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Yacht, a San Salvo la nuova stampante 3D

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di Davide Madeddu

3' di lettura

Una “super stampante” 3D per realizzare i componenti di grandi dimensioni necessari per la costruzione degli yacht di lusso. Ad allestirla, a San Salvo, in provincia di Chieti in Abruzzo, è l’azienda Tcm Group, da 23 anni impegnata nel settore della metalmeccanica e ora, forte di un piano di espansione che guarda anche all’estero, in quello dell’elettronica e della robotica. Il progetto, denominato Massiy, si giova di un finanziamento di 5 milioni e 320 mila euro del ministero delle Imprese e del Made in Italy e viene portato avanti con il contributo della Regione e in collaborazione con l’università dell’Aquila e con Air2bite.

«A permettere la realizzazione di questa iniziativa particolarmente ambiziosa - dice Beniamino Tambelli, fondatore e amministratore della Tcm Groupe - è stato, per un lato il contributo erogato dal ministero e per un altro la collaborazione con l’università e il dipartimento di ingegneria che ci hanno permesso di portare avanti un piano veramente all’avanguardia». Poi l’incontro con la multinazionale che si occupa della costruzione di yacht di lusso e l’avvio della collaborazione. A seguire il programma che porterà alla realizzazione del macchinario.

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«La stampante - argomenta l’amministratore - si distinguerà dalle altre attualmente in commercio in Europa per almeno 3 o 4 elementi unici». La parte conclusiva di un percorso iniziato l’ottobre del 2022, quando all’interno della Tcm è stata avviata la nuova divisione denominata Abz Print. «Si è trattato di un primo passaggio che ha visto crescere anche il numero di dipendenti - aggiunge -. Proprio in questa divisione sono state inserite una decina di nuove figure e un ingegnere». La stampante verrà ultimata e collaudata tra circa due anni. «Nell’ambito dell’accordo che stiamo portando avanti noi costruiremo stampanti 3D con le quali verranno fatti pezzi di imbarcazioni lussuose, come divani e cucine complete, o spiaggine - aggiunge ancora -. In pratica tutto quello che viene attualmente realizzato con la fibra di vetroresina. Con la nuova stampante si cambierà registro e le produzioni si faranno con stampante 3d e un notevole risparmio economico e di tempo».

Un passo avanti importante per l’azienda nata 23 anni utilizzando una piccola porzione di un capannone a San Salvo, in provincia di Chieti. Poi il cammino con l’attività metalmeccanica cui si è affiancata l’attività legata all’elettronica e alla robotica, oltre che la collaborazione con l’università. E proprio l’alta specializzazione nell’automazione e nella robotica hanno permesso al gruppo di fare un alto arrivando sino a Berlino. La Tcm Group è stata una delle tre imprese italiane a lavorare nella fabbrica tedesca della casa automobilistica di Elon Musk, Tesla, dal 2020 al 2022, con 34 dipendenti, per installare la linea di assemblaggio del corpo centrale del suv elettrico Model Y.

Quanto al futuro, il fondatore e manager non ha dubbi: «Seguiamo la strada della competitività e dell’innovazione, con il valore aggiunto che arriva dalla collaborazione con l’ateneo dell’Aquila nell’ambito di un rapporto permetterà di sviluppare prodotti sempre più tecnologici ed efficienti». All’orizzonte, per l’azienda che ha 80 dipendenti diretti e chiuso il bilancio del 2022 con un fatturato di 7,6 milioni di euro, una crescita ed espansione anche fuori dai confini e un piano di assunzioni legate proprio alle nuove attività che saranno portate avanti nell’ambito degli ultimi progetti.

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