Il Festival dell'Economia 2022

A Trento dal 2 al 5 giugno quattro giorni di incontri ed eventi con 8 Premi Nobel, 75 relatori dal mondo accademico, 20 tra i più importanti economisti internazionali. E ancora rappresentanti delle istituzioni europei, ministri italiani, manager e imprenditori per il Festival organizzato dal Gruppo 24 Ore

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  • 6 giugno 2022
    • Festival dell’Economia

      Garofoli: “No a blocchi dai Tar. Aggiudicate gare per 43 miliardi”

      «Entriamo in una fase molto delicata e complessa dell'attuazione del Pnrr: ora assume grande importanza il coordinamento tra i livelli istituzionali. In questa prospettiva, è centrale l'assistenza tecnica nei confronti degli enti locali: ne vanno definite al più presto le forme, perché, altrimenti, non ci sarà più tempo per recuperare errori di impostazione delle procedure progettuali, selettive, realizzative, affidate a centinaia di Comuni. Alle questioni legate alla capacità amministrativa in senso stretto si aggiunge la necessità di evitare blocchi processuali».
      Un intervento a tutto campo del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, ha concluso il panel del Festival dell'Economia dedicato all'attuazione del Pnrr: moltissime risposte a questioni specifiche ma anche la conferma dell'impostazione attuale del Piano che Garofoli sintetizza alla fine con la necessità di «tenere la barra dritta» sull'attuazione. Questo non toglie che si potranno utilizzare gli spiragli aperti da Bruxelles con Repower Eu sulle modifiche dei progetti Pnrr e sulle integrazioni, soprattutto in campo energetico. Il numero per dire che le cose stanno procedendo, sia pure fra elementi di criticità, legati soprattutto al contesto internazionale, è quello delle 194 procedure aggiudicate che hanno raggiunto i 43 miliardi. Quanto agli obiettivi fissati per il 30 giugno, Garofoli ha confermato che il governo li centrerà, anche se ha ammesso, sollecitato dal lavoro dell'Osservatorio Pnrr del Sole 24 Ore, la difficoltà legate al bando 5G, andato inizialmente deserto. Garofoli si è detto per altro fiducioso che le difficoltà rientreranno entro la scadenza.
      Fra le novità davvero importanti annunciate dal sottosegretario per la fase attuativa ci sono «le centrali di committenza per aiutare i comuni nella progettazione» e l'impegno del governo a impedire che i ricorsi al Tar e i processi amministrativi blocchino la realizzazione delle opere. «I meccanismi di tutela giurisdizionale - ha detto Garofoli - vanno garantiti, hanno copertura costituzionale. Il Pnrr tuttavia è un'assoluta priorità per il Paese e tutte le sue componenti istituzionali devono averne consapevolezza. Anche i giudici e gli avvocati, ferma ovviamente l'autonomia e l'indipendenza della giurisdizione. Occorre prima di tutto un'opera di sensibilizzazione sul fatto che ad ogni progetto è associata una tempistica stringente, non negoziabile, e che i tempi della giustizia, delle udienze, delle decisioni possono incidere sul rispetto degli obiettivi».
      Garofoli ha aggiunto che si sta «valutando l'adeguatezza del meccanismo di cui all'articolo 125 del Codice del processo amministrativo che, esteso agli interventi del Pnrr, prevede che i contratti già stipulati restino fermi nonostante l'invalidità dell'aggiudicazione. Si tratta - ha aggiunto - di un meccanismo che si applica solo agli appalti e non alle procedure di assegnazione di risorse pubbliche agli enti locali; presuppone, peraltro, che siano già stati conclusi i contratti quando si attiva il ricorso giurisdizionale, non operando invece quando il contenzioso precede la stipula contrattuale». Il sottosegretario a Palazzo Chigi ha fatto capire che si stanno valutando anche altre soluzioni.
      Garofoli ci ha tenuto a ribadire la priorità assoluta del governo nella tutela della legalità («terremo le mafie alla larga dal Pnrr») e dell'importanza della trasparenza che potrà essere rafforzata con la piena operatività del sistema Regis da luglio. «Accolgo anche - ha detto - il grido di allarme che è arrivato nella tavola rotonda dalle imprese e dalla società civile per un loro maggiore coinvolgimento».
      Garofoli ha poi rivendicato i risultati raggiunti dal governo sulle riforme. Sulla legge delega per il codice appalti ha voluto sottolineare l'obiettivo della riduzione e della qualificazione «delle 40mila stazioni appaltanti». Sulla legge per la concorrenza ha annunciato che Palazzo Chigi - in attesa che il Parlamento completi il lavoro - ha insediato «una commissione di esperti che aiuterà il governo a scrivere i decreti legislativi, in particolare la riforma dei servizi pubblici locali».

  • 5 giugno 2022
    • Festival dell’Economia

      Trento, il successo del Festival dell’Economia confermato dai numeri

      Oggi la diciassettesima edizione del Festival dell’Economia di Trento, che ha visto per la prima volta il Gruppo 24 ORE insieme a Trentino Marketing nel ruolo di organizzatori per conto della Provincia Autonoma di Trento e con il contributo del Comune di Trento e dell'Università di Trento. I dati confermano il successo della nuova formula, primo fra tutti per l’abbondante partecipazione, sia da parte del pubblico che degli oltre 600 relatori, di cui il 35% donne, nei 228 eventi in programma tra Festival, “Fuori Festival” (novità 2022), “Economie dei Territori”, “Incontri con l'autore” e le dirette-evento di Radio 24. Tra il pubblico, tantissime le famiglie presenti, provenienti anche da fuori Trentino e una grande partecipazione di giovani, molti studenti universitari, ma anche di istituti di scuola secondaria superiore.
      L'evento di chiusura al teatro Sociale di Trento.
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      Le immagini e i contenuti degli eventi dei 4 giorni della kermesse

    • Festival dell’economia

      Bonomi: “Gas, sanzioni ancora non efficaci su flussi di denaro verso Mosca. Serve pace veloce ma che tenga conto anche di Russia e Cina”

      “Le sanzioni a oggi hanno bloccato quello che è lo stock delle riserve della banca centrale russa, non siamo ancora intervenuti realmente e pesantemente sui flussi”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all'evento di conclusione del Festival Economia Trento. “I flussi sono dati dalle esportazioni del gas – ha spiegato Bonomi - prima del conflitto rappresentavano 100 miliardi di dollari al giorno per la Russia e non li abbiamo bloccati, quindi è evidente che le sanzioni così come sono strutturate non stanno ancora producendo un grandissimo effetto”. Riguardo al conflitto russo-ucraino “tutti vorremmo che ci fosse un processo di pace veloce”, ha continuato ma “ serve un processo di pace che tenga conto di Cina e Russia che detengono risorse e materie prime che sono vitali per l'industria manifatturiera europea”.
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    • Festival dell’economia

      Bonomi: “I 200 euro una tantum sono stati un errore. L’unica strada è tagliare il cuneo fiscale”

      “È innegabile che i redditi sotto i 35mila euro in questo momento stanno soffrendo perché c'è un'inflazione che corre. E ricordo che in Italia l'inflazione è al di sotto della media europea, ma non è così per diritto divino, ma perché le imprese hanno assorbito nella filiera la maggior parte dei costi energetici e delle materie prime. Cosa che non è successa in altri paesi. Dobbiamo quindi intervenire e mettere più soldi in tasca agli italiani, ma facendolo in maniera seria: i 200 euro di una tantum alla prima bolletta sono finiti. E cosa facciamo, di nuovo gli una tantum? L'unica maniera per mettere soldi in tasca agli italiani e mantenere le aziende competitive è abbassare il costo del lavoro. La semplifico, ci sono quattro ordini di fattori produttivi: costo delle materie prime e costo dell'energia che però non controlliamo, e sono in aumento; poi ci sono il capitale e il costo del lavoro. L'unica cosa su cui possiamo lavorare è questo”. Lo ha detto il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi nel corso del suo intervento al Festival dell'Economia di Trento. Bonomi ha aggiunto: “Abbiamo un cuneo fiscale che è il quinto tra i più alti dei Paesi OCSE. La media europea è molto inferiore alla nostra: abbassiamo il costo del lavoro e mettiamo più soldi in tasca degli italiani. La mia proposta era quella di prendere 16 miliardi a favore due terzi dei dipendenti e un terzo delle imprese. Ritengo in questo momento dare più soldi ai lavoratori”.
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    • Festival dell’Economia

      Battiston: “La space economy oggi è fondata su tanti dati e satelliti a basso costo”

      La space economy raccontata dal professor Roberto Battiston, professore di Fisica Sperimentale presso l’Università di Trento, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, intervenuto al Festival dell'Economia di Trento al panel “La corsa dei privati alla conquista dello spazio” insieme a Anilkumar Dave, Space Economy e Open Innovation senior advisor; Gianluca Dettori, presidente Primo Ventures SGR e Veronica La Regina, CEO-EU Nanoracks
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    • Festival dell’Economia

      Severino: nella PA pre-test studiati per gli uomini che penalizzano le donne

      Durante il panel “Parità e valorizzazione dei talenti femminili” Paola Severino, Presidente della Scuola Nazionale di Amministrazione ha affrontato il tema delle diverse opportunità legate al genere. “La SNA si occupa della dirigenza della PA in 3 fasi: il reclutamento, la formazione iniziale e la formazione continua. Quando sono andata a studiare i dati, ho scoperto che le donne erano pochissime perché non riuscivano a superare le pre-selezioni del concorso. Il dato rivelava però che superato quello step, le donne avevano ottimi risultati nelle altre prove. Mi sono quindi interrogata sul problema e ho scoperto che dipendeva da come il test era stato studiato: costruito da uomini per uomini. Una analisi più accurata ha dimostrato che se le domande erano organizzate con risposte secche, le donne rispondevano molto velocemente, mentre se si inseriva un ulteriore elemento di dettaglio, le donne, più inclini all'approfondimento, si soffermavano troppo perdendo il tempo. Una prima correzione del problema ha già fortemente aumentato la percentuale di donne che superano la pre-selezione. Il nostro è un mondo costruito al maschile, ma si può recuperare, bisogna solo pensarci”.
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    • Economia

      Forchielli: “Quando Andreatta fece evadere un italiano arrestato in Pakistan”

      “Andreatta era un uomo molto coraggioso. Non solo intellettualmente, ma anche nel pratico. Quando lui era ministro della difesa io ero responsabile Finmeccanica per l'Asia. Un giorno un mio ingegnere venne arrestato in Pakistan. Andai da Andreatta che organizzò l'operazione che portò al salvataggio”. Alberto Forchielli, Partner fondatore Mindful capital partners, ha ricordato l'episodio - svelando anche particolari inediti - intervenendo al Festival dell'economia di Trento nel panel “Tra ordine e disordine l'Andreatta pensiero”.
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    • Festival dell’Economia

      Prodi: “Andreatta aveva la virtù di allevare nemici intelligenti”

      “Andreatta è stato specialista nell'allevare questo sistema dei nemici. Ma non gliene è mai interessato niente, perché si trattava di persone intelligenti. Questo visto oggi è una virtù straordinaria, perché permetteva un dibattito che io raramente ho visto in tempi successivi”. Così l'economista Romano Prodi ha ricordato Beniamino Andreatta intervenendo al Festival dell'economia di Trento nel panel “Tra ordine e disordine l'Andreatta pensiero”.
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    • Economia

      Creare il futuro: il Fuori Festival dell’Economia di Trento

      Concepire in modo nuovo la propria identità, la quotidianità, il modo di interagire, studiare, lavorare e comunicare, dando così vita a nuove visioni e nuovi approcci per rispondere alle complessità del nostro tempo. Creare il futuro: sono i giovani il centro del Fuori Festival dell'Economia di Trento.
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    • Festival dell’economia

      Marcegaglia: “I problemi dei costi delle materie prime e dell’energia sono cominciati prima della guerra”

      La presidente e ad di Marcegaglia Holding ha detto che i problemi dei costi delle materie prime e dell'energia sono cominciati prima della guerra. “Il gas è andato da 10 a 100 prima della guerra e anche i prezzi delle materie prime erano ai massimi prima della guerra. La guerra ha solo acuito e reso duraturi questi effetti, tanto più per un settore, come quello in cui operiamo noi, il siderurgico, che dipende molto da Russia e Ucraina”.
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