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Zes Abruzzo: da maggio investimento da 24,4 milioni in Val di Sangro

Il Commissario Miccio: «Obiettivo far partire altri 25 milioni entro giugno e aprire i cantieri entro il 31 dicembre come previsto dal Pnrr»

di Michele Romano

Zona economica speciale. Mauro Miccio, commissario Zes Abruzzo

2' di lettura

Partiranno a maggio i lavori per la realizzazione del più grande hub retroportuale dell’Abruzzo: un investimento da 24,4 milioni, sostenuto dalla Zes, un investimento anticiclico che andrà a sostenere in particolare l’area industriale della Val di Sangro, dove ha sede uno dei più importanti distretti italiani dell’automotive, con circa 20 mila addetti, una forte presenza sui mercati globali che nel 2022 ha subito un significativo rallentamento a causa delle carenze di materie prime e dei costi energetici. Nell’area industriale di Saletti, ai tre binari finanziati dalla Regione Abruzzo se ne aggiungeranno altri due, mentre Fossacesia diventerà uno scalo in grado di ospitare treni da 750 metri per i trasporti internazionali di merci. «Mare e ferrovia sono vettori di trasporto affidabili – spiega il commissario Mauro Miccio – e il trend è di crescita: significa che la nostra logistica deve continuamente tenere conto delle richieste del mercato. Rfi e l’Autorità portuale del Mare Adriatico Centrale hanno accettato questa sfida con investimenti propri».

Il primo appalto, a febbraio. Era stato simbolico: una rotatoria di collegamento tra la Statale Adriatica e il porto di Vasto, dove verrà anche realizzata una nuova grande banchina, con l’obiettivo dichiarato di adeguarlo alle esigenze delle navi container per il trasporto di merci di grandi dimensioni. Aprile sarà il mese dello scalo portuale di Ortona, con il via ai lavori per realizzare l'ultimo miglio stradale e quello ferroviario. Quindi sarà il turno dell’interporto di Manoppello, con 10 milioni di lavori programmati. Miccio detta l’agenda: «La mia milestone è far partire gli altri 25 milioni di investimenti entro giugno e aprire i cantieri non oltre il 31 dicembre di quest’anno come previsto per tutte le opere del Pnrr».

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Accanto agli investimenti pubblici, crescono quelli privati: valgono circa 500 milioni quelli progettati entro il 2024, un terzo dei quali avviati e «in qualche caso le aziende hanno già ottenuto i crediti d’imposta», che genereranno circa 1.500 nuovi posti di lavoro. Le procedure semplificate restano il motivo principale del successo delle Zes: «Con l’autorizzazione unica e lo sportello Zes abbiamo assicurato l’autorizzazione unica ambientale in un mese e mezzo, comprensivo delle feste comandate fra Natale e Capodanno – sottolinea il commissario -. Un’azienda ci ha raccontato che per il primo stabilimento ci sono voluti sei anni. Nelle Zes, mediamente, sono 60 giorni». E in questa stessa direzione viaggia l’accordo appena firmato con i 9 comuni del Sangro Aventino per aprire uno sportello unico e attrarre un numero sempre maggiore di investimenti che favoriscano la crescita delle imprese già operative o la nascita di nuove realtà industriali. Il modello messo in campo dalla struttura abruzzese garantisce un’assistenza completa all’impresa, sin dal momento dell’ideazione del progetto. I bisogni sono una priorità ed ora nel mirino di Miccio sono quelli legati alla riduzione dei costi energetici. «Tutti i processi per la riconversione energetica con impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili si incrociano con le opportunità presenti nella Zes», dice il commissario. E Honda Italia, ad Atessa, uno dei 37 comuni ricompresi nell’area, sta progettando una comunità energetica coinvolgendo le aziende del distretto che forniscono componenti.

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