Ucraina ultime notizie. Zelensky, presto tribunale per crimini di aggressione russi. Wagner a Mosca: munizioni o noi via da Bakhmut
I punti chiave
Zelensky, presto un tribunale per i crimini di aggressione russi
«La prossima settimana sarà molto importante dal punto di vista della nostra lotta per la giustizia, per punire lo stato terrorista e tutti i suoi criminali di guerra. Stiamo lavorando per creare un tribunale per il crimine di aggressione russa». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso servale, citato da Ukrainska Pravda, sottolineando che bisogna «accelerare la sconfitta dello stato terrorista». Secondo Zelensky «non è sufficiente per l’Ucraina e per il mondo che la Russia sia debole, come sta già accadendo. È invece necessario che risponda pienamente di tutto ciò che ha fatto». Il leader ucraino ha poi annunciato che si stanno «preparando nuove sanzioni contro persone e aziende che lavorano per il complesso industriale militare dei terroristi» russi e «contro entità straniere le cui forniture aiutano la Russia a prolungare questa aggressione».
Zelensky, comportamento Ungheria è inadeguato
Il comportamento dell’Ungheria in merito alla guerra in Ucraina è «inadeguato». Lo ha detto il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, in un’intervista rilasciata ai giornali scandinavi e ripresa da Ukrainska Pravda. Zelensky ha parlato di un «intreccio delle elite politiche» di Budapest. «È una situazione molto strana - ha dichiarato - può essere un paese della Nato per la Russia e contro la stessa Nato? Essere alleati non è solo una parola ma un contenuto. Ovvero condividere la stessa visione della sicurezza e dei valori», ha concluso.
Ue a Kiev, misure preventive sul grano sono necessarie
«Il pacchetto concordato dalla Commissione con Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia garantisce che continueremo a sostenere l’Ucraina e a preservare la sua capacità di esportare i suoi cereali, fondamentali per nutrire il mondo e mantenere bassi i prezzi dei prodotti alimentari, di fronte alle enormi sfide poste dall’invasione russa. Le misure preventive adottate dall’Ue sono necessarie date le circostanze eccezionali di gravi strozzature logistiche nei cinque Stati membri». Lo fa sapere la Commissione Europea in risposta alle lamentele di Kiev, che ha definito «inaccettabile» la restrizione all’import di prodotti agricoli ucraini.
Concluse operazioni salvataggio a Uman, 23 morti tra cui 6 bambini
E’ di 23 morti, fra cui sei bambini, il bilancio finale del bombardamento russo di ieri a Uman, dove oggi si sono concluse le i operazioni di ricerca e salvataggio. In questa città dell’oblast di Cherkasy, in Ucraina centrale, un missile russo ha abbattuto un intero edificio residenziale. Delle 23 vittime, tutte identificate, 22 corpi sono stati recuperati dalle macerie dell’edificio, mentre una persona è morta in ospedale. I feriti sono nove. Altre 17 persone sono state estratte vive dalle macerie e due donne risultano scomparse. “Tutti i servizi hanno funzionato in modo fluido ed efficiente. Vorrei ringraziare i soccorritori, gli agenti di polizia, gli operai e le decine di residenti della città di Uman che si sono uniti alla ricerca intorno all’edificio crollato. Il lavoro è stato fatto molto velocemente, perché c’era fretta di salvare più persone possibili. Fino a poco tempo fa, speravano ancora di trovare persone vive sotto le macerie”, ha detto il ministro degli Affari interni ucraino, Ihor Klymenko, citato da Ukrainska Pravda.
Kiev, due donne disperse a Uman nel luogo dell’attacco di ieri
Due donne risultano disperse a Uman, nella regione di Cherkasy, dove si sono concluse le operazioni di ricerca e soccorso sul luogo dell’attacco missilistico russo di ieri. Lo ha annunciato su Facebook il ministro ucraino degli Affari interni Igor Klymenko, come riporta Ukrinform.
Kiev, 10 tank carburante russi distrutti in Crimea
Sono una decina i tank russi distrutti in un’esplosione a Sebastopoli in Crimea, con una capacità di oltre 40mila tonnellate di carburante. Lo riporta l’emittente ucraina Rbc citando un funzionario dell’intelligence militare di Kiev, Andriy Yusov, che non rivendica l’azione come opera di Kiev. «È stata una punizione divina», afferma, per il raid aereo russo contro un edificio civile a Uman venerdì.
Prigozhin minaccia ritiro mercenari da Bakhmut, «troppe vittime e no rifornimenti»
Evgheny Prigozhin minaccia di ritirare i suoi mercenari da Bakhmut a causa dell’elevato numero di vittime nei combattimenti e della mancanza di rifornimenti. «Ogni giorno abbiamo pile di migliaia di corpi che mettiamo in bare e inviamo a casa», ha dichiarato in una intervista al blogger militare russo, Semyon Pegov.
Le perdite sono cinque volte il necessario a causa delle mancanza di munizioni di artiglieria, ha aggiunto Prigozhin, tornando alla carica su una accusa che aveva già rivolto ai vertici della difesa russa. Prigozhin ha anche reso noto di aver scritto al ministro della Difesa, Sergei Shoigu, chiedendo rifornimenti il prima possibile.
«Se non si fa qualcosa, siamo costretti, per non dover correre via in modo codardo come topi in seguito, o a ritirarci o a morire», ha precisato, anticipando che con ogni probabilità inzierà a ritirare alcune unità.
Medvedev: deporre regime neonazista Kiev, rappresaglie contro i leader
L’ex presidente russo Dmitry Medvedev si scaglia nuovamente contro «il regime neonazista» di Kiev, chiedendo «la piena disfatta del nemico» e rappresaglie contro i suoi leader, i cui «deliri» sarebbero dovuti alla «droga». Il nuovo attacco dell’attuale vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo è una riposta alle dichiarazioni ucraine di voler riprendere il controllo anche della Crimea. «I cani di Kiev continuano ad abbaiare», scrive Medvedev su Telegram, in dichiarazioni riprese con dalla Tass.
«Che cos’è? la contraddittoria malinconia di coscienze permeate dalla droga? Un delirio d’incertezza? Le pressioni dei padroni? Una generale paranoia persistente? Nessun dubbio, è tutto questo insieme», continua Medvedev. L’unica risposta a questo «manifesto isterico del regime di Kiev», afferma, deve essere «la distruzione di massa del personale e l’equipaggiamento militari coinvolti nella controffensiva dal regime neonazista, con una massima disfatta militare inflitta alle truppe ucraine. Una piena sconfitta del nemico e la deposizione finale del regime neonazista con la piena demilitarizzazione di tutto il territorio ucraino. Atti di rappresaglia contro le figure chiave del regime neonazista».
«Altrimenti - conclude Medvedev - non si calmeranno, le loro dichiarazioni deliranti dovute alla droga potrebbero trasformarsi in realtà e la guerra durerà a lungo. Il nostro paese non ha bisogno di questo».
Bombe russe su Kherson, evacuazione di massa in corso
Nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, è in corso un piano di evacuazione di massa che coincide con l’intensificarsi dei bombardamenti da parte delle forze militari russe. Sul canale di Telegram il governatore regionale Oleksandr Prokudin ha denunciato che le truppe russe hanno “aumentato i bombardamenti non solo a Kherson, ma anche in tutta l’Ucraina”. E che “gli ucraini, intere famiglie, i bambini stanno morendo”, ha detto. Proprio a causa dei bombardamenti, “non posso permettere che la gente di Kherson soffra”, Prokudin ha dato ordine di “mettere a punto dei piani per evacuare in anticipo la popolazione civile in caso di bombardamenti di massa della regione”.
007 Kiev, «a Sebastopoli la punizione di Dio per Uman»
“Nella città di Sebastopoli, il 29 aprile, ha avuto luogo un’esplosione che è la punizione di Dio, in particolare per i civili uccisi a Uman, tra i quali ci sono cinque bambini. Questa punizione sarà di lunga durata”. Lo ha dichiarato Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, parlando a Rbc Ukraine. “Si consiglia a tutti i residenti della Crimea temporaneamente occupata di non trovarsi vicino alle strutture militari nel prossimo futuro”, ha aggiunto. Il funzionario ha riferito che l’esplosione ha distrutto più di 10 serbatoi di prodotti petroliferi destinati alla flotta russa nel Mar Nero.
Kiev, pronti a evacuazione di massa da Kherson
L’amministrazione ucraina della regione di Kherson, nel sud del Paese, si sta preparando per un’evacuazione di massa nel caso in cui dovessero aumentare i bombardamenti russi, com’è già avvenuto ieri, riferisce il Kyiv Independent. Oggi il governatore Oleksandr Prokudin ha dichiarato che a causa dell’aumento degli attacchi russi nell’oblast e in tutto il Paese, ha ordinato di preparare i mezzi di evacuazione per un numero maggiore di persone. L’esercito del Cremlino ha lasciato Kherson nel novembre scorso ritirandosi sulla sponda orientale del fiume Dnipro.
007 Kiev, ’a Sebastopoli la punizione di Dio per Uman’
“Nella città di Sebastopoli, il 29 aprile, ha avuto luogo un’esplosione che è la punizione di Dio, in particolare per i civili uccisi a Uman, tra i quali ci sono cinque bambini. Questa punizione sarà di lunga durata”. Lo ha dichiarato Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, parlando a Rbc Ukraine. “Si consiglia a tutti i residenti della Crimea temporaneamente occupata di non trovarsi vicino alle strutture militari nel prossimo futuro”, ha aggiunto. Il funzionario ha riferito che l’esplosione ha distrutto più di 10 serbatoi di prodotti petroliferi destinati alla flotta russa nel Mar Nero.
Zelensky, «Inizieremo la controffensiva anche senza F-16»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i partner occidentali a prendere la decisione di fornire all’Ucraina i caccia F-16, sottolineando però che la mancanza di velivoli moderni non influirà sull’inizio della controffensiva: “Ad essere onesti, sarebbe molto utile (avere gli F-16). Siamo consapevoli che non ritarderemo più di tanto, quindi inizieremo la controffensiva anche prima di avere gli F-16 o altri aerei. Inizieremo e andremo avanti”. Lo ha detto in un’intervista con i rappresentanti dei media finlandesi, svedesi, danesi e norvegesi, come riporta Ukrinform.
Liceo sequestrato a Varsavia, Mosca minaccia ritorsioni
Mosca ha definito un “atto illegale” il sequestro da parte di Varsavia di una scuola russa gestita dall’ambasciata di Mosca e ha promesso una “risposta”. “È un atto illegale, un’incursione in un sito diplomatico”, ha dichiarato l’ambasciatore russo a Varsavia, Sergei Andreyev, in un video trasmesso dall’agenzia statale russa Ria Novosti. La Russia reagirà sulla base del “principio di reciprocità”, ha avvertito l’ambasciatore.
La Polonia sequestra l’edificio del liceo russo a Varsavia
La Polonia ha dichiarato di aver sequestrato un edificio che ospita un liceo russo vicino all’ambasciata di Mosca a Varsavia. “L’edificio appartiene al comune di Varsavia”, ha detto all’Afp il portavoce del ministero degli Esteri Lukasz Jasina, aggiungendo che il sequestro è avvenuto in seguito a un ordine dell’ufficiale giudiziario.
Prigozhin, controffensiva Kiev inizierà entro il 15 maggio
L’esercito ucraino è pronto per una controffensiva che sarà lanciata entro il 15 maggio. Lo sostiene il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un’intervista video con il giornalista Semyon Pegov citata dalla Tass. “L’esercito ucraino è pronto per la controffensiva. È stato ostacolato dal maltempo e, forse, da alcuni problemi interni che ha dovuto risolvere”, ha detto Prigozhin. “Forse ci daranno un po’ di riposo il 9 maggio, ma l’offensiva inizierà al 100% prima del 15 maggio” ha concluso.
Giorgetti, controproposta Italia su spese per Pnrr e Ucraina
La “controproposta” dell’Italia sulla riforma del Patto di stabilità è “di considerare le spese di investimento, in particolare quelle eleggibili ai fini del Pnnr, e le spese per la difesa, ad esempio quelle relative all’Ucraina, in modo diverso rispetto alle altre”. Lo ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti in merito al confronto avuto questa mattina con l’omologo tedesco Christian Lindner. “Non si può mettere un Paese di fronte alla prospettiva di scegliere se aiutare l’Ucraina o rompere le regole del Patto di stabilità, mi sembra una cosa assurda”.
Gb, missili a Uman volevano fermare le forniture militari a Kiev
E’ realistica la possibilità che l’attacco missilistico russo su Uman fosse un tentativo di intercettare le unità di riserva e le forniture militari ucraine. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico su Twitter nel suo consueto aggiornamento basato su rapporti d’intelligence. Il ministero della Difesa ha dichiarato che Mosca ha lanciato “la prima grande ondata di attacchi con missili da crociera contro l’Ucraina dall’inizio di marzo 2023”. I bombardamenti fatti da Mosca mostrano un cambio di tattica da parte della Russia dopo i raid massicci con cui prese di mira le infrastrutture energetiche ucraine durante l’inverno.
Kiev all’ambasciata polacca, blocco import «inaccettabile»
Il ministero degli Esteri ucraino ha presentato all’ambasciata polacca e alla delegazione dell’Ue nel Paese note sulla “inaccettabile” situazione delle restrizioni all’import di prodotti agricoli ucraini. Kiev sottolinea che “esistono tutte le basi giuridiche per la ripresa immediata delle esportazioni di prodotti agricoli ucraini verso Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria” ed “esorta i partner a trovare una soluzione equilibrata basata sulla legislazione Ue, sull’accordo di associazione Ue-Ucraina e nello spirito di solidarietà”.
Media, Germania addestra forze speciali Kiev per controffensiva
L’esercito tedesco sta addestrando in Germania i soldati delle forze speciali ucraine in vista della controffensiva di Kiev contro le truppe russe. L’addestramento si sta svolgendo in circa dodici basi delle forze armate tedesche, secondo quanto riporta Bild. Secondo il quotidiano tedesco, le forze speciali ucraine sono addestrate in tattiche di combattimento di strada, il che, secondo Bild, indica apparentemente che Kiev si sta preparando a condurre operazioni in aree popolate. Inoltre, l’esercito ucraino viene addestrato per prendere d’assalto le posizioni fortificate di un potenziale nemico, nonché azioni nelle retrovie. I soldati ucraini avevano già seguito addestramenti in Germania, in particolare sull’utilizzo dei carri armati tedeschi Leopard 2 che Berlino e altri Paesi hanno fornito a Kiev.
Medvedev, completa distruzione Kiev unica risposta a controffensiva
La “distruzione di massa” del “regime nazista” dell’Ucraina è “l’unica risposta” alla controffensiva di Kiev. Lo ha affermato il vice capo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un post su Telegram, come riporta Tass. Medvedev ha voluto rispondere così alle recenti dichiarazioni da parte ucraina su una prossima controffensiva e sull’obiettivo di riprendere la Crimea. Per Medvedev è necessario infliggere la “massima sconfitta militare alle Forze Armate dell’Ucraina” e “il rovesciamento definitivo del regime nazista a Kiev con la sua completa smilitarizzazione su tutto il territorio dell’ex Ucraina”. Medvedev invoca anche “atti punitivi contro figure chiave del regime nazista, indipendentemente dalla loro ubicazione e senza limiti temporali”.
Dombrovskis, «trovata soluzione su prodotti agricoli»
“Ieri abbiamo raggiunto un accordo con 5 Paesi confinanti e l’Ucraina, per come procedere su questa materia. Ci sono stati problemi in cinque Paesi al confine e gli agricoltori ucraini. Ieri abbiamo trovato una soluzione, per cui mettiamo salvaguardie straordinarie su quattro prodotti agricoli sensibili: grano, mais, colza e semi di girasole”. Lo dice il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, a margine dell’Ecofin informale nei pressi dell’aeroporto di Stoccolma. “Faremo indagini di salvaguardia su altri prodotti - continua - forniremo aiuti finanziari per 100 mln ai contadini di cinque Stati membri, lavoreremo a rafforzare i corridoi di transito per le esportazioni, in modo che in cambio questi 5 Paesi rimuoveranno le restrizioni. Significa che il transito verso altri Stati membri o Paesi extra Ue continuerà senza impedimenti. C’è voluto molto lavoro, perché la materia era sensibile sia per cinque Paesi che per l’Ucraina, ma alla fine abbiamo trovato una soluzione che tiene conto degli interessi dei cinque Paesi membri e dell’Ucraina”. Oggi, prosegue, “in cima all’agenda c’è il sostegno all’Ucraina: abbiamo un’assistenza macrofinanziaria di 18 mld di euro per quest’anno, questioni connesse alla ricostruzione, su come coordinare questo lavoro a livello internazionale, altri modi per sostenere l’Ucraina, come i corridoi solidali, possibili modi per esportare i prodotti agroalimentari ucraini verso Paesi terzi in una situazione di blocco del Mar Nero”.
Zelensky: «Oltre il 90% di Mariupol è distrutto»
“Oltre il 90% di Mariupol è distrutto”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, condividendo un video che confronta le immagini della città prima della guerra e le recenti fotografie satellitari pubblicate da Google, che mostrano la devastazione degli edifici. “Mariupol. Quasi mezzo milione di persone una volta vivevano lì. E ora non sono rimaste quasi più case intatte. Lo stato terrorista ha fatto di tutto per uccidere questa città”, ha scritto il leader ucraino
Paesi baltici, nordici e Usa discutono di sicurezza
Si è concluso a Riga, in Lettonia, l’incontro del gruppo E-Pine (Enhanced Partnership in Northern Europe) cui hanno partecipato i direttori politici dei ministeri degli Esteri dei Paesi baltici, nordici e degli Stati Uniti. I diplomatici hanno discusso di questioni relative alla guerra della Russia in Ucraina, delle sfide poste dalla guerra all’ordine mondiale basato sul Diritto internazionale e alla sicurezza transatlantica, nonché delle relazioni con la Cina. Durante l’incontro, non sono inoltre mancati accenni all’influsso della guerra in Ucraina sulla situazione politica dell’Asia centrale e dei Balcani occidentali, L’iniziativa E-Pine è stata lanciata nel 2003 per rafforzare la cooperazione tra gli Stati Uniti e la regione baltica e nordica. I dirigenti dei ministeri degli Esteri dei Paesi del grupposi riuniscono due volte l’anno per discutere di sicurezza, relazioni internazionali e politiche di sviluppo economico.
Cinque i bambini morti a Uman, una donna ancora dispersa
Sono 5 i bambini morti nell’attacco missilistico che ieri ha colpito un palazzo residenziale a Uman, nel centro dell’Ucraina. Lo ha riferito il ministero dell’Interno, pubblicando su Telegram un aggiornamento sulla tragedia che ha provocato 23 morti. “Nel processo di identificazione, è emerso che sono morti 5 bambini: due maschi (un anno e mezzo e 16 anni) e tre femmine (8, 11 e 14 anni). Una donna è considerata dispersa. La ricerca continua”, ha scritto il ministro, Ihor Klymenko. “23 persone sono state confermate morte a seguito dell’attacco missilistico russo, di cui 22 corpi sono stati identificati”, ha riferito il ministero. Secondo il capo dell’amministrazione militare della regione di Cherkasy, Igor Taburets, le ricerche sono proseguite per tutta la notte. “La fase principale dei lavori dovrebbe essere completata in serata”, ha scritto su Telegram, aggiungendo che 5 persone, di cui una grave, sono ricoverate in ospedale e finora, 176 persone sono state reinsediate in alloggi temporanei.
007 Gb, rifornimenti militari Kiev obiettivo dei missili russi
Con gli attacchi missilistici effettuati nella giornata di ieri dalle truppe di Mosca contro l’Ucraina è “molto probabile” che la Russia “stesse tentando di intercettare unità di riserva ucraine e rifornimenti militari recentemente forniti all’Ucraina”. Lo afferma l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina. “Nelle prime ore del 28 aprile 2023, la Russia ha lanciato la prima grande ondata di attacchi con missili da crociera contro l’Ucraina dall’inizio di marzo 2023. Sebbene l’Ucraina abbia abbattuto la maggior parte dei missili, almeno 25 civili sono stati uccisi”, si legge nel report. “Gli attacchi suggeriscono una svolta nell’uso da parte della Russia di attacchi a lungo raggio. L’ondata ha coinvolto meno missili rispetto a quelli durante l’inverno ed è improbabile che abbia preso di mira l’infrastruttura energetica dell’Ucraina”, spiega ancora l’intelligence britannica, secondo cui il ’targeting’ sugli obiettivi da parte delle truppe russe è “inefficiente e dà la priorità alla necessità militare percepita rispetto alla prevenzione dei danni collaterali, comprese le morti civili”.
Lavrov, fallito tentativo Occidente di isolare la Russia
I tentativi degli Stati Uniti e degli altri Paesi occidentali di isolare la Russia stanno fallendo. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in un videomessaggio di benvenuto ai partecipanti alla Conferenza mondiale sul multipolarismo, come riporta Tass. “Sembra naturale che gli sforzi di Washington e dei suoi satelliti per invertire il corso della storia, per costringere la comunità internazionale a vivere secondo il fittizio ’ordine basato su regole’, stiano fallendo. Citerò solo il completo fallimento del linea degli occidentali per isolare la Russia. Circa l’85% della popolazione mondiale non vuole togliere le castagne dal fuoco per le ex metropoli coloniali”, ha detto Lavrov.
Mosca, sotto controllo l’incendio a Sebastopoli causato da drone
L’incendio attribuito a un drone ucraino a un deposito di carburante a Sebastopoli, in Crimea, è ora sotto controllo, secondo quanto dichiara il governatore della regione annessa dalla Russia, citato dall’agenzia Tass. Il governatore ha aggiunto che l’incendio ha danneggiato quattro serbatoi.
Zelensky, controffensiva prevede riprendere Crimea
L’Ucraina sta pianificando una controffensiva che prevede anche il riportare la penisola di Crimea sotto il controllo di Kiev. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’emittente finlandese Yle. Zelensky crede che la controffensiva avrà successo, ma questo dipenderà fortemente dal fatto che l’Occidente continui a fornire armi. “Vogliamo salvare quante più vite possibili, quindi il numero di armi è importante”, ha affermato Zelensky, che ha anche notato che le truppe russe stanno perdendo motivazione di giorno in giorno. “Hanno paura di noi e anche delle conseguenze se si dovessero ritirare”, ha detto il presidente ucraino.
Prigozhin, la Wagner cesserà presto di esistere
“La Wagner potrebbe presto cessare di esistere”. Lo ha detto il fondatore della milizia privata russa, Yevgeny Prigozhin, in un video pubblicato su Telegram dal blogger di guerra russo Semyon Pegov e ripreso da vari media internazionali. Nel corso della guerra in Ucraina, Prigozhin ha a più riprese criticato il modo in cui Mosca sta conducendo le operazioni militari, accusando i vertici dell’esercito russo di tradimento per il mancato sostegno ai suoi uomini, attualmente alla guida della campagna di conquista di Bakhmut. Non è chiaro quanto ora Prigozhin stesse parlando seriamente e la Wagner al momento non ha rilasciato commenti.
Ministero Finanze ucraino, anche in 2024 serviranno almeno 18 mld da Ue
“Ci serve supporto per ottenere una vittoria necessaria per il nostro paese. Oggi parleremo del processo di ricostruzione - che è necessario iniziare subito, non solo con la fine della guerra - ma anche di sanzioni nei confronti della Russia”. Così il ministro delle Finanze ucraino, Sergii Marchenko, al suo arrivo a Stoccolma, dove parteciperà ai lavori dell'Ecofin informale odierno.
“Siamo felici dell'accordo sul grano della Ue, è importante per l'Ucraina negoziare non con i singoli paesi ma con l'Unione Europea nel suo complesso”, ha aggiunto Marchenko, per il quale, per quanto riguarda il 2024, in termini di finanziamenti, “non sarebbe facile per noi diminuire le nostre spese, anche se ovviamente dipenderà dall'andamento della campagna militare”. L'Ucraina è comunque dell'idea di chiedere all'Ue, come avvenuto per il 2023, “non meno di 18 miliardi di euro di aiuti”.Governatore Crimea: «Tank carburante in fiamme dopo attacco drone»
Un tank di carburante è in fiamme nella città di Sebastopoli in Crimea a seguito di un probabile attacco di un drone. E’ quanto denuncia su Telegram il governatore della provincia annessa alla Russia, Mikhail Razvozhayev. “Un tank di carburante è in fiamme, secondo le prime informazioni l’incendio è stato causato da un drone”, si legge nel messaggio secondo quanto riporta la Tass. Non ci sono notizie di vittime, e si parla di una zona di circa mille metri quadri in fiamme. L’Ucraina ha più volte affermato l’intenzione di riprendere il controllo della Crimea che la Russia si è annessa illegalmente nel 2014.
Missili su Kiev e altre città, un’altra strage in Ucraina, una legge per l’espulsione dalle regioni annesse
L’esercito russo ha lanciato ieri più di una dozzina di missili da crociera su Kiev, in Ucraina centrale e al Sud uccidendo civili. 23 i morti nel condominio di nove piani colpito dai missili a Uman, tra cui quattro bambini. I residenti delle quattro regioni ucraine annesse dalla Russia che non accettano di diventare cittadini russi saranno considerati stranieri e potranno essere espulsi, secondo una legge firmata oggi da Putin. “Nel mondo in cui viviamo pare di assistere al triste tramonto del sogno corale di pace, mentre si fanno spazio i solisti della guerra e tornano a ruggire i nazionalismi”. Così il Papa da Budapest, dove è in viaggio apostolico.
Zelensky dopo attacchi, «abbiamo bisogno di difesa e caccia»
“Difesa aerea, una moderna aeronautica, senza la quale un’effettiva difesa aerea è impossibile, artiglieria, mezzi corazzati. Tutto questo è necessario per garantire la sicurezza alle nostre città, villaggi, sia all’interno che sul fronte”. E’ quanto ha detto Volodymyr Zelensky dopo i pesanti attacchi russi che hanno provocato almeno 23 vittime, tra le quali 4 bambini, a Uman e quello nella regione di Dnipropetrovsk, in cui sono rimaste uccise una mamma e la sua bambina di 3 anni.