scorso anno, con giudici e artisti di qualità, avesse un po’ rotto il suo rapporto con il pubblico, anche in termini di ascolti che non ci hanno soddisfatti. Abbiamo capito che X Factor deve funzionare in quanto parte di un racconto».

Emma, trascorsi ad «Amici», adesso fa parte del cast di X Factor (Ansa)

Meno talent, più contest

Insomma meno talent e più contest è stato detto durante la presentazione del programma al via da giovedì 17 settembre alle 21.15 su Sky Uno, condotto da Alessandro Cattelan e con i giudici Emma, Mika, Manuel Agnelli e Hell Raton. Il programma sarà sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su Now TV con il venerdì, in prima serata, su TV8, il canale free di Sky. Una pluralità di punti di contatto con il pubblico, questa, che è stata sempre una caratteristica di X Factor, oltre al grande successo social.

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Questa, spiega Sky in una nota, sarà un’edizione «totalmente diversa dalle precedenti, alla ricerca del talento del 2020, che non è più solo voce, ma anche scrittura, composizione, produzione musicale». Saranno tre le fasi di selezione che i ragazzi dovranno superare: le Audizioni (nello storico Teatro 5 di Cinecittà per 3 puntate), in cui l’obiettivo per loro è sempre ottenere almeno tre sì; il Bootcamp (8-15 ottobre) con il temuto momento delle sedie; e la nuova fase delle Last Call (22 ottobre), l’ultima chance per poter entrare nel gruppo dei 12 protagonisti dei Live di X Factor 2020, che si svolgeranno, in diretta, a partire dal 29 ottobre nella zona ex-Expo.

Manuel Agnelli, torna giudice dopo un anno di pausa (Ansa)

Produrre Tv ai tempi del Covid

X Factor arriva così al suo appuntamento annuale nell’anno più difficile per le produzioni televisive, per le quali l’imperativo è convivere con la spada di Damocle dell’emergenza Covid che può portare a fermi o interruzioni. «Stiamo girando MasterChef, abbiamo set aperti. Riconosciamo a tutti i professionisti che stanno lavorando con noi un grandissimo senso di responsabilità e capacità di adattarsi. Non ci siamo mai fermati. Ci adatteremo, si naviga a vista, ma abbiamo già dimostrato di saperci adattare», dice Nils Hartmann, director of original productions di Sky. Sul tema è esplicito Gabriele Immirzi, ceo di Fremantle: «Quando si affronta una produzione in epoca di Covid ci si chiede chi si chiede chi si prende la responsabilità e si accolla i rischi. Sky è stato il broadcaster più corretto e lungimirante con le produzioni di questo periodo».

Hell Raton, new entry tra i giurati di X Factor 2020 (Ansa)

Il programma vede il ritorno fra i giudici di Manuel Agnelli e Mika e l’esordio di Emma e di Hell Raton. «Non c'è una differenza sostanziale tra X Factor e Amici. Entrambi sono fatti da belle persone che credono nei sogni degli altri. La cosa diversa sono io: sono cresciuta, non ho più paura», ha affermato Emma. «Questo progetto, più che altre volte, pone davvero la musica in primo piano. Ci saranno molti autori tra i concorrenti. Questo programma non è una scatola vuota, è esaltante», ha detto dal canto suo Manuel Agnelli. Sarà l’ultimo anno di Alessandro Cattelan alla conduzione? «Ne parliamo più avanti. Dieci sono un buon numero, è un numero tondo: è da un po’ di anni che sto pensando di cambiare, ma è un programma talmente bello che è difficile».

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