La politica di coesione tra emergenze, nuove priorità e trasformazioni strutturali / Prospettive 2021-2027
Gli ultimi dodici mesi, dopo la firma dell’accordo di partenariato con la Commissione europea e l’approvazione da parte di Bruxelles del programmi operativi di regioni e ministeri, sono stati particolarmente intensi per la politica di coesione europea in Italia. Avrebbero dovuto segnare l’avvio operativo, sia pure in ritardo, dell’attuazione dei programmi 2021-2027. Ma il cambio di governo a settembre e la sovrapposizione – inevitabile – con il Pnrr, ha rimesso tutto in discussione. Il ministro per il Sud e la coesione, Raffaele Fitto era arrivato a chiedere addirittura la modifica dell’Accordo di partenariato, firmato solo pochi mesi prima dopo anni di negoziato. Ma la commissaria Elisa Ferreira gli ha sbarrato la strada. La trattativa si è spostata sugli incroci tra politica di coesione e Pnrr e sui rapporti tra regioni e ministeri da una parte e governo centrale dall’altra, con l’obiettivo di migliorare la capacità di spesa dei fondi della coesione, nazionali ed europei, ma finora solo la Liguria ha firmato il patto. La trattativa non è ancora conclusa. Ma questa situazione ha aumentato l’incertezza e sta rallentando l’attuazione dei programmi. I progetti previsti stanno facendo fatica a partire.
Con Work for Future2, il nostro progetto di comunicazione della politica di coesione, finanziato dalla Commissione europea, abbiamo seguito e raccontato tutte le evoluzioni della principale politica redistributiva e di investimenti pubblici europea, senza perdere di vista il lavoro sulla programmazione precedente che comunque è andato avanti e sta per concludersi. Con i ricercatori di Issirfa Cnr siamo andati oltre la cronaca e abbiamo approfondito alcuni temi specifici della programmazione 21-27 e le possibili evoluzioni. Con i giornalisti e i ricercatori dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa (OBCT) abbiamo rivolto uno sguardo più approfondito ai Balcani, tra risposte alle emergenze, nuove priorità e trasformazioni strutturali.
In questi due e-book abbiamo raccolto i contributi più significativi - curati da Raffaella Coletti e Andrea Filippetti di Issfra Cnr e da Luisa Chiodi di OBCT - realizzati nel corso dell’ultimo anno.
Il progetto si chiude ma il nostro lavoro sulla politica di coesione non finisce qui. Continueremo nei prossimi mesi a seguire questo tema che vale circa un terzo del bilancio comune dell’Unione europea. Buona lettura e restiamo in contatto.
La politica di coesione Ue nei Balcani