Xi Jinping rieletto presidente per un secondo mandato con il 100% dei voti
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I 2970 delegati, riuniti nel 13/mo Congresso nazionale del popolo, si sono espressi con voto unanime e hanno eletto per un secondo mandato Xi Jinping come presidente della Cina, carica che potrebbe mantenere a vita dopo la rimozione dalla Costituzione del limite dei due incarichi.
Xi è stato anche confermato a capo della potente Commissione centrale militare e alla presidenza della Commissione centrale militare.
Durante il giuramento, si è impegnato «a difendere la costituzione» e a essere «leale verso il Paese e la sua gente». La breve cerimonia ha visto Xi tenere la mano sinistra sul testo emendato dalla riforma che ha rivisto ben 21 articoli e il braccio destro alzato con la mano chiusa a pugno: una procedura seguita per la prima volta per enfatizzare l'autorità e per manifestare il rispetto verso la Carta fondamentale.
Xi, 64 anni, diventato il leader cinese più potente dai tempi di Mao Zedong, potrà contare sul sostegno di Wang Qishan, eletto vicepresidente e richiamato in servizio dopo il pensionamento per limiti d'età. A 69 anni, Wang, ex temutissimo “zar dell' anticorruzione”, trasformerà la carica simbolica in una operativa con poteri reali come longa manus presidenziale.
Il presidente russo, Vladimir Putin, che il 18 marzo verrà rieletto presidente con la maggioranza scontata dei voti, ha inviato un messaggio di felicitazioni alla controparte cinese, Xi Jinping, appena eletto . La scelta, si legge nel messaggio diffuso dai media cinesi, «prova ancora una volta il tuo alto prestigio e rappresenta il riconoscimento del tuo contributo alla promozione della rapida crescita economica e sociale della Cina, a tutela degli interessi della Cina sul palcoscenico globale».
Putin ha rimarcato l'ottimo livello dei rapporti bilaterali e auspicato un incontro nell'immediato futuro: «Sono fiducioso che con gli sforzi congiunti, riusciremo a consolidare e arricchireil coordinamento della nostra partnership strategica».
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