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Zalando in netto ribasso a Francoforte, non convincono i dati di vendita del trimestre

In un contesto complicato, il fatturato è salito del 2,3% a 2,3 miliardi, ma gli analisti temono per la performance dei prossimi mesi. Preoccupa anche l'andamento degli stock

di Giuliana Licini

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) Zalando in calo alla Borsa di Francoforte, risentendo dei conti del primo trimestre e soprattutto per le incertezze sul resto dell’anno. Il titolo del big tedesco dell’e-commerce di moda accusa una delle performance peggiori dell’indice Stoxx Europe 600, in calo poco meno del 10%. Nei primi tre mesi del 2023 l'azienda ha registrato un valore lordo delle merci in crescita del 2,8% a 3,2 miliardi e un incremento dei ricavi del 2,3% a 2,3 miliardi. L’Ebit rettificato ha sostanzialmente raggiunto il pareggio con -0,7 milioni contro -52 milioni nel primo trimestre 2022, con un margine pari a zero contro -2,4% e la perdita netta si è ridotta a 38,5 milioni dai 61,3 milioni di euro del primo trimestre dello scorso anno. Il numero dei clienti attivi è salito del 4,8% su base annua a 51,2 milioni. «La crescita è stata raggiunta in un contesto economico che resta difficile con un’inflazione elevata», ha precisato Zalando, sottolineando che «il focus sulla redditività significa che l’azienda è sulla buona strada per raggiungere la guidance dell’esercizio». Il gruppo ha confermato di prevedere una crescita del valore lordo delle merci tra l’1% e il 7%, un’evoluzione dei ricavi tra -1% e +4% e un Ebit rettificato tra 280 e 350 milioni. «Lanci di prodotti curati con marchi come Adidas e Salomon o la collaborazione con marchi di stilisti per creare capsule collection hanno portato a un maggiore coinvolgimento dei nostri clienti», ha affermato il co-ceo Robert Gentz, sottolineando che i conti «dimostrano quanto sia flessibile il modello di business di Zalando, che funziona bene in un contesto di mercato difficile». Il ‘club’ dello shopping online Lounge by Zalando, che offre offerte a tempo limitato e sconti su marchi premium, ha segnato una crescita particolarmente elevata, contribuendo all’aumento del fatturato del 33% nel segmento Offprice, ha precisato il gruppo. Il cfo Sandra Dembeck ha d’altro canto rilevato che «la domanda complessiva rimane debole» e che il gruppo intende «investire in modo selettivo» per «essere pronto a catturare la domanda quando il mercato rimbalzerà». Come la maggioranza delle piattaforme di e-commerce, Zalando ha beneficiato di una crescita record durante la pandemia, quando le restrizioni alla mobilità hanno costretto i consumatori a fare acquisti online, ma dopo la revoca delle misure anti-Covid lo scorso anno e il conseguente ritorno dei consumatori nei negozi ‘fisici’, il gruppo deve fare fronte a un mercato più difficile, anche per il peggioramento del contesto macro e geo-politico. Secondo gli analisti di Citi, il numero degli ordini del trimestre (56,7 milioni) è più debole del previsto nonostante l’aumento del numero dei clienti, visto che le attese puntavano in media a 60,2 milioni. Per gli analisti di Jp Morgan i numeri di Zalando sono globalmente in linea con le previsioni, ma restano interrogativi sulle prospettive per il secondo trimestre, visto che il gruppo non ha dato indicazione sullo stato attuale del business. Gli stock inoltre sono rimasti alti nel primo trimestre e questo potrebbe costituire un rischio per le stime sul secondo. Per gli esperti di Stifel bisognerà aspettare i dati del secondo trimestre per avere più chiarezza. Nell'inceretzza dell'attesa, gli investitori hanno però deciso di vendere il titolo

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