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Ucraina, ultime notizie. Spento l’incendio in un palazzo del ministero della Difesa russo, «causato da un cablaggio difettoso»

Un incendio è scoppiato in un edificio del ministero della Difesa russo nel centro di Mosca. Tra Russia ed Usa è una fase di “conflitto caldo”, dice il viceministro degli Esteri di Mosca Ryabkov, avvertendo che si assiste infatti ad una guerra ibrida, alcune forme della quale non hanno precedenti. Mosca convoca al Consiglio di sicurezza russo i capi delle 4 regioni ucraine annesse ed ha colloqui con Minsk. Mancano invece le precondizioni, fa sapere il Cremlino, per colloqui con l’Ucraina.

Macron: La Cina può "svolgere un ruolo importante" in Ucraina
  • Crosetto: Cina può essere aiuto in mediazione

    La Cina è «un paese così fondamentale, può essere un aiuto nella mediazione che tutti i paesi devono fare. Penso che ci sia anche un ruolo importante che deve rivestire l’Unione europea e la stessa Italia nel tentativo di costruire il tavolo della pace». Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto ospite di Bruno Vespa a ’5 minuti’ su Rai1.

  • Zelensky: «Con Polonia siamo garanti della libertà nell’Europa orientale»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito la stretta alleanza polacco-ucraina una pietra miliare della libertà per tutti i paesi dell’Europa orientale che combattono l’imperialismo russo. «Se siamo liberi insieme a voi, questo garantisce che la libertà sarà forte tra tutti i nostri vicini, i vicini dell’Unione Europea - Romania, Slovacchia, Lituania e altri paesi baltici», ha dichiarato in un discorso al Castello Reale di Varsavia. «Tutti loro sono più forti quando siamo liberi, e se siamo liberi garantiamo il fatto che la libertà prevarrà anche in Moldavia, che non lascerà la Georgia e arriverà sicuramente in Bielorussia».

  • Presidente polacco Duda: «Chi difende la sua patria deve ricevere aiuto immediato»

    Il presidente polacco, Andrzej Duda, ha ribadito la determinazione del suo paese a sostenere l’Ucraina con aiuti militari. «Chiunque difenda la sua casa, la sua patria, le città, i villaggi ed i loro abitanti ha bisogno di aiuto immediato e non ha tempo di aspettare», ha dichiarato dopo l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Varsavia. Per questo, la Polonia sta compiendo ogni sforzo per fornire all’Ucraina tutto ciò che le serve nella sua lotta contro l’aggressione russa, ha aggiunto Duda, elencando tank, veicoli trasporto truppe e caccia Mig-29. «Stiamo dando l’esempio ad altri paesi, vincendo la loro testardaggine e resistenza per quanto riguarda la fornitura di armi», ha ancora affermato il presidente polacco, che in precedenza aveva annunciato che la Polonia ha già consegnato otto caccia MiG-29 all’Ucraina e sta preparando ulteriormente sei aerei per la consegna.

  • Spento l’incendio in un palazzo del ministero della Difesa russo, «causato da un cablaggio difettoso»

    È stato spento dai vigili del fuoco l’incendio scoppiato in un edificio appartenente al ministero della Difesa russa (leggi sotto, ndr) a Mosca. Le fiamme sono divampate al terzo piano dell’ex Accademia militare Alexandrovsk, stando alle prime informazioni. A causarle, un «cablaggio difettoso», riferisce l’agenzia Tass citando un rappresentante dei servizi di emergenza.

  • Lukashenko, resisteremo alle pressioni occidentali

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è detto fiducioso che Mosca e Minsk riusciranno a resistere alle pressioni dell’Occidente e non cederanno. “Supereremo tutto questo”, ha dichiarato a Mosca - dove è arrivato per una visita di stato di due giorni - rivolto a “chiunque sperava o prevedeva che saremmo crollati”. Lukashenko è arrivato a Mosca mercoledì per una visita di stato di due giorni, per tenere colloqui con il presidente russo Vladimir Putin.

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  • Crosetto, cercare ogni giorno di arrivare a tavolo pace

    ’’Noi ostinatamente dobbiamo cercare una soluzione pacifica di questa guerra. Se da una parte aiutiamo una nazione aggredita a difendersi dall’altra parte non dobbiamo cessare ogni giorno di tentare di arrivare a un tavolo di pace e far cessare le armi. Prima o poi la guerra deve finire, allora la fine di domani inizia con la costruzione che possiamo fare oggi, ogni giorno, anche quando sembra impossibile’’. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto ospite della striscia di Bruno Vespa ’5 minuti’. In questo momento ’’l’ Ucraina sta cercando di difendersi non di liberare i territori occupati, si sta difendendo dagli attacchi missilistici che colpiscono la popolazione civile. Il tema sarebbe far cessare gli attacchi’’.

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  • Zelensky, con le armi polacche muterà il quadro a Bakhmut

    “Più aiuti militari arrivano in Ucraina , più velocemente cambierà la situazione a Bakhmut e in altre aree del fronte”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che è in visita in Polonia e “ha esaminato i campioni dell’equipaggiamento militare che Varsavia intende trasferire in Ucraina”.

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  • Russia-Usa: Lavrov, rapporti in fase calda ma vanno mantenuti

    Russia e Stati Uniti sono nella “fase calda della guerra”, ma le relazioni “devono essere mantenute”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista alla Tv Russia 1. Lo riporta Ria Novosti. “Siamo davvero nella fase calda della guerra, perché i nazisti ucraini stanno combattendo prima di tutto con armi americane. E ogni volta che l’amministrazione americana minaccia di fornire sempre più sistemi a lungo raggio e mortali”, ha spiegato.

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  • Macron da Xi per la pace con von der Leyen

    Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen sono a Pechino, in una missione per mostrare l’unità dell’Europa nell’incontro di domani con il presidente cinese Xi Jinping, sollecitando chiarezza di posizione nella guerra russa all’ Ucraina e aiuto per una soluzione di pace, a partire dalla telefonata mai fatta da inizio conflitto all’omologo di Kiev, Volodymyr Zelensky.

    I presidenti di Francia e Commissione Ue mirano poi a fare luce sul documento cinese del 24 febbraio, strutturato in 12 punti, che è più una valutazione mandarina della crisi piuttosto che una proposta di soluzione, avendo al primo punto una generica tutela della sovranità e dell’integrità territoriale. Nei primi appuntamenti della visita di Stato di tre giorni, Macron ha chiarito che, pur non essendo d’accordo con il piano cinese per l’Ucraina, l’iniziativa mostra che Pechino vuole “costruire un percorso verso la pace.

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  • Kiev pensa ai veicoli da combattimento polacchi Kto Rosomak

    L’ Ucraina sta pensando di acquistare veicoli corazzati da combattimento utilizzati dalla fanteria polacca, i Kto Rosomak, in base a quanto stabilito dall’accordo preliminare firmato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita oggi a Varsavia, e dal premier polacco Mateusz Morawiecki. “Sappiamo quanto è importante la libertà e per questo sosteniamo la lotta dei soldati ucraini”, ha dichiarato Morawiecki, dopo aver ispezionato insieme a Zelensky tre veicoli corazzati che si trovavano nel retro del Castello della capitale polacca.

    L’accordo è stato siglato dopo che il premier polacco aveva annunciato alcuni giorni fa che Kiev aveva intenzione di ordinare 100 veicoli da combattimento. Un ordine che sarà finanziato grazie ai fondi stanziati dall’Unione Europea per la Polonia e agli aiuti economici provenienti dagli Stati Uniti. Tuttavia, non si hanno ancora notizie certe riguardo le cifre in ballo o il piano per l’invio dei Kto Rosomak.

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  • La Lettonia approva il ritorno della leva obbligatoria

    Il Parlamento lettone ha approvato, con 68 voti a favore e 11 contrari, la reintroduzione del servizio militare obbligatorio che era stato interrotto nel 2007. Le prime chiamate sono previste per luglio. Il servizio militare potrà essere prestato nelle Forze Armate con ferma di 11 mesi o nelle Forze di difesa territoriali. “Dopo l’invasione su vasta scala dell’ Ucraina da parte della Russia, viviamo in una nuova realtà geopolitica. La reintroduzione della coscrizione è la risposta della Lettonia alla nuova situazione creatasi nella nostra regione. Vediamo dall’esperienza dell’Ucraina che senza una società moralmente stabile e preparata è impossibile affrontare efficacemente un aggressore”, ha affermato il ministro della Difesa lettone, Ināra Mūrniece.

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  • Aereo ucraino si schianta in Russia, il pilota arrestato

    Un piccolo aereo ucraino si è schiantato oggi in una regione russa al confine con l’ Ucraina e il pilota è stato arrestato. Lo hanno riferito i servizi di sicurezza dell’Fsb. “L’aereo si è schiantato nei pressi del villaggio di Butovsk nella regione di Bryansk per motivi sconosciuti. Il pilota (un cittadino ucraino), che ha cercato di fuggire in territorio ucraino, è stato trattenuto da un’unità di guardia di frontiera”, ha riferito l’Fsb.

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  • Incendio in palazzo ministero Difesa a Mosca

    Un incendio è scoppiato in un edificio del ministero della Difesa russo nel centro di Mosca, lo ha riferito l’agenzia di stampa russa Tass citando i servizi di emergenza.

  • Putin chiede rafforzamento sicurezza contro criminalità in territori annessi

    Il presidente russo, Vladimir Putin, ha rivolto un appello agli organismi incaricati della sicurezza nei territori ucraini annessi da Mosca affinché venga rafforzata la vigilanza e garantita la protezione di cittadini ed imprenditori. «Elementi criminali, tra loro esponenti della criminalità organizzata, trafficanti di droga e truffatori finanziari stanno cercando di approfittare della situazione nelle regioni della Repubblica popolare di Donetsk, quella di Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson», ha affermato. Durante una riunione del Consiglio di Sicurezza di Mosca, riporta l’Interfax, il presidente russo ha chiesto «di proteggere le persone, la loro sicurezza e le loro proprietà contro la criminalità, l’arbitrarietà e la violenza».

  • Giornalista Wsj arrestato, incontro tra ambasciatori Usa e russo all’Onu

    Incontro al Palazzo di Vetro tra l’ambasciatrice statunitense all’Onu Linda Thomas-Greenfield e il collega russo Vassily Nebenzia per parlare del caso del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, arrestato la settimana scorsa in Russia. «Ieri ho parlato con la mia controparte russa in merito all’arresto di un giornalista americano e ho espresso la nostra forte e decisa richiesta di rilasciarlo immediatamente», ha detto Thomas-Greenfield, sostenendo che «è davvero oltre ogni limite utilizzare un giornalista già accreditato in Russia e accusarlo del tipo di azioni di cui lo hanno accusato». Gershkovich è attualmente detenuto nel centro di detenzione di Lefortovo, a Mosca, e rischia fino a 20 anni di carcere con l’accusa di spionaggio.

  • Zelensky a Varsavia incontra Duda, stasera vedrà rifugiati di guerra

    Volodymyr Zelensky ha incontrato il presidente polacco Andrzej Duda a Varsavia. La televisione polacca ha trasmesso le immagini del presidente ucraino, accompagnato dalla moglie Olena, ricevuti al palazzo presidenziale di Varsavia da Duda e dalla First Lady polacca Agata Kornhauser-Duda. A Varsavia, oltre all’incontro con il premier, Mateusz Morawiecki, Zelensky ha in agenda per la serata un incontro nel castello reale con un gruppo di rifugiati ucraini fuggiti dal paese. Stando all’Unhcr, la Polonia ha accolto 1,6 milioni di rifugiati di guerra dalla vicina Ucraina.

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelenski (a sinistra) insieme al primo ministro polacco Mateusz Morawiecki oggi a Varsavia. (EPA/Leszek Szymanski)


  • Il parlamento lettone reintroduce il servizio militare

    La Lettonia reintrodurrà il servizio militare in risposta alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. A Riga, riportano i media tedeschi, il Parlamento ha approvato le necessarie modifiche alla legge. Il servizio militare sarà reintrodotto gradualmente a partire dalla metà del 2023, inizialmente su base volontaria e poi in forma obbligatoria dal prossimo anno.

  • Il presidente bielorusso Lukashenko arrivato a Mosca, vedrà Putin

    Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, è arrivato a Mosca per un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha riferito l’agenzia di stampa di Minsk Belta, secondo cui «i presidenti esamineranno un’ampia gamma di questioni relative alle relazioni bielorusso-russe». Mercoledì scorso, il Cremlino aveva dichiarato che probabilmente verrà discussa la proposta di Lukashenko di congelare le «ostilità» in Ucraina, che sia Mosca che Kiev hanno respinto.

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. (Belarusian presidential press service / AFP)


  • Blinken, nessun dubbio che arresto reporter Wsj sia illegale

    Il segretario di Stato Usa Antony Bilnken ha detto di «non avere dubbi» a livello personale che il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich sia stato arrestato «illegalmente» dalle autorità russe. Tuttavia, ha aggiunto Blinken parlando con i giornalisti al quartier generale della Nato, a Bruxelles, il processo formale per stabilire se la detenzione di Gershkovich sia illegale non è ancora stato concluso da parte delle autorità Usa. «Nella mia testa non ci sono dubbi che sia illegalmente detenuto ed è esattamente quello che ho detto al ministro degli Esteri Lavrov quando ho parlato con lui nel weekend e ho insistito che Evan sia rilasciato immediatamente», ha affermato il segretario di Stato.

    Arresto giornalista Usa in Russia, Casa Bianca: Accuse di spionaggio sono ridicole


  • Nato, la Finlandia acquista sistema di difesa missilistico da Israele

    All’indomani della sua ammissione ufficiale nella Nato, la Finlandia ha annunciato di aver approvato l’acquisizione di un nuovo sistema di difesa missilistico da Israele, noto come David’s Sling (Fionda di Davide) o Magic Wand. Il sistema, del costo di 345.7 milioni di dollari, viene prodotto dall’israeliana Rafael, su un progetto sviluppato da Israele e Stati Uniti. La vendita è soggetta a via libera da parte americana, ha reso noto Helsinki.

  • Putin, la situazione nelle regioni annesse in Ucraina è «tesa»

    La situazione nelle regioni ucraine annesse alla Russia «rimane tesa», a causa dei bombardamenti e degli attacchi terroristici di Kiev che «non risparmiano nessuno». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin presiedendo una riunione del Consiglio di Sicurezza a cui partecipano i capi delle amministrazioni filorusse di queste regioni. Putin ha fatto quindi appello alle forze dell’ordine, all’apparato giudiziario e ai servizi d’intelligence perché «garantiscano la sicurezza della popolazione locale».

    Il presidente russo Vladimir Putin. (EPA/VLADIMIR ASTAPKOVICH/SPUTNIK/KREMLIN POOL)

  • Ambasciatore Cina in Ue, non sosteniamo Mosca su guerra

    L'espressione ’senza limiti’ relativa all’amicizia tra Russia e Cina non è che “retorica” e non significa che Pechino sostiene Mosca nella guerra in Ucraina. Lo ha detto in un'intervista al New York Times l'ambasciatore cinese presso la Ue, Fu Cong, prima dell'incontro previsto tra Xi Jinping, il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

    L'ambasciatore ha minimizzato la dichiarazione di amicizia dell’anno scorso tra il presidente russo Vladimir Putin e Xi Jinping. “Nessun limite non è altro che retorica”, ha spiegato Fu, aggiungendo che la Cina non ha fornito assistenza militare alla Russia, né ha riconosciuto i suoi sforzi per annettere i territori ucraini, tra cui la Crimea e il Donbass.

  • Kiev: a Bakhmut situazione difficile ma russi non controllano città

    Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, conferma che la situazione più difficile al fronte rimane a Bakhmut, nella regione di Donetsk , ma i russi comunque non controllano la città. “E’ la situazione più difficile su tutto il territorio del nostro Paese ma siamo a Bakhmut e il nemico non controlla la città. Questa è la situazione a oggi”, le sue parole in un briefing congiunto con il presidente polacco Andrzej Duda a Varsavia. Lo riporta Unian.

  • Stotlenberg, ”da Cina ancora no armi letali a Mosca ma se accadrà conseguenze”

    La Nato non è fino a ora stata in grado di confermare forniture di armi letali della Cina alla Russia. Ma se dovesse avvenire, “ed è un aspetto che seguiamo molto da vicino”, “sarebbe un grande errore” con “conseguenze profonde”, ha affermato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa a Bruxelles in cui conferma “il crescente allineamento della Cina alla Russia”, prima di tutto per il rifiuto di Pechino a condannare l’aggressione di Mosca all’Ucraina, per l’avvicinamento dei due Paesi, confermato dalla partnership ’senza limiti’ varata da Putin e Xi alla vigilia dell’invasione lo scorso anno, per il “puntellamento” assicurato dalla Cina all’economia russa. “Dobbiamo essere chiari nel nostro rapporto con la Cina: diversi Paesi alleati hanno detto che ci saranno gravi conseguenze (dell’invio di armi letali alla Russia, ndr) e la Cina lo sa”.

  • Putin, le relazioni Usa-Russia sono in crisi profonda

    Gli Usa hanno sostenuto le rivoluzioni colorate nelle ex Repubbliche sovietiche e “il colpo di Stato a Kiev” nel 2014, un episodio “all’origine dell’attuale crisi”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rivolgendosi all’ambasciatrice americana a Mosca, Lynne Tracy, durante la cerimonia per la presentazione delle credenziali dei nuovi ambasciatori. Le relazioni tra Russia e Stati Uniti sono “in crisi profonda”, ha aggiunto Putin.

  • Stoltenberg, futuro di Kiev è nella Nato

    “Il futuro dell’Ucraina è nella famiglia della Nato, sappiamo che diventerà un membro dell’Alleanza”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della Ministeriale Esteri dell’Alleanza. “Sappiamo anche che affinché questo accada dobbiamo essere certi che l’Ucraina prevalga” nel conflitto con la Russia “come Stato indipendente e democratico”, ha aggiunto.

  • Nato, piano di aiuti militari pluriennale a Kiev

    Nel corso del Consiglio atlantico di oggi gli alleati “hanno deciso di offrire un programma di sostegno pluriennale all’Ucraina, in modo da rafforzare le forze armate di Kiev, la loro interoperabilità e il cammino vero gli standard Nato, poiché il futuro dell’Ucraina è all’interno della famiglia euroatlantica”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, precisando che al momento gli alleati stanno soddisfacendo le “esigenze immediate” mentre ora serve “rafforzare le istituzioni, gli standard e la dottrina” per sostenere il percorso verso la Nato di Kiev.

  • Duda, «già inviati 8 Mig-29 a Kiev, ne manderemo altri 6»

    La Polonia ha già trasferito un totale di otto caccia MiG-29 in Ucraina e si prepara a trasferirne altri sei. Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda durante una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Varsavia, come riporta Ukrinform.

    La Polonia “in futuro potrà trasferire in Ucraina l’intera flotta di Mig-29”, una trentina di caccia, “previo accordo con i partner Nato”, perché attualmente sono utilizzati in missioni di pattugliamento dell’Alleanza, ha riferito Duda. Il presidente polacco ha puntualizzato che Varsavia ha ancora bisogno dei Mig, ma quando arriveranno i nuovi velivoli FA-50 e F-16 ordinati dalla Corea del Sud e dagli Stati Uniti, potrebbe prendere in considerazione di consegnare la sua intera vecchia flotta di caccia all’Ucraina.

  • Premier Meloni: sosteniamo Kiev, pace nel rispetto sua integrità

    “Abbiamo parlato della guerra in Ucraina, confermo il pieno sostegno, continueremo a 360 gradi il nostro sostegno al presidente Zelensky e a popolo ucraino finché necessario; auspichiamo anche passi per favorire una pace giusta e rispettosa dell’integrità territoriale”. Lo ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla stampa al termine dell'incontro con il presidente del Governo spagnolo Pedro Sanchez.

  • Cnn, ”Mosca ha problemi a reclutare militari addestrati”

    Funzionari occidentali hanno dichiarato alla Cnn di ritenere che la Russia abbia un problema a reclutare ulteriore “personale militare addestrato”. “La Russia ha riconosciuto di aver bisogno di 400mila uomini in più, e non solo per il conflitto (in Ucraina), ma anche per far fronte alle nuove formazioni che saranno poste sul nuovo confine con la Nato e la Finlandia”, hanno detto i funzionari in un briefing tenuto oggi, rispondendo a una domanda dell’emittente statunitense.

    Le fonti della Cnn hanno affermato di aver visto la Russia aumentare la durata della coscrizione e ampliare la fascia d’età, ma hanno notato che non hanno fatto alcuno sforzo per lanciare una seconda mobilitazione: “Non è chiaro se la popolazione sia in grado di sostenere un altro ciclo di mobilitazione e se il Cremlino voglia effettivamente testare la capacità di resistenza della popolazione, ma il fatto che non l’abbia fatto ci indica che ha qualche preoccupazione al riguardo”, hanno detto i funzionari, aggiungendo che, oltre a far sì che le persone in Russia si arruolino nell’esercito, Mosca ha avuto difficoltà a fornire loro un addestramento. “Abbiamo visto unità russe addestrate in Bielorussia, abbiamo visto altre forze russe localizzate essere spinte direttamente al fronte senza alcun tipo di addestramento”, hanno detto. “Hanno un problema reale nel generare manodopera militare addestrata”.

  • Ankara, ”ulteriori passi dalla Svezia per l’adesione alla Nato”

    Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha affermato oggi che la Svezia deve compiere “ulteriori passi” affinché Ankara ratifichi la sua candidatura all’adesione alla Nato. Cavusoglu ha inoltre dichiarato ai giornalisti di aver discusso con il segretario di Stato americano Antony Blinken della candidatura svedese alla Nato e degli sviluppi relativi all’acquisto di caccia F-16 da parte di Ankara. Cavusoglu e Blinken si sono incontrati ieri a margine della riunione della Nato a Bruxelles, nel giorno in cui la Finlandia ha formalmente aderito all'alleanza militare.

    Per approfondire: Sì di Erdogan, fumata bianca sulla Finlandia nella Nato. Resta il veto sulla Svezia

  • Spagna rinvia consegna Leopard a forze armate ucraine

    La Spagna invierà nella seconda metà di aprile i primi sei carri armati Leopard promessi all’Ucraina. Lo ha precisato in dichiarazioni a Tve il ministro della Difesa, Margarita Robles, confermando quello che viene considerato come un rinvio nella fornitura. Gli altri quattro tank dei dieci totali promessi sono in manutenzione e saranno inviati nei prossimi mesi all’esercito ucraino. Nei giorni scorsi la stessa Robles in un’audizione in Parlamento aveva precisato che i primi sei Leopard sarebbero stati inviati a Kiev subito dopo Pasqua.

  • Zelensky e la moglie accolti a Varsavia da Duda e la first lady

    Il presidente polacco Andrzej Duda ha accolto Volodymyr Zelensky nel palazzo presidenziale di Varsavia, dove è arrivato con la moglie Olena, riferisce Ukrainska Pravda pubblicando la foto dell’incontro. Il video della cerimonia è stato trasmesso online dall’ufficio presidenziale ucraino. Duda e la moglie Agatha hanno ricevuto il presidente ucraino e la first lady con una cerimonia ufficiale: con gli onori militari e la musica della banda nazionale. Questa è la prima visita ufficiale all’estero del presidente Zelensky dall’inizio della guerra. Secondo il piano della visita, i leader dei due Paesi terranno colloqui che includono l’assistenza militare all’Ucraina, la ricostruzione e il percorso di Kiev verso l’Unione Europea e la Nato. Alle 18 è prevista una conferenza stampa congiunta.

  • Kiev, ’riprenderemo la Crimea nel giro di sei mesi’

    “La Russia non ha risorse sufficienti per reggere la situazione in Crimea. L’Ucraina riprenderà la penisola in un tempo molto breve, da un punto di vista storico è molto breve - sei mesi, cinque mesi, sette mesi. Forse è un ottimismo eccessivo, ma è un ottimismo matematicamente verificato. Il ponte di Kerch sarà demolito dopo la de-occupazione russa”, ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak in un’intervista a Krym.Realii. Per Podolyak se Mosca comincia a ritirare le sue truppe dall’Ucraina, Kiev può sedersi al tavolo dei negoziati con Mosca e “discutere sulla questione del ritiro diplomatico dei russi dalla Crimea temporaneamente occupata”

  • Cremlino, «non vediamo prospettive di dialogo con Kiev»

    La Russia ’’non vede ancora alcuna prospettiva’’ per avviare un dialogo con l’Ucraina. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando la visita del presidente ucraino Vladimir Zelensky in Polonia per discutere con il presidente polacco Andrzej Duda su come tornare ai negoziati con la Russia.

  • Capi regioni annesse con Putin al Consiglio di sicurezza

    I capi delle quattro regioni ucraine annesse dalla Russia parteciperanno oggi ad una riunione del Consiglio di Sicurezza russo presieduto da Vladimir Putin a Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aggiungendo che all’ordine del giorno saranno le iniziative per garantire l’ordine e la sicurezza in queste regioni. Lo riferisce la Tass.

  • Cremlino, «colloqui Putin-Lukashenko anche sull’Ucraina»

    Il presidente russo Vladimir Putin e quello bielorusso Alexander Lukashenko “scambieranno sicuramente opinioni” sulla proposta di Minsk di arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina e avviare negoziati, durante i loro colloqui previsti oggi e domani a Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Tass.

  • Grossi (Aiea) a Kaliningrad, «tutelare Zaporizhzhia interesse di tutti»

    Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi ha incontrato funzionari russi a Kaliningrad. Lo ha scritto lo stesso Grossi su Twitter dicendo di aver ’’incontrato oggi a Kaliningrad funzionari di alto rango di diversi dipartimenti russi. Continuo il mio impegno per proteggere la centrale nucleare di Zaporizhzhia. La mia recente visita all’impianto di Zaporizhzhia ha confermato l’urgente necessità di raggiungere questo obiettivo vitale, che è nell’interesse di tutte le parti”.

  • Nunzio, il Papa era pronto ad andare a Mariupol

    Il Papa lo scorso anno era pronto ad andare a Mariupol ma poi il piano non si è realizzato. Lo ha riferito il Nunzio in Ucraina, monsignor Visvaldas Kulbokas, incontrando la ’carovana della pace’. A maggio dello scorso anno si parlava della possibilità di evacuare civili e militari da Mariupol in un altro Paese. “Mentre preparavamo questo piano, abbiamo chiesto al Santo Padre se poteva essere presente a Mariupol come garante morale, e il Papa ha detto di sì. Già a maggio abbiamo avuto l’approvazione del Santo Padre. Poi questo piano non ha funzionato”, ha detto l’arcivescovo, secondo quanto rilanciato da Avvenire. Le dichiarazioni del Nunzio sono riportate anche sul sito della conferenza episcopale ucraina secondo la quale “ad aprile dello scorso anno erano circolate informazioni secondo le quali il Santo Padre aveva chiesto tre volte al Presidente della Russia di evacuare le persone da Mariupol, ma tre volte è stato rifiutato”. A maggio Papa Francesco ha incontrato le mogli dei difensori di Mariupol in Vaticano.

  • Macron: «La Cina può avere un ruolo primario per la pace»

    Il presidente francese Emmanuel Macron ritiene che la Cina possa svolgere un “ruolo importante” nella ricerca di una “via per la pace” in Ucraina. Parlando ad un evento con la comunità francese a Pechino, nel primo appuntamento della sua visita di Stato di tre giorni, Macron ha aggiunto che Parigi si impegnerà “in questa responsabilità condivisa per la pace e la stabilità”. Per altro verso, il capo dell’Eliseo ha osservato che l’Europa non deve “separarsi” economicamente dal Dragone: “Non dobbiamo dissociarci e separarci” e la Francia “si impegnerà in modo proattivo a continuare ad avere relazioni commerciali con la Cina”.

  • Polonia: ministro Agricoltura si dimette per prezzi grano ucraino

    Il ministro dell’Agricoltura polacco Henryk Kowalczyk si è formalmente dimesso, affermando di aver preso questa decisione per non aver ottenuto l’introduzione di tariffe al grano ucraino, come richiesto dagli agricoltori polacchi. La Commissione europea ha deciso infatti di estendere le importazioni esenti da dazio per il grano ucraino fino a giugno 2024, rendendo così i cereali ucraini più economici di quelli prodotti nell’Unione Europea e penalizzando gli agricoltori europei.

  • Mosca chiede rilascio immediato metropolita Pavel

    La Russia chiede l’immediato rilascio del metropolita Pavel, alla guida del monastero delle Grotte di Kiev, ora agli arresti domiciliari in Ucraina da sabato. Lo afferma l’ambasciatore straordinario del ministero degli Esteri russo Gennady Askaldovich in un comunicato diffuso mercoledì dal rappresentante speciale del ministro degli Esteri russo per la Cooperazione nel campo della garanzia del diritto alla libertà di religione. Lo riporta l’agenzia Tass. “Siamo profondamente preoccupati per la sorte di Vladyka Pavel”, si legge nel documento, “per le persone di buona volontà la sua figura assume l’immagine di un martire della fede ortodossa. In questo contesto, le parole di Volodymyr Zelensky, che ha affermato che l’Ucraina è il territorio della massima libertà religiosa, sono il massimo del cinismo. Chiediamo l’immediato rilascio del Metropolita Pavlo e la fornitura di cure mediche adeguate”.

  • Borrell, «cerchiamo interazione costruttiva con Pechino»

    L’Ue intende “sviluppare un impegno costruttivo con la Cina, ma la Cina deve comportarsi in modo positivo, da attore globale costruttivo, in particolare di fronte all’aggressione russa contro l’Ucraina”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a margine della Ministeriale Esteri della Nato a Bruxelles. “Abbiamo amici nell’area indopacifica - continua - insieme ai ministri della Nato avremo un incontro per affrontare le sfide di sicurezza comune che la comunità transatlantica, da una parte, e l’Indopacifico dall’altra stanno affrontando. L’Unione Europea è impegnata a continuare un impegno costruttivo con la Cina, per risolvere le sfide globali. Oggi con l’Indopacifico discuteremo della situazione in quest’area e a maggio avremo un incontro ministeriale dell’Unione Europea con i partner dell’Indopacifico: continueremo a discutere le sfide e gli interessi comuni nell’area”. In questa ministeriale, ricorda Borrell, “diamo il benvenuto alla Finlandia come nuovo membro della Nato. Ora 22 membri su 27 dell’Unione Europea sono allo stesso tempo membri della Nato. Speriamo che la Svezia arrivi presto”. Insieme alla Nato “abbiamo lavorato per sostenere l’Ucraina nella difesa dall’aggressione della Russia. Ne discuteremo oggi. Spiegherò cosa sta facendo l’Unione Europea per sostenere l’Ucraina: lo abbiamo fatto dall’inizio e continueremo a farlo finché sarà necessario”, conclude.

  • Ministro Economia Germania, aziende pronte a investire nel Paese

    Il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, prevede che, grazie alle garanzie di investimento del governo, diverse aziende saranno coinvolte nella ricostruzione dell’Ucraina. “Molte aziende hanno effettivamente interesse ad andare in Ucraina, a investire nel Paese”, ha detto il Habeck a Deutschlandfunk. Alcune aziende sono già operative, ha spiegato il ministro tedesco. “Se alcuni iniziano ora, e se gli strumenti statali sono pronti, allora posso immaginare che altre società saranno interessate. C’è un elenco di domande che è molto più lungo”, ha sottolineato Habeck.
    Deutschlandfunk ha riferito che undici progetti per un volume di 220 milioni di euro sono attualmente garantiti in Ucraina. Habeck, che si è recato a Kiev con una delegazione di imprenditori, ha promesso garanzie di esportazione o di investimento da parte dello Germania per investimenti, nonostante la guerra. Bayer e l’azienda di materiali da costruzione Fixit sono già coinvolte nel progetto.

  • Habeck, «non dobbiamo diventare una parte in guerra in Ucraina»

    “Non dobbiamo diventare una parte in guerra” in Ucraina ed “è importante che questo confine sia sempre mantenuto”. Lo ha detto a Deutschlandfunk il vice-cancelliere e ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck dei Verdi, di ritorno da un viaggio di due giorni nel Paese invaso dalla Russia. “È sempre una ponderazione, in cui un passo può possibilmente spingersi fino al punto di restare coinvolti attivamente nella guerra”, ha spiegato Habeck. Alla domanda su quale sia la sua personale linea rossa, Habeck ha risposto: “la presenza di truppe tedesche in Ucraina”. Da tempo Habeck è un forte sostenitore di Kiev e degli aiuti militari all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa. Ieri è emersa una sua dichiarazione rivolta al presidente ucraino Zelensky, in cui Habeck ha detto di provare “vergogna” per la lentezza dell’invio di armi da parte della Germania.

  • Kiev, «stiamo preparando la controffensiva»

    Il comando ucraino e le forze di difesa stanno preparando una controffensiva, ma il momento più opportuno per lanciarla sarà scelto dallo Stato Maggiore delle Forze Armate. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, in un’intervista al media indipendente New Voice of Ukraine (NV). Reznikov ha osservato che il comando politico e militare ucraino sta cercando di comunicare il più apertamente possibile, pur non rivelando i piani relativi alle strategie. “Diciamo: sì, ci sarà una controffensiva, con l’obiettivo di indebolire le difese del nemico... usando la tecnologia moderna”, ha detto il ministro. Reznikov ha sottolineato che non ci sono date esatte per l’inizio della controffensiva a causa di molte variabili, come le condizioni meteorologiche e condizioni del suolo. “Pertanto, è lo Stato Maggiore che sceglierà il momento migliore, come è successo a suo tempo, ad esempio, nella direzione di Kharkiv”.

  • Gb, «paesi che acquisteranno debito russo finanzieranno la guerra»

    La Russia si aspetta probabilmente assistenza finanziaria da nazioni “amiche”, compreso l’acquisto del suo debito statale. Lo scrive il ministero della Difesa britannico su Twitter, precisando che “il 28 marzo il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha dichiarato che i piani per emettere parte del debito statale russo in valute estere erano in fase di sviluppo”. Secondo l’intelligence di Londra, “negli ultimi mesi sono state principalmente le banche russe ad acquistare il debito, ma è improbabile che abbiano la capacità di continuare a farlo a lungo termine. I paesi che acquistano il debito sovrano della Russia finanzieranno indirettamente la guerra in Ucraina”.

  • Mosca, Kiev vuole sconfiggere fede ortodossa nel Paese

    “Il regime di Volodymyr Zelensky cerca ostinatamente di infliggere una sconfitta decisiva alla fede ortodossa in Ucraina”. Lo ha affermato Gennady Askaldovich, rappresentante speciale del ministro degli Esteri russo per la cooperazione nel garantire il diritto alla libertà di religione. Askaldovich si riferisce agli arresti domiciliari imposti al metropolita Pavel, che era alla guida del Monastero delle Grotte di Kiev. “Con le sue azioni, il regime di Kiev continua ostinatamente a moltiplicare la politica del terrore morale contro concittadini e credenti, e durante la Grande Quaresima”, ha aggiunto il rappresentante ministeriale.

  • Macron in Cina, colloquio con Biden su ruolo Pechino per fine guerra

    Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato in Cina, per una visita ufficiale di tre giorni durante la quale incontrerà il suo omologo cinese Xi Jinping. A poche ore dalla partenza per Pechino, Macron ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Nella nota diffusa dall’Eliseo si legge che i due leader hanno espresso ’’la volontà comune di chiedere alla Cina di impegnarsi ad accelerare la fine della guerra in Ucraina e di partecipare alla costruzione di una pace duratura nella regione’’. I due, prosegue la nota, hanno espresso la volontà di ’’ottenere dalla Cina un contributo per la solidarietà tra Nord e Sud’’ oltre che di ’’costruire con la Cina una agenda comune sul clima e la biodiversità’’. Il colloquio tra Biden e Macron è stato contestualizzato dalla Casa Bianca in vista del viaggio del capo dell’Eliseo in Cina. I due leader, si legge nella nota diffusa da Washington, hanno ’’anche ribadito il loro saldo sostegno all’Ucraina di fronte alla continua aggressione da parte della Russia’’.

  • Svezia, rispettati tutti impegni con Turchia, ora ratifica

    “Abbiamo molto sostegno dai nostri colleghi della famiglia Nato. Molti paesi nelle ultime 24 ore affermano di sperare in una rapida ratifica. Il presidente degli Stati Uniti ieri ha dichiarato di voler vedere la Turchia il prima possibile. Riteniamo di aver fatto tutto ciò che dovevamo fare all’interno del memorandum, ma crediamo anche che sia giunto il momento di avviare il processo di ratifica”. Lo ha detto il ministro degli Esteri svedese, Tobias Billstrom, al suo arrivo alla ministeriale della Nato.
    “C’è solo un altro atto legislativo che entrerà in vigore il primo giugno, che vieterà alle persone di utilizzare il territorio svedese per attività terroristiche e anche di utilizzare il nostro territorio per finanziare consulenze su attività terroristiche - ha aggiunto -. Mi ha detto ieri il ministro degli Esteri turco è molto importante per queste cose che in pace. Quindi sì, crediamo di aver fatto ciò che ci siamo impegnati a fare”.

  • Nato: Stoltenberg, a Vilnius nuovo obiettivo spesa difesa, almeno 2% Pil

    La Nato dovrebbe concordare nel prossimo vertice dei leader, a Vilnius, in Lituania, a metà luglio, un “nuovo e ambizioso” obiettivo per le spese militari dei Paesi alleati, che dovranno essere pari “come minimo” al 2% del Pil, soglia che fino ad oggi era un obiettivo da raggiungere e che molti Paesi, tra cui l’Italia, non hanno ancora raggiunto. A ribadirlo, aprendo i lavori della Ministeriale Esteri a Bruxelles, è il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Il presidente russo Vladimir Putin, dice il segretario generale, “non si sta preparando per la pace, si sta preparando per altra guerra. Gli alleati della Nato sono uniti nell’impegno a sostenere e intensificare il sostegno” all’Ucraina. “Dobbiamo dare all’Ucraina ciò di cui ha bisogno sul campo di battaglia per prevalere come nazione sovrana e indipendente. Dobbiamo anche continuare a sostenere altri partner che devono affrontare la pressione della Russia, tra cui Moldavia, Georgia e Bosnia-Erzegovina”. “Discuteremo - prosegue - di come contrastare tutte le minacce e le sfide” che la Nato deve “affrontare, comprese quelle provenienti dal sud, e di come affrontare la crescente concorrenza strategica, compreso il crescente allineamento della Cina con la Russia. Infine discuteremo della spesa per la difesa: in un mondo pericoloso, non possiamo dare per scontata la nostra sicurezza, quindi dobbiamo investire di più nella nostra difesa. Al vertice di Vilnius, mi aspetto che gli alleati concordino un nuovo ambizioso impegno di investimento, con il 2% del Pil, come minimo, da investire nella difesa”, conclude.

  • Podolyak, «guerra continuerà fin quando Crimea non sarà liberata»

    Tutti pensavano che la Crimea sarebbe stata di nuovo ucraina tra 20 o 50 anni, ma la guerra iniziata dalla Russia ha creato i prerequisiti per la possibile liberazione della Crimea già ora. La guerra continuerà fin quando anche la Crimea non sarà liberata. Ne è convinto Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina. In un’intervista a Radio Liberty, si dice sicuro che la Russia non abbia le risorse per tenere Crimea, Donetsk e Luhansk. “Tra sei mesi l’Ucraina entrerà in Crimea e, prima di tutto, sarà necessario sottoporre a processo i collaboratori di Mosca. La Crimea sarà parte dell’Ucraina e coloro che non accettano di vivere in Crimea secondo le regole dell’Ucraina possono lasciare la penisola. E il ponte di Kerch sarà smantellato”. “Sicuramente in pochissimo tempo - ha precisato Podolyak - sei mesi, o cinque, o sette, saremo in Crimea. Forse questo è troppo ottimistico, ma è un ottimismo realistico. Lo ripeto ancora una volta, la Russia non ha risorse sufficienti per contenere la situazione. Non ci sarà una guerra per la Crimea - ha aggiunto - Ci sarà una guerra per il diritto di esistere nel mondo democratico, nel quadro del diritto internazionale. C’è una guerra in corso per questo. Questa non è una guerra per il territorio, il territorio è solo uno degli elementi. Questa è una guerra perché nessuno può venire a casa tua e dire: ’Guarda, ho un po’ più di pistole, ho un po’ più di missili da crociera, quindi dammi quello che voglio’. La guerra in corso è per il diritto all’esistenza del mondo civilizzato. E in questo mondo civilizzato non c’è posto per la Russia di oggi. E quindi, ovviamente, la guerra continuerà fino a quando l’intero territorio dell’Ucraina non sarà liberato”.

  • Isw, Mosca vuole un’ulteriore integrazione Russia-Bielorussia

    Il Cremlino tenterà probabilmente di costringere la Bielorussia a un’ulteriore integrazione nello Stato dell’Unione Russia-Bielorussia in occasione dell’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello bielorusso Alexander Lukashenko, che si terrà a Mosca oggi e domani: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sul conflitto. Mosca ha annunciato ieri che i due leader si incontreranno oggi per colloqui privati e domani parteciperanno a una riunione del Consiglio dr i Stato supremo dello Stato dell’Unione. Questa riunione, ha reso noto il Cremlino, verterà sull’attuazione del Trattato sullo Stato dell’Unione attraverso 28 programmi (dal 2021 al 2023), che probabilmente corrispondono al pacchetto per l’integrazione che Lukashenko ha ratificato nel novembre del 2021. Il governo russo, prosegue il centro studi statunitense, ha reso noto che i funzionari dei due Paesi hanno in programma di concordare anche altre non meglio specificate “questioni pratiche di ulteriore integrazione”: forse, ipotizza l’Isw, nel settore della condivisione dell’intelligence, dal momento che il direttore del Servizio segreto estero russo (Svr) Sergey Naryshkin ha incontrato Lukashenko a Minsk ieri e ha discusso della condivisione dell’intelligence russo-bielorussa. In questo quadro, conclude il think-tank, il Cremlino potrebbe esercitare pressioni sulla Bielorussia per ottenere ulteriori concessioni in materia di integrazione, con l’obiettivo di difendere lo Stato dell’Unione da presunte minacce militari e/o terroristiche occidentali

  • Nato: Canada, sostenere l’Ucraina anche dopo la sua vittoria

    “È importante che continuiamo a sostenere l’Ucraina, ma anche che sosteniamo l’Ucraina anche dopo la sua vittoria. È importante che gli Stati offrano sicurezza, impegno e garanzie a lungo termine all’Ucraina, perché anche dopo la sua vittoria, sarà ancora il vicino di un paese molto aggressivo. Questo è ciò che il Canada sta portando sul tavolo”. Lo ha detto la ministra degli Esteri canadese, Melanie Joly, al suo arrivo alla ministeriale Nato a Bruxelles.

  • Schierato in Slovacchia sistema Samp-T, visita gen. Figliuolo

    L'Italia si conferma tra le principali nazioni contributrici per il rafforzamento della postura di deterrenza della Nato sul fianco Est dell'Alleanza Atlantica. Da febbraio la Difesa, tramite il Comando operativo di vertice interforze (Covi), ha rischierato a Malacky il sistema missilistico di difesa aerea Samp/T, con 150 artiglieri controaerei dell'Esercito Italiano, che si inquadrano nell'operazione Nato chiamata enhanced Vigilance Activity. Accolto a Malacky dall'ambasciatrice d'Italia in Slovacchia, Catherine Flumiani, il comandante del Covi, generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo, ha fatto visita al task group italiano: “Siete riusciti a schierarvi e a essere operativi in tempi brevissimi. Avete conseguito l'omologazione di sicurezza del sistema e l'autorizzazione a operare da parte della Host Nation in pochissime settimane e ciò è stato possibile grazie a un impegno corale delle diverse articolazioni della Difesa”. Sui compiti della missione ha poi aggiunto: “Siamo qui per dare continuità all'iniziativa di rafforzamento della difesa aerea di un paese alleato, per rispondere a una minaccia che dal febbraio dell'anno scorso incombe sul nostro continente, sul nostro stile di vita, su quei valori di libertà e di democrazia che mai, nella storia più recente, sono stati messi in discussione come ora”. I militari italiani sono impegnati in tutta una serie di attività funzionali al raggiungimento della cosiddetta full operational capability, che consentirà al task group e al sistema Samp/T di inserirsi nella rete Integrated Air and Missile Defense dell'Alleanza.

  • Bombe russe sul Donetsk, ieri uccisi 6 civili

    Sei civili sono morti e altri sette sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi di ieri nel nord della regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto l’ufficio del Procuratore Generale, come riporta Ukrainska Pravda. Le vittime sono state segnalate a Toretsk, Krasnohorivka e nel villaggio di Lastochkine del distretto di Pokrovsky. Si registrano danni ad un edificio amministrativo, alcuni condominii e strutture agricole. Secondo l’ufficio del Procuratore le forze russe hanno attaccato la regione con artiglieria e lanciarazzi Grad.

  • Save the Children, una vittima di mine su 8 è un bambino

    Dopo più di 13 mesi di guerra su vasta scala, il numero confermato di bambini uccisi in Ucraina ha superato i 500. Alla data del 2 aprile, almeno 501 bambini sono stati uccisi e 991 feriti a causa dell'escalation del conflitto, la maggior parte dei quali ha dai 12 anni in su, ma si teme che i numeri reali siano significativamente più alti. Basti pensare che 1 civile su 8 ucciso o ferito da mine antiuomo e ordigni inesplosi è un bambino. E’ Save the Children, l'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, a sottolineare queste tragiche cifre in occasione della Giornata internazionale per la consapevolezza e l’assistenza nelle azioni antimine. Dal febbraio 2022 in Ucraina, è stato ucciso almeno un bambino al giorno, secondo l’analisi di Save the Children su dati verificati delle Nazioni Unite. Gli incidenti a causa delle mine, che ora vengono segnalati quotidianamente, hanno causato 126 vittime nell’ultimo mese e mezzo, ovvero una media di 3 civili uccisi o feriti al giorno da residui bellici esplosivi. Dall’escalation del conflitto nel febbraio dello scorso anno, le vittime causate dai residui bellici sono state 758, quasi il 12% sono bambini. Ogni giorno in Ucraina, bambine e bambini corrono un rischio crescente di calpestare una mina antiuomo o di raccogliere parte di una munizione, e quindi di subire ferite mortali o di venire uccisi. Prima che scoppiasse la guerra, l’Ucraina era già uno dei paesi più minati al mondo. Da allora, i terreni contaminati da mine sono aumentati di dieci volte, occupando il 30% del Paese, circa 180 chilometri quadrati, un’area grande il doppio del Portogallo o uguale allo stato della Florida negli Stati Uniti

  • Zelensky atteso oggi in Polonia

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso oggi in Polonia per una visita ufficiale. Secondo quanto anticipato da Marcin Przydacz, consigliere per gli Affari esteri del presidente polacco, “ci saranno colloqui lunghi e ampi, non solo sulla situazione della sicurezza, ma anche sul sostegno economico e politico”. Zelensky incontrerà nella piazza del castello di Varsavia anche rifugiati ucraini.

  • Mosca, drone ucraino caduto vicino a centrale nucleare

    Un drone ucraino di fabbricazione polacca è caduto vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto a Ria Novosti il comandante delle unità delle forze armate russe responsabile della sicurezza dell’impianto. “Il regime ucraino ha fatto un altro tentativo di attaccare la centrale con un drone fabbricato in Polonia, nonostante la presenza di dipendenti dell’Aiea”, ha detto il militare, “il peso del dispositivo era superiore a due chilogrammi. La posizione del relitto del drone potrebbe indicare che il l’obiettivo dell’attacco era l’infrastruttura di Zaporizhzhia”.

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