Dopo secoli di primato maschile, l'anno della svolta è stato il 2020 e oggi non stupisce più di trovare una chef de cave a decidere la linea gustativa e sensoriale delle case più prestigiose di Francia. Conosciamo tutti l'esprit di Lily Bollinger, quella che, come da citazione vista ovunque, beveva Champagne «solo» in qualunque occasione. Stappiamo i vini di Barbe-Nicole Ponsardin, la “Grande Dame” vedova Cliquot, e ringraziamo Jeanne Alexandrine Louise Mélin vedova Pomméry, che nel 1874 inventò il brut, riducendo drasticamente il residuo zuccherino, altissimo negli Champagne del tempo. Quello che non sappiamo, forse, è che negli ultimi anni le donne sono entrate sempre più numerose nelle preziose cave francesi, fino a non molto tempo fa esclusivo appannaggio maschile, raggiungendo le qualifiche più alte e creando nuovi network.
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