Xiaomi, penultimo via libera statale. La produzione di auto elettriche si avvicina
Il colosso degli smartphone scenderebbe in campo in un momento in cui il più grande mercato automobilistico del mondo è in frenata per l’economia e in piena guerra dei prezzi
di Redazione Finanza
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Xiaomi, terza potenza per vendite di smartphone nel mondo, ha ottenuto l’approvazione del pianificatore statale cinese, un passo importante verso l’obiettivo di produrre automobili elettriche entro i primi sei mesi del 2024. La National development and reform commission (Ndrc), che regola i nuovi investimenti e la capacità produttiva nell'industria automobilistica cinese, tre settimane fa ha dato il via libera alla big tech con base a Pechino.
A oltre due anni dall’annuncio manca però l'autorizzazione del Ministero dell'Industria e dell'Informazione (Miit), che valuta le nuove case automobilistiche e i nuovi modelli in base ai requisiti tecnici e di sicurezza.
Il colosso dei telefonini, se dovesse iniziare oggi, entrerebbe nel settore manifatturiero cinese dell'auto in un momento in cui il più grande mercato automobilistico del mondo è alle prese con una serie di problemi, tra cui un eccesso di capacità e un rallentamento della domanda anche dovuto alla frenata dell’economia cinese (ora in deflazione), che hanno alimentato la guerra dei prezzi e hanno abbattuto i margini, anche dei fornitori.
Xiaomi nel marzo 2021 si era impegnata a investire 10 miliardi di dollari nel settore automobilistico. Ma c’erano dubbi sulla possibilità di rispettare i tempi poiché la Ndrc è stata cauta nell’approvare nuovi piani di produzione di veicoli elettrici delle aziende a causa delle preoccupazioni sulla sovraccapacità dell’industria e sul rallentamento della domanda. In Cina ormai si contano circa cento brand appartenenti a 40 gruppi, il 58% dei quali ha meno di dieci anni.
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