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Cina, stretta all’export di due elementi rari per i chip

Almeno tre palestinesi sono rimasti uccisi nell’attacco sferrato da Israele a Jenin (Cisgiordania) e altri 13 sono stati feriti. Yellen in missione in Cina. Wagner, nuovo audio attribuito a Prigozhin: «Presto altre vittorie»

L'Ue blinda le tecnologie strategiche contro la Cina
  • Kiev: la Russia ha dispiegato 180mila uomini sui due fronti orientali

    Secondo Kiev, la Russia ha dispiegato oltre 180mila uomini sui due principali fronti orientali, quello di Lyman-Kupiansk e quello di Bakhmut. A fornire il dato in televisione è Serhii Cherevatyi, portavoce del gruppo orientale delle forze ucraine, rilanciato da Ukrainska pravda. «Oltre 180mila truppe sono state dispiegate nell’area di nostra responsabilità. Il fronte Lyman-Kupiansk è il più lungo e il nemico vi sta concentrando le forze. Intanto sul fronte di Bakhmut ci sono 50mila uomini», ha affermato il portavoce.

  • Gli Usa sostengono il diritto di Israele a difendersi

    Gli Stati Uniti sostengono il «diritto di Israele a difendersi» ma sollecitano la protezione dei civili. «Sosteniamo la sicurezza e il diritto di Israele a difendere il suo popolo contro Hamas, la Jihad islamica palestinese e altri gruppi terroristici», ha detto un portavoce del dipartimento di Stato americano precisando che è altresì. «imperativo prendere tutte le precauzioni possibili per prevenire la perdita di vite civili».

    Palestinesi bruciano pneumatici e rifiuti durante l’operazione militare israeliana nel campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata, il 3 luglio 2023. (Jaafar ASHTIYEH / AFP)

  • Nel maxi raid di Israele a Jenin uccisi 8 palestinesi

    Israele ha lanciato a Jenin la maggiore operazione militare su larga scala da almeno 20 anni in Cisgiordania. Un attacco via aria e via terra «contro i focolai del terrore» - come ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant - che ha causato l’uccisione di 8 palestinesi e il ferimento di altri 80, tra cui almeno 17 gravi, secondo un primo bilancio che appare però ancora provvisorio. «Un nuovo crimine di guerra», ha tuonato Nabil Abu Rudeinah, portavoce del presidente Abu Mazen, compiuto dal «governo di occupazione israeliano» contro «il nostro popolo indifeso».

    Lo stesso Abu Mazen, mentre Hamas e la Jihad islamica minacciano vendetta, ha convocato una riunione urgente dell’Autorità nazionale palestinese e Giordania ed Egitto hanno condannato il raid israeliano. L’operazione - che secondo l’esercito non è ancora finita e che gli analisti ritengono possa prolungarsi di altre 24 ore ed oltre - è cominciata nella notte tra domenica e lunedì quando velivoli israeliani hanno preso di mira «un centro operativo di comando unificato» nel campo profughi della città che serviva, secondo la versione dell’esercito, anche come nascondiglio di armi e esplosivi oltre che come «hub di coordinamento e comunicazione tra i terroristi».

    Quasi in contemporanea nel campo profughi sono entrati via terra almeno mille soldati e sono cominciati gli scontri con i miliziani. Obiettivo delle truppe - ha spiegato il portavoce militare - è stato quello di requisire armi e scoprire depositi segreti nel campo profughi: bulldozer hanno raschiato le strade nel timore che fossero stati piazzati ordigni esplosivi. In parti della città è stata interrotta l’erogazione della corrente elettrica. Durante la giornata altri scontri a fuoco si sono verificati attorno alla moschea del campo profughi dove «si erano asserragliati uomini armati» e dove sono state scoperte due cavità «con esplosivi, armi ed equipaggiamento militare», ha detto il portavoce militare, aggiungendo che «un velivolo ha colpito nei pressi per rimuovere la minaccia». La stessa fonte ha poi spiegato che è stato rinvenuto in un’altra parte del campo profughi «un laboratorio per la produzione di esplosivi con centinaia di ordigni già pronti all’uso». In tutto sono stati circa 300 gli ordigni esplosivi fatti brillare.

    A Gaza manifestazione di solidarietà per le vittime di Jenin
  • Shoigu: distrutti 16 Leopard forniti a Kiev da Portogallo e Polonia

    L’esercito russo ha distrutto 16 carri armati Leopard forniti a Kiev «da Polonia e Portogallo»; si tratta di «quasi il 100% del totale». Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu. Lo riporta la Tass. Quanto alla controffensiva delle truppe di Kiev «non hanno raggiunto i loro obiettivi in nessuna delle direzioni», ha dichiarato ancora. Inoltre nell’ultimo mese la difesa aerea russa «ha intercettato 158 lanciarazzi multipli Himars, 25 missili da crociera Storm Shadow e 386 droni».

    Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. EPA/GAVRIIL GRIGOROV/SPUTNIK/KREMLIN)

  • Gb mette in guardia la Cina sulla taglia agli attivisti

    Il Regno Unito ha messo in guardia la Cina dopo che la polizia per la sicurezza nazionale di Hong Kong ha emesso una taglia di quasi un milione (circa 120 mila euro ciascuno) su 8 personalità molto note del movimento pro-democrazia dell’ex colonia britannica. «Non tollereremo alcun tentativo da parte della Cina di intimidire e mettere a tacere le persone nel Regno Unito e all’estero - ha detto il ministro degli Esteri James Cleverly - Il Regno Unito difenderà sempre il diritto universale alla libertà di espressione e difenderà coloro che sono presi di mira».

  • Presidenza Ue: protezionismo non è mai un bene

    “Dobbiamo analizzare bene l’iniziativa, ma noi siamo per il libero commercio e un mondo stabile e prospero. Tutto ciò che somiglia al protezionismo non può piacere”. Lo hanno sottolineato fonti qualificate della presidenza spagnola dell’Ue commentando la stretta all’export del gallio e del germanio, due elementi rari per i chip, annunciata da Pechino. Il dossier, si aggiunge, è stato sul tavolo degli incontri con il governo spagnolo dell’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell in occasione della missione dei commissari per l’inizio della presidenza iberica. Più in generale, soffermandosi sui rapporti tra Ue e Cina, le stesse fonti hanno spiegato che il Dragone “va portato a bordo nella lotta al clima” e che, allo stesso tempo, va accresciuta la “parità di condizioni nei rapporti commerciali” e va ribadito a Pechino il suo dovere nel fare “pressione” sulla Russia affinché metta fine all’invasione dell’Ucraina.

  • Cina, stretta all’export di due elementi rari per i chip

    La Cina ha annunciato una stretta dal primo agosto all’export di due importanti materiali, il gallio e il germanio, usati per produrre semiconduttori, radar e altri componenti elettronici, allo scopo di «salvaguardare la sicurezza e gli interessi nazionali». La mossa, annunciata dal ministero del Commercio alla vigilia della visita a Pechino del segretario al Tesoro Janet Yellen (6-9 luglio), si profila come una risposta al blocco Usa sulle forniture di componenti ad alta tecnologia alla Cina. Il ministero imporrà controlli e sarà necessaria una licenza di esportazione, segnalando «il contratto e l’utilità prima della spedizione».

    Leggi anche: Semiconduttori, l'Olanda vara la stretta sull'export in Cina

  • Samsung, da Antitrust multa da 3 milioni per pratiche commerciali scorrette

    L’Antitrust ha deciso di irrogare multe per un totale di 3,6 milioni di euro alle società Samsung Electronics Italia (3 milioni di euro), Opia Ltd (300mila euro) e World Business
    (300 mila euro). Le sanzioni, si legge nel bollettino dell’Autorità, sono relative a pratiche commerciali scorrette portate avanti dalle societa’ nella commercializzazione del telefono modello Galaxy del gruppo Samsung.

  • Scholz sente Zelensky, ribadito sostegno militare a Kiev

    Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha parlato oggi al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I due hanno discusso della situazione politica, militare e umanitaria in Ucraina, come riferito dal portavoce del governo federale, Steffen Hebestreit. Zelensky ha ringraziato il governo di Berlino per il sostegno militare, in particolare per rafforzamento della difesa aerea e dell’artiglieria ucraine. Scholz ha ribadito la continua e incrollabile solidarietà con l’Ucraina di fronte alla continua aggressione della Federazione Russa.

    Il cancelliere tedesco ha annunciato che la Germania continuerà a sostenere l’Ucraina, anche in campo militare, in stretto coordinamento con i partner europei e internazionali. Scholz e Zelensky hanno chiesto poi che l’accordo sui cereali sotto l’egida delle Nazioni Unite venga prorogato oltre il 17 luglio, così da contribuire a migliorare la situazione alimentare globale. Il cancelliere tedesco e il presidente ucraino hanno convenuto di continuare il loro scambio costruttivo, anche in vista di un sostegno globale per una soluzione di pace, e di rimanere in stretto contatto.

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz. (John MACDOUGALL / AFP)


  • Fonte Telegram, Wagner ha iniziato l’addestramento in Bielorussia

    I miliziani della Wagner che si sono trasferiti in Bielorussia si stanno già addestrando, anche con l’impiego di carri armati e armi pesanti nei pressi di Osipovichi, a sud-est di Minsk. Lo afferma il canale Grey Zone, vicino alla compagnia privata militare di Yevgeny Prigozhin. «Continua - si legge sul canale Telegram - lo sviluppo di una delle tre basi del Gruppo Wagner presso Osipovichi, nella regione bielorussa di Mogilev. Da parte loro alcune unità della Wagner hanno già cominciato le attività di addestramento, come manovre con i carri armati e manovre con armi pesanti presso un poligono di tiro situato alcuni chilometri a sud, così come operazioni d’assalto sotto la copertura dell’artiglieria, anche di notte».

  • Unilever sotto accusa per le sue vendite in Russia

    Il gigante britannico dell’alimentazione e dell’igiene Unilever è finito sotto accusa per le vendite dei suoi prodotti in Russia nonostante il conflitto in Ucraina. Oggi attivisti ucraini e britannici hanno manifestato davanti alla sede della società a Londra con un cartellone nello stile pubblicitario del marchio Dove (controllato dalla multinazionale) in cui si vedevano soldati di Kiev gravemente feriti e si accusava il gruppo di finanziare la guerra di Mosca.

    Intanto in Ucraina l’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione ha aggiunto l’azienda alla sua lista nera di «sponsor internazionali della guerra», «per la sua continua presenza nella Federazione Russa e per le ingenti tasse che alimentano il bilancio statale russo» e così la sua macchina militare.

    Dal canto suo Unilever, che impiega più di 3.000 persone in Russia e continua a fornire i suoi articoli di produzione locale, ha affermato di comprendere le richieste di lasciare il Paese in via definitiva ma allo stesso tempo sostiene di non voler abbandonare i suoi dipendenti e le sue attività per il rischio che possano poi venire sfruttate da Mosca.

  • Rinvio elezioni in zone occupate da russi se situazione si deteriora

    Le elezioni previste dalle autorità russe nelle zone occupate in Ucraina potrebbero essere rinviate «se la situazione si dovesse deteriorare». È quanto emerge da un incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e la presidente della commissione elettorale centrale, Ella Pamfilova. Il canale Telegram del Cremlino riporta la conversazione dell’incontro, nel quale Pamfilova informa Putin dei preparativi per le elezioni amministrative di settembre in Russia. Elezioni che dovrebbero coinvolgere anche le quattro regioni ucraine annesse unilateralmente da Mosca dopo referendum farsa. Ma Panfilova, senza mai nominare la controffensiva ucraina in corso, nota che in queste zone «la situazione è davvero difficile». Se si «verificheranno circostanze impreviste, dato che «in alcune zone la situazione può peggiorare bruscamente», il voto potrà essere rinviato, afferma.

  • «Centrale Zaporizhzhia collegata a linea elettrica di riserva»

    La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è stata ricollegata alla sua unica linea elettrica di riserva disponibile a quattro mesi dai danni subiti, ma la situazione energetica del sito rimane estremamente vulnerabile durante il conflitto militare in corso.

    ha affermato il direttore generale Rafael Mariano Grossi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Il collegamento della centrale all’unica linea elettrica rimanente da 330 kilovolt (kV) - su sei di tali linee di riserva prima del conflitto - è stato interrotto il 1° marzo a causa dei danni subiti dall’altra parte del fiume Dnipro e ripristinato la sera del 1 luglio. I lavori per riallacciare l’elettrodotto erano stati ostacolati dalla difficile situazione della sicurezza nella regione meridionale.

    Controlli sui livelli di radioattività presso l’impianto nucleare di Zaporizhzhia (Reuters)

  • Mosca: respinti nove attacchi truppe Kiev nel Donetsk

    Il raggruppamento meridionale delle truppe russe ha respinto nell’ultimo giorno nove attacchi ucraini nella direzione di Donetsk. Lo ha annunciato lunedì il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa della Federazione Russa, il tenente generale Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass. Nella direzione di Donetsk, il Gruppo di forze meridionale ha respinto con successo nove attacchi nemici nelle aree degli insediamenti di Zolotarevka nel Luhansk e di Vodiane, Pervomayskoye e Kleschievka ne Donetsk”, ha detto aggiungendo che gli ucraini hanno perso in un giorno “260 soldati”.

  • Wagner, nuovo audio attribuito a Prigozhin: «Presto altre vittorie»

    Yevgeny Prigozhin ha promesso «nuove vittorie al fronte in un futuro prossimo» per la sua compagnia Wagner nel primo messaggio audio diffuso in una settimana, mentre non si sa ancora dove si trovi. È quanto si sente in un audio postato sul canale Grey Zone, vicino alla Wagner. La voce che parla sembra essere effettivamente quella di Prigozhin.

  • Zelensky: «Non sarà vittoria senza riconquista Crimea»

    «Non possiamo immaginare l’Ucraina senza la Crimea. E dal momento che la Crimea è sotto occupazione russa, significa solo una cosa: la guerra non è ancora finita». Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Cnn che sarà trasmessa mercoledì ma di cui sono state pubblicate alcune anticipazioni. Alla domanda se, nelle idee di Kiev, esista uno scenario in cui possa esserci la pace senza la riconquista della Crimea, Zelensky ha risposto: «Allora non sarà vittoria».

  • Kiev: «Nessun segnale di sgombero russo da Zaporizhzhia»

    L’amministratore militare del distretto di Nikopol Yevhen Yevtushenko ha detto ai giornalisti presenti sul posto, tra cui l’ANSA, che non ci sono segni evidenti che sia in corso uno sgombero da parte dei russi dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia che si trova dall’altra parte del fiume Dnipro, a soli 6 chilometri da Nikopol. “Alcune persone se ne sono andate ma lo staff che fa funzionare la centrale è sul posto anche se - ha commentato Yevtushenko - questo non significherebbe molto perché anche quando i russi hanno fatto saltare la diga di Nova Kakhovka fecero morire soldati russi che erano sul posto”.

  • Nato, abbiamo piani per reagire a incidente a Zaporizhzhia

    La Nato “ha in vigore dei piani”, benché in linea generale e “non specifici su Zaporizhzhia”, per “reagire” a un incidente nucleare nel caso in cui i russi dovessero condurre una provocazione. Lo ha detto il vicecapo di stato maggiore operativo di SHAPE, il maggior generale Matthew Van Wagenen. “All’inizio del conflitto abbiamo avuto una buona intelligence sull’ammassamento delle truppe russe e sono fiducioso che saremmo in grado di vedere cosa sta per accadere a Zaporizhzhia e reagire in tempo utile”, ha detto il presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer.

  • Zelensky, scorsa settimana difficile ma facciamo progressi

    “La scorsa settimana è stata difficile in prima linea. Ma stiamo facendo progressi”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblicando un video delle battaglie al fronte. “Stiamo andando avanti, passo dopo passo! Ringrazio tutti coloro che difendono l’Ucraina, tutti coloro che stanno conducendo questa guerra fino alla vittoria dell’Ucraina”, ha aggiunto.

  • Nato, il 90% delle forze di terra russe è impegnato in Ucraina

    “Il 90% delle forze di terra russe è al momento impegnato in Ucraina”. Lo ha detto il presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer, precisando che le froze russe sono ancora molto capaci per quanto riguarda “l’aviazione, la marina, il cyber e il nucleare”. “I nostri piani di difesa futuri non si basano sullo stato attuale delle forze russa ma su quello pre-24 febbraio 2022”, ha sottolineato. “I russi andranno a ricostituire le perdite nell’esercito e abbiamo dunque qualche anno di tempo: non dobbiamo mai sottovalutare la loro capacità poiché più volte nella storia hanno dimostrati di sapersi rimettere in piedi”, ha aggiunto. Baur ha poi evidenziato che i russi si muovono “con grande circospezione e attenzione” quando operano in zone che confinano direttamente con la Nato. “Non vogliono rischiare un conflitto con noi”, ha spiegato.

  • Zelensky, ’sorpreso da notizie sull’incontro col capo della Cia’

    “La mia comunicazione con il capo della Cia dovrebbe essere sempre dietro le quinte. Discutiamo di cose importanti: di cosa ha bisogno l’Ucraina e di come l’Ucraina è pronta ad agire”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn in cui si è detto “sorpreso” di vedere il suo incontro con il direttore dell’agenzia Usa, Bill Burns, riportato dai media. Sabato un funzionario statunitense ha detto alla Cnn che Burns ha recentemente visitato Kiev e ha incontrato Zelensky e funzionari dell’intelligence ucraina. “Non abbiamo segreti con la Cia, perché abbiamo buoni rapporti e i nostri servizi di intelligence parlano tra loro”, ha detto Zelensky. “La situazione è piuttosto semplice. Abbiamo buoni rapporti con il capo della Cia e stiamo parlando. Gli ho parlato di tutte le cose importanti relative al campo di battaglia di cui abbiamo bisogno”, ha sottolineato.

  • Nato, serve tempo per la controffensiva, forze ucraine eroiche

    È “lodevole” il modo in cui le forze ucraine stanno conducendo la controffensiva e non si dovrebbe parlare di “lentezza” poiché le operazioni sono straordinariamente complesse, con fortificazioni del fronte e campi minati a volte profondi 20 chilometri. Lo ha detto il presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer, nel corso di un briefing. “È ingiusto usare il termine lentezza, vorrei ricordare che le forze alleate impiegarono 8-9 settimane per penetrare le linee tedesche dopo lo sbarco in Normandia”, ha aggiunto. “Ogni giorno muoiono dei soldati nel corso delle operazioni e non è facile quando ti sparano addosso e si perdono amici e colleghi: gli ucraini stanno testando con cautela le linee russe per trovare i punti deboli, perché in un controffensiva del genere è molto facile perdere molti uomini”, ha precisato Bauer. L’ammiraglio ha però preferito non sbilanciarsi in pronostici. “Le guerre sono difficili da prevedere. Posso dire che i soldati ucraini combattono in modo eroico e sanno molto bene perché lo fanno, per la difesa del loro Paese. I russi invece non hanno idea del perché stanno combattendo. È una questione di morale e sul campo di battaglia queste cose contano”.

  • Shoigu, distrutti tutti i 16 Leopard da Polonia e Portogallo

    Le forze russe hanno distrutto tutti i 16 carri armati Leopard forniti dalla Polonia e dal Portogallo a Kiev. Lo afferma il ministro della Difesa Shoigu come riporta Tass. Dal 4 giugno, aggiunge Shoigu, “l’Ucraina ha perso circa 2.500 unità di attrezzature varie in tutti i settori”. “Le forze armate russe durante le operazione speciali continuano a sferrare colpi efficaci all’avversario diminuendo il suo potenziale di avanzata”, sostiene il ministro.

  • Nasce all’Aja il centro Ue contro i crimini russi in Ucraina

    Ad un anno e mezzo dallo scoppio della guerra in Ucraina Eurojust, l’unità di cooperazione giudiziaria dell’Ue, inaugura all’Aja il Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l’Ucraina (Icpa). “Con l’istituzione dell’Icpa, l’Unione europea ribadisce il proprio impegno a garantire la piena responsabilità per i crimini internazionali commessi durante la guerra della Russia contro l’Ucraina, compreso il crimine di aggressione”, ha detto il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders durante la conferenza stampa d’inaugurazione. “L’istituzione dell’Icpa è un chiaro segnale al mondo che il divieto dell’uso della forza continua ad essere il fondamento del nostro ordine internazionale basato sulle regole e che coloro che lo violano saranno ritenuti responsabili”, ha aggiunto.

  • Saliti a 7 i palestinesi uccisi da Israele a Jenin

    Sono diventati 7 i palestinesi rimasti uccisi nell’attacco dell’esercito israeliano a Jenin in Cisgiordania. Questo il nuovo bilancio riferito dal ministero della sanità locale, citato dall’agenzia Wafa. I feriti restano 27, di cui 7 - secondo la stessa fonte - gravi. Il presidente Abu Mazen ha convocato questa sera la leadership palestinese a Ramallah per “una riunione urgente”. Intanto sia l’Egitto sia la Giordania hanno condannato l’attacco israeliano.

    Cisgiordania, raid esercito israeliano: uccisi sette palestinesi
  • Media russi, Prigozhin è uscito di testa per i soldi

    Il leader di Wagner Prigozhin “è andato fuori di testa a causa dei grandi soldi” fatti in questi anni: lo ha detto l’opinionista tv Dmitry Kiselev, nel suo programma televisivo settimanale Rossija 1, come riporta il Moscow Times. “Pensava di poter sfidare personalmente il ministero della Difesa, lo stato stesso e il presidente”, ha aggiunto sostenendo che il gruppo Wagner avrebbe ricevuto dallo Stato russo oltre 17,5 miliardi di euro (circa 17 mila miliardi di rubli), divisi in contratti governativi (860 miliardi di rubli) e servizi forniti dalla holding Concord (845 miliardi di rubli) in mano all’ex cuoco di Putin.

    Chi è Evgenyi Prigozhin, un tempo "il cuoco di Putin"
  • Hong Kong, da polizia taglia su 8 attivisti autoesiliati

    La polizia per la sicurezza nazionale di Hong Kong ha emesso una taglia di un milione di Hong Kong (circa 130mila dollari Usa) ciascuno su 8 figure note del movimento pro-democrazia dell’ex colonia britannica, destinatarie di altrettanti mandati di cattura: si tratta degli ex deputati Ted Hui e Dennis Kwok, degli attivisti Nathan Law, Anna Kwok, Elmer Yuen, Mung Siu-tat e Finn Law, e dell’avvocato Kevin Yam. La mossa, hanno riferito i media locali, segue di pochi giorni il terzo anniversario della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino sulla città, a partire dal 30 giugno del 2020.

  • Germania: pmi manifatturiero giugno crolla a 40,6 (43,3 in maggio)

    Netta frenata dell’attività manifatturiera in Germania a giugno. Secondo l’indagine Hcob pmi realizzata da S&P Global, l’indebolimento della domanda ha provocato una brusca frenata alla produzione. L’indice scende a 40,6, in calo rispetto a 43,2 registrato a maggio, un dato che rappresenta il minimo da oltre tre anni. Le aziende manifatturiere tedesche segnalano che il tasso di contrazione del portafoglio ordini complessivo ha continuato ad accelerare, al livello più rapido dall’ottobre 2022. Le aspettative sulle prospettive di produzione nel prossimo anno hanno raggiunto il livello più basso da novembre: le aziende intervistate hanno indicato numerosi ’venti contrari’ alla crescita.

  • Ft, Ue valuta concessioni a banca russa per rinnovo accordo grano

    “L’Ue sta esaminando una proposta per consentire a una banca russa soggetta a sanzioni di separare (carve-out) una filiale che si ricollegherebbe alla rete finanziaria globale, come contentino a Mosca volto a salvaguardare l’accordo sui cereali del Mar Nero”. Lo scrive il Financial Times, che cita “cinque persone a conoscenza del tema”. Secondo Ft il piano, “proposto da Mosca attraverso negoziati mediati dalle Nazioni Unite, consentirebbe alla Russian Agricultural Bank di creare una filiale per gestire i pagamenti relativi alle esportazioni di grano”. La nuova entità “sarebbe autorizzata a utilizzare il sistema Swift, che è stato chiuso alle maggiori banche russe in seguito all’invasione dell’Ucraina lo scorso anno”. Il ’carve-out’ della banca russa - scrive Ft - “è stato discusso dai leader dell’Ue in un vertice a Bruxelles la scorsa settimana, come potenziale mezzo per convincere Mosca a estendere l’accordo sul Mar Nero oltre la data di scadenza del 17 luglio”. L’idea sarebbe stata vista dai suoi sostenitori “come ’l’opzione meno peggiore’ per garantire il sostegno di Vladimir Putin per un’estensione. I funzionari affermano che le minacce della Russia di porre fine all’accordo sono apparse più gravi questa volta rispetto ai precedenti negoziati di estensione”. La proposta “è in fase di valutazione da parte dei funzionari dell’Ue per quanto riguarda la sua legalità e fattibilità”, scrive ancora il giornale citando tre fonti. “A complicare la questione c’è il fatto che la Russian Agricultural Bank è interamente di proprietà del Cremlino”.

    Ucraina, Erdogan: "L'accordo sul grano è stato esteso per 2 mesi"
  • Ucraina: morta scrittrice Victoria Amelina rimasta ferta a Kramatorsk

    La scrittrice ucraina Victoria Amelina è morta il 1 luglio scorso dopo essere stata gravemente ferita in un attacco missilistico russo su Kramatorsk. Lo riporta Kyiv Independent. Amelina era a Kramatorsk con una delegazione di scrittori e giornalisti colombiani il 27 giugno quando le forze russe hanno lanciato due missili Iskander sulla città, colpendo un famoso ristorante del centro. Kramatorsk si trova a circa 55 chilometri dalla linea del fronte e Bakhmut nell’oblast di Donetsk. È stato un obiettivo frequente dei missili russi e una stazione di passaggio per le truppe ucraine. Almeno 12 persone sono state uccise e altre 60 sono rimaste ferite nell’attacco di Kramatorsk. Diversi media hanno successivamente scritto che Amelina era tra i feriti.


  • Saliti a 4 i palestinesi uccisi da Israele a Jenin

    E’ salito a 4 il numero dei palestinesi uccisi durante l’attacco dell’esercito israeliano, via terra e via aria, contro Jenin e il suo campo profughi del nord della Cisgiordania. Lo ha fatto sapere l’agenzia Wafa che riferisce anche di 27 feriti, di cui almeno 7 gravi.

  • Bielorussia: Putin si congratula con Lukashenko in giornata indipendenza

    Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato oggi con il leader bielorusso Alexander Lukashenko per la giornata dell’indipendenza della Bielorussia. Lo ha detto il Cremlino in una nota. “Questa festa è di particolare importanza non solo per i bielorussi, ma anche per i russi, poiché è associata a un evento significativo nella nostra storia comune, la liberazione di Minsk dagli invasori nazisti - ha scritto Putin -. I legami di fraterna amicizia e mutua assistenza, rafforzati nei duri anni della guerra, rimangono una base affidabile per le relazioni alleate russo-bielorusse”.

    Lukashenko: ho dato ordine a esercito di essere pronto a combattere


  • Kiev, due civili uccisi dai raid russi di ieri sul Donetsk

    Due civili sono stati uccisi e tre sono rimasti feriti a seguito degli attacchi russi sulla regione di Donetsk nell’ultima giornata. Lo afferma Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare dell’oblast, in un messaggio su Telegram citato da Ukrinform. “Il 2 luglio, i russi hanno ucciso due residenti della regione di Donetsk: a Pokrovsk e Novyi Komar. Altre tre persone sono rimaste ferite”, ha dichiarato, aggiungendo che è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha. La sera del 2 luglio le forze russe hanno bombardato Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, ferendo due civili.

    Shoigu visita le truppe in Ucraina e compare in tv
  • Senatore russo, 700mila bambini portati via dall’Ucraina

    La Russia ha trasferito “negli ultimi anni” 700.000 bambini dalle zone di conflitto dell’Ucraina in territorio russo. Lo ha riferito il capo del comitato internazionale del Consiglio della Federazione, la camera alta del parlamento russo, Grigory Karasin. “Negli ultimi anni, 700.000 bambini hanno trovato rifugio da noi, fuggendo dai bombardamenti delle zone di conflitto in Ucraina”, ha detto Karasin sul suo canale Telegram, citato dal Guardian.

  • Francia: sale a 157 numero persone fermate, 352 incendi nella notte

    Sono 157 le persone fermate nella notte e 352 gli incendi effettuati su strade pubbliche della Francia. E’ quanto rivela un nuovo rapporto del ministero dell’Interno, secondo il quale 297 veicoli sono stati bruciati e 34 edifici sono stati danneggiati. Nella notte tre agenti di polizia e gendarmi sono rimasti feriti e una stazione di polizia e una caserma della gendarmeria sono state danneggiate.

  • Kiev, in 7 giorni liberati 37 km quadrati a est e sud

    Nell’ultima settimana, le forze ucraine hanno liberato in totale più di 37 chilometri quadrati a est e sud del Paese. Lo sostiene la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar in un aggiornamento su Telegram. “Nell’ultima settimana, a seguito del miglioramento della posizione operativa (tattica) e dell’allineamento della linea del fronte, l’area liberata è stata aumentata di 9 km quadrati” a est, ha scritto Malyar. Nello stesso periodo, a sud “i territori liberati sono aumentati di 28,4 km quadrati. In totale, l’area sgomberata nel sud è di 158,4 km quadrati”, ha sottolineato.

  • Wagner sospenderà reclutamento per un mese

    Il gruppo di mercenari Wagner, fondato da Yevgeny Prigozhin, sospenderà per un mese il reclutamento dopo la ribellione armata verso Mosca. “A causa della temporanea mancata partecipazione di Wagner all’operazione militare speciale’’ in Ucraina e ’’al trasferimento nella Repubblica di Bielorussia, stiamo temporaneamente sospendendo il lavoro dei centri di reclutamento regionali per PC Wagner per un periodo di un mese”, si legge su un canale Telegram gestito da Wagner.

  • Kiev, colpiti 13 su 17 droni lanciati nella notte da forze russe

    L’aeronautica militare ucraina ha riferito su Telegram che le difese aeree del paese hanno abbattuto 13 dei 17 droni Shahed di fabbricazione iraniana che la Russia ha lanciato contro l’Ucraina durante la notte del 3 luglio. Lo riferisce Kiyv Independent. I restanti quattro droni che le difese aeree ucraine non hanno abbattuto non hanno raggiunto i loro obiettivi, secondo quanto riferisce l’aeronautica militare ucraina. Non sono state segnalate vittime sulla base di informazioni preliminari, ha scritto l’Air Force nel suo post. Nel corso della notte, sono stati attivati allarmi antiaerei in diverse regioni centrali, orientali e meridionali e l’Air Force ha avvertito della minaccia di attacchi missilistici e di droni. Le esplosioni che si sono verificate nei distretti di Kirovohrad e Khmelnytskyi sono state il risultato delle difese aeree dell’Ucraina che operano nell’area, ha riferito l’aeronautica militare ucraina.

    Ucraina, von der Leyen: "Raddoppiare sostegno a Kiev"


  • Ucraina: Medvedev, «apocalisse nucleare è probabile»

    ’’Noterò una cosa che i politici di ogni parte non amano ammettere: un’apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile’’. Lo ha scritto Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, su Telegram. ’’Ci sono almeno due ragioni - prosegue - Primo. Il mondo è impegnato in uno scontro molto peggiore che durante la crisi dei Caraibi, perché i nostri avversari hanno deciso di sconfiggere la più grande potenza nucleare: la Russia. Sono, senza dubbio, degli idioti squattrinati, ma è proprio così’’. Medvedev aggiunge che ’’la seconda ragione è piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate, il che significa che non ci sono tabù!’’.

    In Ucraina arrivano quattro treni con carrozze per sole donne
  • Attacco israeliano a Jenin, almeno 3 palestinesi uccisi

    Almeno tre palestinesi sono rimasti uccisi nell’attacco sferrato da Israele a Jenin (Cisgiordania) e altri 13 sono stati feriti. Lo ha riferito il ministero della sanità palestinese. Secondo la radio militare israeliana ci sono ancora diversi colpi sepolti sotto le macerie di un edficio che è stato colpito dalla aviazione. La emittente stima che in questa fase siano stati uccisi uccsi una decina di miliziani. In un primo commento al-Fatah accusa Israele di aver lanciato un “attacco barbaro” che comunque “non ci dissuaderà dal continuare a difendere il nostro popolo fino alla libertà e alla indipendenza”.

    Per approfondire/ Medio Oriente, a Jenin una nuova guerra figlia di un copione già scritto

  • Mosca, nessun rischio da ritiro Wagner dal fronte

    “Il ritiro della Wagner dal fronte in Ucraina non pone rischi per il nostro potenziale di combattimento poiché le forze armate russe dispongono di mezzi sufficienti per sostituire il suo apporto”. Lo ha dichiarato alla Tass il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov. “Al momento dell’ammutinamento - ha aggiunto - non c’erano combattenti Wagner in prima linea poiché erano tutti nelle retrovie. La resistenza alla controffensiva ucraina è stata condotta praticamente senza il loro coinvolgimento. Ad oggi non vi è alcun rischio di calo del potenziale di combattimento, sia nella prospettiva di medio che di lungo termine”.

  • Ucraina: Kiev, in una settimana uccisi 5.000 soldati russi

    In una settimana le forze di difesa dell’Ucraina hanno eliminato circa 5.000 soldati russi e distrutto 154 sistemi di artiglieria. Lo ha scritto su Telegram - come riporta Ukrinform - il primo viceministro della Difesa dell’Ucraina, il tenente generale Oleksandr Pavliuk. “Dal 26 giugno al 2 luglio - dichiara - le forze di difesa dell’Ucraina hanno eliminato circa 5.030 militari nemici”. Inoltre - secondo il rapporto citato da Pavliuk - l’esercito russo ha perso 22 carri armati, 82 veicoli corazzati da combattimento, 154 sistemi di artiglieria, 13 sistemi di razzi a lancio multiplo, 5 sistemi di difesa aerea, 81 unità di veicoli a motore e 31 unità di equipaggiamento speciale.Infine sono stati abbattuti un aereo nemico (un caccia russo Su-25 il 28 giugno), due missili e 85 droni.

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