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*** Tlc: Vecchione (Dis), circoscrivere concetto sicurezza nazionale ad asset strategici

"In altri casi non interferire con dinamiche concorrenza" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 28 feb - Il concetto di sicurezza nazionale, anche in ambito telco, non va dilatato all'estremo: vale per gli asset strategici, per il resto ci sono le regole del libero mercato. E' la posizione di Gennaro Vecchione, direttore generale del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza nell'intervista a DigitEconomy.24, report di Radiocor e Luiss Business School pubblicato sul sito www.ilsole24ore.com. "L'architettura della rete 5G e' complessa e per cio' stesso presenta rischi per la sicurezza" e quindi "la principale preoccupazione e' quella di coniugare la capacita' di cogliere appieno tutte le opportunita' che il 5G offre con l'abilita' nel mitigare al massimo i fattori di rischio, agendo in ottica preventiva". In generale in ambito telco, tra rete fissa e data center dove gli apparati cinesi sono presenti, Vecchione avverte che "non si puo' dilatare sino all'estremo il concetto di 'sicurezza nazionale', a meno che non si ritenga di abbandonare il modello di economia aperta" e "quindi, il criterio in base al quale la protezione dei superiori interessi del Paese deve prevalere sulle regole del libero mercato e' quello della rilevanza strategica dei settori e degli asset. Negli altri casi, non si interferisce nelle dinamiche della concorrenza". Riguardo alla proprieta' delle telco che in molti casi hanno azionisti di riferimento stranieri, Vecchione ricorda che c'e' sempre la possibilita' di applicare il Golden power, ma ribadisce: "deve trattarsi di asset strategici per la sicurezza nazionale. Altrimenti, non possono essere messe in discussione ne' la necessita' di attrarre investimenti esteri ne' la contendibilita' delle aziende".

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(RADIOCOR) 28-02-20 11:27:06 (0266)INF 3 NNNN

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