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Borsa: Europa ancora sotto scacco dei tassi, Milano apre a -0,8% con utility ko

Giu' anche il lusso sui timori per Cina. Euro a 1,05 dollari (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 26 set - Non c'e' pace per le Borse europee, ancora una volta 'zavorrate' dai timori per l'alto livello dei tassi e per le sue potenziali ricadute sulla crescita globale. Paure a cui si somma la crisi dell'immobiliare cinese. Le Borse europee aprono cosi' la loro quarta seduta consecutiva in 'rosso': le peggiori sono Milano (-0,8%), Francoforte (-0,7%), Parigi (-0,9%) e Londra (-0,4%). Prosegue in parallelo la corsa dei rendimenti sull'obbligazionario con il Btp decennale che sfiora il 4,7% anche se lo spread sul Bund resta stabile attorno a 188 punti base.

Il brusco risveglio degli investitori e' legato alla consapevolezza che la stretta monetaria durera' piu' a lungo del previsto, come ribadito alla vigilia dalla numero uno della Bce, Christine Lagarde, con la discesa del costo del denaro che potrebbe non iniziare prima del 2025. A questo si sommano il prezzo del petrolio, che alimenta le pressioni inflazionistiche, e le incertezze sulla tenuta dell'economia di Pechino, dove il colosso Evergrande - la societa' immobiliare piu' indebitata al mondo - continua la sua discesa alla Borsa di Hong Kong (anche oggi -7%), trascinando al ribasso tutte le piazze asiatiche.

A Piazza Affari, soffre il lusso a causa dei dubbi sulla tenuta della domanda cinese: in fondo Moncler (-2,8%).

Vendite su Nexi (-2,7%) e in generale sulle utility alle prese con il rialzo dei rendimenti, che aumenta il costo del debito, e con la fuga dall'azionario (che sta pesando, in questa fase, piu' sui titoli difensivi). Deboli banche, risparmio gestito e assicurativi, con la sola eccezione di Unipol (+0,1%) e Banca Generali (+0,2%). Fuori dal listino principale, tonfo per EdiliziaAcrobatica (-15%) dopo la scomparsa improvvisa del suo fondatore.

Sul fronte monetario, si consolida la corsa del 'super dollaro' stabile a 1,0580 per un euro, ai massimi da marzo scorso. La moneta unica tratta a 157,58 yen (da 157,57 ieri in chiusura). Dollaro-yen a 149,08 (148,83). Frena il gas a 42,8 euro al MWh (-3,7%), cosi' come il petrolio Wti di novembre che scambia a 88,8 dollari al barile (-1%) e il Brent del Mare del Nord a 92,8 dollari (-0,6 per cento).

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(RADIOCOR) 26-09-23 09:23:57 (0192)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

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