emergenza contagi

Zona rossa, non solo Campania: dalla Romagna a Frosinone, le città chiuse per Covid

Lockdown locali sempre più diffusi che porteranno buona parte dell'Italia in aree di massima allerta e un monitoraggio costante dell'andamento della curva del virus

Coronavirus, i vaccinati all’8 marzo 2021

3' di lettura

Campania in zona rossa, Friuli Venezia Giulia e Veneto in arancione. Nuove regole, misure, restrizioni e divieti per arginare la diffusione del coronavirus con i cambi di colore delle Regioni entrati in vigore lunedì 8 marzo, in base alle ultime ordinanze del ministro Roberto Speranza. Ma in zona rossa finiscono Frosinone e provincia e i Comuni della Romagna. Lockdown locali sempre più diffusi che porteranno buona parte dell'Italia in aree di massima allerta e un monitoraggio costante dell'andamento della curva del virus, per essere pronti ad intervenire con «il massimo rigore» nel caso le varianti dovessero far salire in maniera esponenziale i contagi.

Questi allo stati i colori delle regioni con zona rossa in Campania, Molise, Basilicata; zona arancione: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Piemonte, Emilia Romagna, Piemonte, Umbria, Toscana, province autonome di Bolzano e Trento; zona gialla Lazio, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta; zona bianca: Sardegna.

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In Emilia Romagna contagi ancora sopra 3mila

Volati ancora sopra quota 3mila i contagi giornalieri di coronavirus in Emilia Romagna, con un terzo che si concentra soltanto nell'area metropolitana di Bologna (zona rossa da giovedì?. È quanto emerso dal bollettino regionale di domenica 7. Sono 3.056 i nuovi casi rispetto a ieri, età media 41 anni, su un totale di 25.888 tamponi fatti. Per quanto riguarda le province il Bolognese conta 1.045 nuove positività (di cui 129 del comprensorio imolese). Seguono Modena (460), Rimini (276), Ravenna (267), Reggio Emilia (258), Parma (206), Cesena (198), Ferrara (184), il circondario di Forlì (117) e la provincia di Piacenza (45). C'è un balzo anche nei ricoveri, in linea con gli ultimi giorni: in terapia intensiva altri 8 pazienti (per un totale di 283 persone) e altre 60 negli altri reparti Covid (totale di 2.813). Sale il numero delle vittime: altre 31 portano il totale da inizio pandemia a 10.777. I casi attivi sfiorano quota 55mila (sono ad oggi 54.935) ,il 94% è in isolamento domiciliare.

Bologna comunica il no a scuola in presenza

«Il ministero ha ribadito la sospensione delle attività dei servizi educativi per l'infanzia e lo svolgimento con modalità a distanza delle attività scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado: l'unica possibilità di svolgere attività in presenza riguarda esclusivamente i bambini e ragazzi con disabilità e con bisogni educativi speciali nonché le attività laboratoriali», fa sapere intanto il Comune di Bologna. In seguito al chiarimento l'amministrazione «sta inviando una comunicazione a tutte le famiglie che, nei giorni scorsi, hanno compilato la richiesta di attivare l'attività educativa in presenza per ragioni legate alla situazione lavorativa dei genitori, confermando, a partire da martedì 9 marzo, l'apertura dei servizi 0-6 per i soli casi contemplati dal Dpcm e dalla nota del ministero dell'Istruzione. In attesa della riapertura in presenza, superata questa difficile fase della pandemia, per tutti coloro che non possono rientrare a scuola sarà attivata la modalità educativa a distanza».

D'Amato: per Frosinone pesa Rt pari a 1.31 e non i posti letto

È botta e risposta tra primo cittadino e autorità regionali sulle misure per l’emergenza in atto a Frosinone e provincia. Che «sono sono zona rossa non tanto per l'indice Rt o la circolazione delle varianti del Covid, quanto per l'assenza e la saturazione di quelle che sono le disponibilità dei posti letto nelle terapie intensive e negli ospedali dedicati. Questo fa riflettere, e significa che qualche cosa non sta funzionando nella ripartizione dei posti letto dedicati al Covid-19 e alle terapie intensive», attacca il sindaco Nicola Ottaviani. Una versione contestata alla radice dall'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. «Dispiace che il sindaco di Frosinone voglia fare una polemica inutile, i posti letto non c'entrano nulla. La provincia è andata in zona rossa per un valore RT pari a 1.31 e un'alta incidenza di circolazione delle varianti, in alcune circostanze legata a comportamenti non rigorosi come accaduto a Torrice. Il tema dei posti letto non c'entra nulla tant'è che il sistema sanitario del Lazio in questi giorni sta addirittura accogliendo pazienti in terapia intensiva da regioni confinanti come il Molise».

Province Fermo e Pesaro verso livello più severo

Intanto le province di Pesaro Urbino e di Fermo si avviano verso la zona rossa con un'ordinanza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. A renderlo noto con un post su Facebook il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro. «A seguito di una riunione appena terminata tra i sindaci del territorio, l'assessore regionale (alla Sanità, ndr) Saltamartini e l'Asur Marche, ci è stata ufficializzata la decretazione da parte della Regione della zona rossa per la provincia di Fermo (oltre che quella di Pesaro) da mercoledì (incluso) fino a domenica (inclusa)”. Decisione presa per il “trend di aumento registrato nell'ultima settimana sul territorio».

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