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Banche: Banca d'Italia, norme su default non incidono su segnalazioni al Crif

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 28 dic - Dal primo gennaio 2021 entra in vigore la nuova definizione di default prevista dal Regolamento europeo relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento. La nuova definizione di default non modifica nella sostanza le segnalazioni alla Centrale dei Rischi, utilizzate dagli intermediari nel processo di valutazione del 'merito di credito' della clientela. Lo spiega la Banca d'Italia, commentando le nuove norme Eba. Le novita' riguardano "esclusivamente il modo con cui le banche e gli intermediari finanziari devono classificare i clienti a fini prudenziali, ossia ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori per le banche e gli intermediari finanziari". La nuova definizione di default "puo' avere riflessi sulle relazioni creditizie fra gli intermediari e la loro clientela, la cui gestione, come in tutte le situazioni di default, puo' comportare l'adozione di iniziative per assicurare la regolarizzazione del rapporto creditizio. La nuova definizione di default non introduce un divieto a consentire sconfinamenti: come gia' ora, le banche, nel rispetto delle proprie policy, possono consentire ai clienti utilizzi del conto che comportino uno sconfinamento oltre la disponibilita' presente sul conto ovvero, in caso di affidamento, oltre il limite di fido".

La Banca d'Italia, aggiunge la nota, ha inviato una comunicazione al sistema: agli operatori e' richiesto di adoperarsi per assicurare la piena consapevolezza da parte dei clienti sull'entrata in vigore delle nuove regole e sulle conseguenze che possono produrre sulle dinamiche dei rapporti contrattuali.

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(RADIOCOR) 28-12-20 18:24:01 (0313) 3 NNNN

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