Moda

Ermenegildo Zegna, debutto brillante a Wall Street

Zegna è arrivato sul listino americano grazie a a una combinazione con la Spac dell'Investindustrial di Andrea Bonomi

Aggiornato il 20 dicembre alle 18:50

Gildo Zegna, amministratore delegato di Ermenegildo Zegna, (terzo da destra) in occasione dell’esordio al New York Stock Exchange - AFP

3' di lettura

Debutto positivo al Nyse per l’italiana Ermenegildo Zegna. Dopo un’apertura a 10,33 dollari, il titolo sale ora dell’8,2% (dopo aver toccato anche gli 11,24 dollari). L’amministratore delegato, Gildo Zegna, ha suonato oggi la campanella alla Borsa di New York.

Zegna è arrivato sul listino americano grazie a a una combinazione con la Spac dell'Investindustrial di Andrea Bonomi. Quando era tarda notte in Italia i due gruppi - Zegna e Investindustrial Acquisition Corp (Iiac) - hanno comunicato di aver completato l'aggregazione aziendale.

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La famiglia Zegna manterrà il controllo con quasi il 66% del capitale, Investindustrial rimarrà azionista di rilievo con circa il 13% mentre il flottante sarà attorno al 21%. La nuova società risultante dalla fusione ha un valore aziendale iniziale di 3,1 miliardi di dollari con una capitalizzazione di mercato di 2,4 miliardi di dollari.

Gildo Zegna: strategia non cambia

«Sono emozionato. Si realizza un sogno», ha detto l’amministratore delegato dell’azienda, Gildo Zegna, durante una la conferenza stampa organizzata a New York, subito dopo il debutto. «È vero tante volte mi è stato chiesto se ci saremmo quotati e ho sempre risposto di no. Poi alla fine Andrea Bonomi mi ha convinto. È stata una maratona, ma è stato fantastico, nonostante la pandemia. Sono orgoglioso», ha detto ancora, sottolineando che ad ogni modo, dopo lo sbarco a Wall Street, la strategia del gruppo non cambierà e sarà quella di crescere per via organica, di investire nella ricercatezza del marchio, nella sostenibilità, nella piattaforma del lusso e nella ricerca dell’eccellenza e di conquistare nuove quote di mercato nel mondo a partire dall’Asia e dagli Stati Uniti.

«Sono emozionato di avere colto questa opportunità di quotazione. Mi sento bene, mi sento positivo e fiducioso della decisione di avere al nostro fianco nuovi investitori», ha detto ancora l’ad della casa di moda, aggiungendo: «siamo un’azienda italiana che si apre al mondo, con una famiglia che ad ogni modo continuerà ad averne cura. Portiamo il sogno italiano a Wall Street». Sulla scelta della Borsa americana, Gildo Zegna ha spiegato che in primo luogo ciò è stato legato al fatto che la spac di Bonomi era quotata a Wall Street già dal 2020 e «per Bonomi era un must essere a New York». In ogni caso l’imprenditore ha sottolineato che il mercato americano «è più competitivo, ma anche più internazionale e consente dunque una maggiore visibilità nel mondo». Ha quindi concluso: «non ci sono altre ragioni».

Bonomi: Zegna società iconica

La quotazione, comunque, ha detto ancora l’imprenditore, è arrivata al momento giusto, un momento in cui il mondo della moda sta diventando più «sfidante». Anche Bonomi, a capo di Investindustrial, società promotrice della spac che si è fusa con Zegna consentendone la quotazione, ha definito «sogno» la possibilità di realizzare l’operazione con Zegna. «Mentre stavamo trattando con Ermotti e Zegna e abbiamo posto uno stop ad altri potenziali partner perché Zegna per noi rappresentava un sogno, una società iconica del Made in Italy, con un’organizzazione e una famiglia alle spalle».

Il finanziere ha sottolineato ancora che lo sbarco a Wall Street consente di portare «una storia di successo italiana nel mondo. Sicuramente si tratta di un mercato più sfidante, più difficile da predire, ma per noi è un sogno essere a New York».

Future acquisizioni: non sprinter ma maratoneti

Infine sul capitolo delle possibili acquisizioni, Zegna ha detto: «come dimostra Tom Brown (l’azienda acquisita dal gruppo negli anni passati, ndr) non siamo sprinter, ma maratoneti». Tradotto l’azienda punta più che altro a una crescita organica. «Non fatevi confondere - ha continuato - Tom Brown è un marchio fantastico e un’opportunità che abbiamo colto. La nostra mente rimane aperta, ma siamo concentrati ed è anche vero che non vogliamo distrazioni». Anche Bonomi ha dichiarato: «Non bisogna confondere il successo dei conglomerati francesi con le aziende italiane. Zegna porta nel mondo uno stile italiano. Certo la famiglia Zegna è stata visionaria ad acquistare Tom Brown, che adesso è diventata parte del gruppo, così come Zegna ha ricevuto parte del dna di Tom Brown. Ma Zegna punta prima di tutto a costruire una buona casa per i propri prodotti».

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