Borsa: tregua dopo venerdi' nero di Omicron, Milano chiude in rialzo dello 0,7%
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 29 nov - Le Borse europee tentano di arginare la paura per la nuova variante sudafricana Omicron e - dopo il tonfo di venerdi' - chiudono la prima seduta della settimana all'insegna di un moderato ottimismo. Un rimbalzo che avviene mentre gli investitori si interrogano sui possibili impatti della quarta ondata del Covid sulla ripresa economica globale, in attesa di capire se e quanto gli attuali vaccini siano efficaci contro l'ennesima mutazione del virus (dal Sudafrica sono arrivate le prime rassicurazioni che parlano di una 'sintomatologia lieve' nei nuovi casi). Questo mentre il summit del G7, che ha riunito i ministri della Salute per una riunione d'urgenza, ha elogiato gli sforzi del Sudafrica nell'avvertire gli altri Paesi, parlando di 'un forte sostegno alla creazione di una rete internazionale di sorveglianza dei patogeni nel quadro dell'Oms'. A dare gas ai listini e' stato soprattutto il riscatto del greggio che, archiviata la peggiore seduta (-10%) dalla primavera 2020, e' risalito con il Wti sopra i 71 dollari (+3%). In questo clima d'incertezza, il Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,7% (arrivando anche a sfiorare il +2% nel corso della seduta) trainato da lusso, tecnologici e petroliferi. In testa al listino Moncler (+3%) con le buone prospettive del comparto legate allo shopping natalizio grazie alla crescita dell'e-commerce. Lo strappo del petrolio spinge Eni (+2,3%), mentre St (+2,6%) beneficia della corsa del Nasdaq (dove l'addio di Jack Dorsey spinge Twitter a +4%). In fondo finisce Tim (-2%) dopo il passo indietro dell'a.d. Luigi Gubitosi e il clima d'incertezza che si respira sull'offerta del fondo Kkr. Fuori dal listino principale, tonfo della Juventus (-6,3%) nel primo giorno dell'aumento di capitale mentre nel mirino della procura di Torino sono finite le plusvalenze del calciomercato (oggi e' stato sentito come testimone dell'inchiesta il nuovo amministratore delegato Maurizio Arrivabene). Sul fronte dei cambi, l'euro e' tornato sotto la soglia di 1,13 dollari e si attesta a 1,1270 (contro 1,1311 venerdi' in chiusura a). Vale inoltre 128,14 yen (128,25), mentre il dollaro-yen e' pari a 113,72 (113,388). Risale, infine, il petrolio anche sulle indiscrezioni che vorrebbero l'Opec+ pronta a congelare i previsti aumenti della produzione: il Wti, contratto di gennaio, si attesta a 71,1 dollari al barile in rialzo del 3,7%, il Brent stesso mese scambia a 74,8 dollari (+3,1 per cento).
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(RADIOCOR) 29-11-21 17:39:32 (0502)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN