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X, i prestiti a Elon Musk «pesano» sulle banche finanziatrici

Secondo il Wsj, Morgan Stanley, Bank of America e Barclays non sono riuscite a scaricare il debito. Intanto si avvicinano le video-chiamate sull’ex Twitter

Musk parla di un "piccolo canone mensile" per X (ex Twitter)

1' di lettura

Le banche che hanno finanziato Elon Musk per l’acquisizione di Twitter stanno incontrando ancora difficoltà a un anno di distanza nel contenere i danni ai loro bilanci. Alcune banche - fra le quali Morgan Stanley, Bank of America e Barclays - hanno prestato a Musk 13 miliardi di dollari e non sono riuscite a scaricare il loro debito vista lo scarso appetito degli investitori per Twitter, rinominata X da Musk.

Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali le banche prevedono di doverlo fare a prezzi scontati di almeno il 15%, o due miliardi di dollari, quando venderanno il debito, e questo significa perdite per centinaia di milioni per gli istituti coinvolti. Intanto lo stesso Musk sui social annuncia che presto su X gli utenti potranno effettuare video e audio chiamate. L’annuncio avviene con la presentazione di uno screenshot di quella che dovrebbe essere la «versione iniziale» della nuova opzione messa a disposizione degli utenti.

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